Serena Sorrentino, segretaria generale Fp-Cgil |
Roma, 23 dicembre - “Un risultato storico. Un contratto che
da più diritti e archivia la legge brunetta”. Così la segretaria generale della
Fp Cgil, Serena Sorrentino, commenta la sigla della pre-intesa per il rinnovo
del contratto degli Statali, aggiungendo che: “Dopo oltre nove anni finalmente
restituiamo un contratto nazionale ai lavoratori pubblici, il primo che sottoscriviamo
è quello delle Funzioni Centrali che riguarda i lavoratori dei ministeri, delle
agenzie e degli enti pubblici non economici”. Si tratta, aggiunge, “di quasi
250 mila lavoratrici e lavoratori a cui estendiamo diritti, in particolare su
permessi e congedi dove introduciamo tutele importanti, sia per l’espletamento
di visite, terapie ed esami diagnostici sia alle donne vittime di violenza alle
quali, dopo i tre mesi di congedo previsti dalla legge, il contratto garantisce
altri tre mesi di aspettativa. Si estendono, inoltre, le norme sul diritto allo
studio includendo i lavoratori a termine e riconoscendo anche il diritto a
svolgere la formazione prevista da albi o ordini, si potenzia e si rende più
esigibile la formazione e si introduce il libretto formativo”.
Nel merito, continua Sorrentino: “Norme di civiltà sono
quelle che estendono i diritti civili e introducono tutele per lo stress lavoro
correlato e i fenomeni di burn out. Mantenute le tutele previgenti a partire
dall’articolo 18 e l’orario di lavoro a 36 ore e ridotta la precarietà. Più
poteri vengono riconosciuti alla contrattazione, soprattutto di posto di
lavoro, sulla scia di quanto definito nell’accordo del 30 novembre e ci
sottraiamo al ricatto degli atti unilaterali ridando la titolarità alla
contrattazione. Cambiano i sistemi di valutazione, scompaiono le fasce
brunettiane, si amplia la partecipazione sindacale”.
Questo contratto, osserva la segretaria generale della
Funzione Pubblica Cgil, “restituisce flessibilità al sistema della contrattazione
decentrata soprattutto con la semplificazione della costituzione e utilizzo dei
fondi. Nei prossimi giorni si dovrà riscrivere l’ordinamento professionale e
armonizzare il regime di tutela della previdenza complementare”. Quanto ai
tempi, fa sapere Sorrentino, “questo contratto avrà vigenza 2016/2018, scelta
questa che ci consente di avvicinare il prossimo rinnovo contrattuale, così da
aumentare gli effetti di incremento sui salari. Per questa ragione gli aumenti
contrattuali a partire dagli 85 euro medi mensili andranno a consolidare il
trattamento fondamentale”. Per quanto riguarda i prossimi passaggi, Sorrentino
afferma: “Adesso daremo avvio alla consultazione delle lavoratrici e dei
lavoratori del comparto. In questa stagione nella quale il lavoro è ancora
sotto attacco, aver rinnovato un buon contratto, acquisitivo, innovativo e che
garantisce un sistema di relazioni sindacali rinnovato e più forte, rappresenta
un contributo importante per tutte le lavoratrici e lavoratori.
Adesso auspichiamo che in tempi celeri si produca un
risultato analogo per la sanità e per le funzioni locali così da garantire a
tutte le lavoratrici e lavoratori pubblici il contratto nazionale di lavoro”.
Per la dirigente sindacale “c’è ancora molta strada da fare, questo contratto
segna un punto di svolta ma la tutela salariale, il rafforzamento della
contrattazione e la valorizzazione professionale sono obiettivi che tracciano
già il percorso che guarda alla riapertura del confronto con le amministrazioni
andando verso il contratto nazionale 2019/2021. Il merito di questo risultato è
della tenacia delle lavoratrici e dei lavoratori pubblici che si sono
mobilitati in questi anni per arrivare a questo risultato”, conclude
Sorrentino.
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