FRANCESCO PRISCO
Mario Di Marco di
professione fa il musicista e il compositore. Il jazz è il suo territorio
d’appartenenza e ha lavorato a lungo per la Tv, realizzando temi musicali per
programmi di successo come «Ballarò», «Uno Mattina» e «Porta a Porta». L’ultima
scrittura, tuttavia, l’ha portata a casa con il sindacato: sono sue le musiche
del documentario «Una strage ignorata», documentario di Fabrizio De Pascale e
Roberto Carotenuto prodotto da Uila e dalla Fondazione Altobelli che sarà
presentato domani a Palermo, all’Istituto superiore Majorana. Il mediometraggio
è una contro-storia della Sicilia – e quindi dell’Italia – dal punto di vista
dei parenti dei sindacalisti vittime della mafia. Di Marco (nella foto tratta
dal suo sito internet) commenta i momenti più drammatici del film attraverso
quattro temi che portano i nomi di luoghi e persone al centro della narrazione:
da Portella della Ginestra, teatro della celeberrima strage del primo maggio
1947, a Placido Rizzotto, rappresentante dei braccianti agricoli corleonesi
eliminato un anno più tardi. Con il coinvolgimento e insieme il tatto che le
delicatissime vicende trattate meritano.
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