Il boss Giuseppe Scaduto |
ARRESTATI
16 ESPONENTI DI SPICCO DI COSA NOSTRA PER ASSOCIAZIONE DI TIPO MAFIOSO ED
ESTORSIONI COMMESSE AI DANNI DI IMPRENDITORI LOCALI.
Nelle prime ore di questa mattinata, il
Comando Provinciale Carabinieri di Palermo ha dato esecuzione ad un’ordinanza
di custodia cautelare in carcere che - sulla base dell’attività investigativa
dei militari del Comando Compagnia Carabinieri di Bagheria - è stata
emessa dal GIP presso il Tribunale di Palermo, su richiesta della Procura della
Repubblica di Palermo - Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di 16
persone ritenute responsabili, a vario titolo, dei reati di associazione di
tipo mafioso ed estorsione aggravata dall’ art. 7 d.l. n. 152/91, convertito in
l.n. 203/91. Sono stati impegnati oltre 100 Carabinieri,
con l’ausilio di unità cinofile e di un elicottero del 9° Nucleo di Palermo.
DICHIARAZIONE DEL COL. ANTONIO DI STASIO
L'ELENCO DI TUTTI GLI ARRESTATI
L'ELENCO DI TUTTI GLI ARRESTATI
Le risultanze investigative, acquisite
nell’ambito di un’indagine convenzionalmente denominata “Nuova Alba”,
hanno permesso di:
- accertare
l’appartenenza di alcuni soggetti all’organizzazione criminale denominata “Cosa
Nostra”;
- documentare
alcune estorsioni commesse da suoi affiliati ai danni di imprenditori operanti
nel territorio di Bagheria e nei comuni limitrofi;
- ricostruire
i mutevoli equilibri mafiosi del Mandamento di Bagheria, sempre
capace di rigenerarsi dopo ogni operazione di polizia, con l’immediato
rimpiazzo dei soggetti arrestati.
Nell’ordinanza di custodia cautelare sopra
citata viene contestata ad alcuni indagati l’appartenenza alla famiglia
mafiosa di Altavilla Milicia (PA), nel ruolo di soggetti preposti alla
selezione delle vittime di estorsione e alla successiva riscossione delle somme
di denaro, al sostentamento degli affiliati detenuti in carcere, nonché alla
gestione monopolistica delle mediazioni immobiliari, imponendo provvigioni
superiori a quelle di mercato.
Inoltre, sono state accertate una pluralità
di condotte estorsive compiute da esponenti apicali del Mandamento
mafioso di Bagheria ai danni di imprenditori locali i quali, operanti
nel settore edile e nella fornitura di acqua minerale, sono stati costretti a
consegnare ingenti somme di denaro a titolo di “pizzo”, ovvero ad
assumere soggetti contigui all’organizzazione mafiosa.
Tra gli arrestati figura SCADUTO Giuseppe,
già arrestato nel 2008 nell’ambito dell’operazione “PERSEO”, allorquando - al vertice
del Mandamento mafioso di Bagheria - emergeva per il ruolo di
promotore nella ricostruzione della Commissione Provinciale di Cosa
Nostra e, dallo scorso aprile, tornato in libertà dopo un lungo
periodo di detenzione.
Il provvedimento è stato notificato in
carcere a DI SALVO Giacinto, altro esponente di spicco della consorteria
mafiosa, già a capo del Mandamento mafioso di Bagheria dal
2011 fino al maggio 2013, quando venne arrestato nell’ambito dell’indagine
denominata “ARGO”. Le indagini avevano permesso di ricostruire l’ascesa del
predetto da capo famiglia a quello di reggente e cassiere delMandamento di
Bagheria.
Nel medesimo contesto, è stato arrestato
TRAPANI Giovanni ritenuto fino al 2010 a capo della famiglia mafiosa di
Ficarazzi, destinatario di misura cautelare nell’ambito dell’operazione
denominata “IRON MEN”.
Colpiti dal provvedimento anche i vertici
storici della famiglia mafiosa di Altavilla Milicia, come LOMBARDO Franco,
ritenuto a capo della famiglia mafiosa di
Altavilla Milicia tra il 2011 e l’ottobre 2012 e, per breve periodo, reggente
del Mandamento di Bagheria, nonché MODICA Michele, a capo
della famiglia mafiosa di Altavilla Milicia fino al giugno
2014, allorquando venne arrestato nell’ambito dell’indagine “RESET”.
Per alcuni degli indagati, già detenuti, il
provvedimento è stato notificato presso le Case circondariali di Palermo,
Tolmezzo (UD) e Prato.
DICHIARAZIONE COL. ANTONIO DI
STASIO, COMANDANTE PROVINCIALE DEI CARABINIERI DI PALERMO
Nel
contesto delle illustri scarcerazioni, dopo il ritorno in carcere di Giulio
Caporrimo, ora è stato il turno di un altro reggente, Pino Scaduto, uscito lo
scorso aprile. Entrambi sono emersi alle cronache giudiziarie per aver tentato,
dopo il capo dei capi, Totò Riina, a ricostruire forme alternative di
un’organizzazione di vertice di cosa nostra. In particolare, negli anni 2007/2008,
Scaduto, insieme a Benedetto Capizzi, era stato il promotore del progetto di
ricostituzione della commissione provinciale di Palermo. Mentre Caporrimo aveva
organizzato, nel 2011, l’incontro di “Villa Pensabene” riunendo tutti i capi
mandamento del capoluogo siciliano. Ancora una volta, è risultata premiante la
sinergia tra la Procura e i Carabinieri e la solerzia degli organi giudicanti. Una
ulteriore conferma che lo Stato c'è.
ELENCO
SOGGETTI SOTTOPOSTI A MISURA CAUTELARE IN CARCERE_
SPECIALE
Francesco, nato a
Bagheria il 24.10.1966; ZIZZO Salvatore, nato a Santa Flavia (PA)
il 06.09.1960; GUAGLIARDO Vito Lucio, nato ad Altavilla Milicia
(PA) il 13.12.1962; D’UGO Damiano, nato ad Altavilla Milicia (PA) il
19.02.1951; URSO Vincenzo, nato ad Altavilla Milicia (PA) il 30.01.1947;
SCADUTO Giuseppe, nato a Bagheria il 31.07.1946; CARBONE Andrea
Fortunato, nato a Casteldaccia il 27.10.1965; MARSALA Nicola, nato a
Sciara (PA) il 19.06.1957; VIRRUSO Antonino Giuseppe Maria, nato a
Casteldaccia (PA) il 19.08.1955, già detenuto per altra causa presso la Casa
Circondariale “Pagliarelli” di Palermo; LIGA Pietro, nato
a Palermo il 11.04.1966, già detenuto per altra causa presso la Casa
Circondariale “Pagliarelli” di Palermo; DI SALVO Giacinto, nato a
Bagheria il 17.05.1943, già detenuto per altra causa presso la Casa
Circondariale “Pagliarelli” di Palermo; LOMBARDO Andrea, nato
a Palermo il 14.02.1981, già detenuto per altra causa presso la Casa
Circondariale “Pagliarelli” di Palermo; MODICA Michele,
nato a Casteldaccia (PA) l’8.06.1955, già detenuto per altra causa presso la
Casa Circondariale di Prato (PO); RIZZO Giovan Battista,
nato a Palermo il 15.06.1966già detenuto per altra causa presso la Casa Circondariale
“Pagliarelli” di Palermo; TRAPANI Giovanni, nato a
Ficarazzi (PA) il 22.05.1956, già detenuto per altra causa presso la Casa
Circondariale di Tolmezzo (UD); LOMBARDO Francesco, nato ad Altavilla
Milicia (PA) il 16.01.1956, già detenuto per altra causa presso la Casa
Circondariale “Pagliarelli” di Palermo.
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