La targa a Giuseppe Siciliano del Distaccamento dei VV.FF. di Corleone |
Si chiamerà Giuseppe
Siciliano il distaccamento dei Vigili del fuoco di Corleone.
L’intitolazione, avvenuta ieri alla presenza del Sottosegretario al
ministero dell’Interno Gianpiero Bocci, nel ricordo del caposquadra dei
vigili del fuoco che l’11 marzo del 1999 perse la vita a Palermo, in via
Pagano, mentre cercava di liberare dalle macerie di un palazzo crollato alcuni
inquilini. A Giuseppe Siciliano, medaglia
d’oro al valor civile, nel marzo del 2016, era stata intitolata pure una
villetta costruita in via Pagano, in un’area che per molti anni era stata una
discarica abusiva.
Un momento della cerimonia |
“La presenza di tutti i vertici
delle forze dell’ordine e di tanti rappresentanti delle istituzioni a
questa cerimonia – ha dichiarato il Sottosegretario –
rappresenta la volontà di proseguire nell’azione di contrasto di ogni potere
mafioso, come pure la volontà di sostenere la comunità corleonese nella
intrapresa coraggiosa strada del cambiamento e della rinascita. Ricordare
Giuseppe Siciliano è l’occasione per esprimere un forte sentimento di
gratitudine nei confronti di tanti uomini dello Stato che hanno sacrificato la
loro vita per un ideale di giustizia e libertà“.
Presente all’intitolazione anche il
prefetto di Palermo Antonella De Miro che ha parlato di
Corleone anche alla luce della morte del boss Totò Riina: “Dopo
il buio di questi giorni, sempre sui media come città di mafia, giunge adesso
un segnale di positiva attenzione per una comunità che vuole scrollarsi
di dosso il paradigma di città del male, scelta per fare qui memoria del
bene, del sacrificio altruistico di un uomo che voleva provare a salvare a
tutti i costi due vite umane“.
Presenti alla cerimonia la
moglie e i due figli del caposquadra morto in via Pagano, i
bambini delle scuole di Corleone e Pino Apprendi, primo dei
non eletti della lista “Cento Passi”: “Oggi, ancora una volta,
lo Stato è presente a Corleone – ha dichiarato Apprendi – con uno dei
suoi figli migliori, Giuseppe Siciliano, un vigile del fuoco, che ha donato la
vita nel tentativo di salvarne altre, una figura che si contrappone al mafioso
seppellito il giorno prima, Salvatore Riina, che la vita l’ha tolta a uomini,
donne e bambini vittime innocenti e rappresentanti delle Istituzioni baluardi
di legalità“.
Da: IlSicilia.it
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