Alle 13 la responsabile migranti Bijou Nzirirane in
visita al Civico con le donne di Benin City. “La comunità nigeriana deve
ribellarsi”.
Palermo 19 ottobre 2017 –
La Cgil Palermo esprime solidarietà nei confronti della giovane nigeriana che,
per sfuggire al suo sequestratore, che la teneva segregata in casa per farla
prostituire, e che aveva minacciato di sfregiarla col vetro, si è lanciata dal
balcone, rimanendo gravemente ferita. Oggi alle 13, la responsabile dei
migranti della Cgil, Bijou Nzirirane, si recherà in ospedale, al reparto di
ortopedia del Civico, a far visita alla donna. “Andrò assieme a una delegazione
delle donne di Benin City Palermo. Saremo lì per esserle vicine, per non farla
sentire sola – dichiara Bijou Nzirirane - Le donne devono imparare a denunciare
subito la violenza che subiscono, in tutte le sue forme. La violenza comincia
con le minacce, non bisogna aspettare di essere picchiate o di essere
trasformate in schiave di organizzazioni criminali. Bisogna vincere la paura al
primo campanello d'allarme. Oggi esistono delle associazioni in grado di
raccogliere gli appelli delle donne in pericolo, come le donne di Benin City,
l'associazione anti tratta, o il sindacato”.
“Soprattutto – aggiunge Bijou
Nzirirane - la comunità nigeriana dovrebbe essere vicina alle tante
connazionali che continuano a Palermo a essere non solo vittime del giro della
prostituzione ma anche picchiate nelle loro stesse famiglie. E in questa
occasione la comunità nigeriana dovrebbe avere il coraggio di essere
pubblicamente vicina alla ragazza che ha subito questa violenza. La donna
continua a essere oggetto nelle mani dell'uomo, dobbiamo riprenderci la libertà
di vestirci come vogliamo, di lasciare un compagno senza essere uccise, di
avere un figlio senza essere licenziate. La donna deve riprendersi la libertà
per costruire il suo futuro”.
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