Pubblichiamo il comunicato congiunto sulla vicenda dei testimoni di giustizia che i sottoscrittori del documento hanno inviato al Presidente del Senato, Pietro Grasso, e ai Gruppi parlamentari del Senato.
Nel marzo di quest’anno la Camera dei deputati
ha approvato all’unanimità la proposta di legge di riforma della normativa in
materia di trattamento dei testimoni di giustizia (pdl 3500, Bindi-Gaetti). Il
provvedimento è stato generato dal lavoro svolto in Commissione parlamentare
antimafia, che ha visto approvare all’unanimità una relazione specifica sul
tema. La riforma migliora sensibilmente la condizione di vita dei testimoni,
rendendo per altro il sistema più rigoroso e trasparente. I testimoni di
giustizia sono cittadini con un alto senso dello Stato italiano che hanno
denunciato mafiosi, corrotti e persone dedite al malaffare, assumendosi in
prima persona la responsabilità di contribuire a cambiare in meglio il nostro
Paese, liberandolo dalle tossine della criminalità e dell’illegalità. Sono il
simbolo di quella fedeltà alla Repubblica richiesta dall’articolo 54 della
nostra Costituzione.
Il provvedimento, già licenziato dalla
Commissione Giustizia del Senato, è ora in attesa di essere discusso
dall’Assemblea, dove peraltro non risulta ancora inserito nel programma dei
lavori di ottobre-dicembre 2017. Facciamo appello al Presidente Pietro Grasso e
ai senatori di tutte le forze politiche affinché approvino il testo della
riforma legislativa nel più breve tempo possibile, senza apporvi alcuna
modifica. È una richiesta contenuta nell’appello pubblico indirizzato a gennaio
2017 al Parlamento e al Governo dalle associazioni sottoscriventi questo
comunicato. I testimoni di giustizia e l’Italia onesta stanno aspettando da
tempo questo provvedimento. Chi ha messo in gioco la propria vita e quella dei
propri famigliari, dovendo spesso cambiare identità e luogo di residenza e di
lavoro per evitare di essere intimidito e assassinato, ha il diritto di sentire
forte che le Istituzioni e la società civile responsabile, siano schierate
chiaramente dalla sua parte. Che è quella dell’Italia migliore.
Arci Acli Avviso Pubblico Centro Pio La Torre
Cgil, Cisl, Uil Legacoop Legambiente Libera. Associazioni, nomi e numeri contro
le mafie SOS Impresa
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