Sabato 14 ottobre, i militari della Stazione Carabinieri di
Corleone hanno eseguito un’ordinanza di misura cautelare della sospensione
dall’esercizio di pubblico ufficio nei confronti di una insegnante di 54 anni
di scuola materna, con conseguente interdizione per dodici mesi da tutte le
attività inerenti al suo incarico, per maltrattamenti verso i fanciulli.
Le delicate attività d’indagine, dirette dalla Procura della Repubblica
presso il Tribunale di Termini Imerese, sono state avviate a seguito della
denuncia della mamma di un bambino che aveva riferito di essere stato vittima
di maltrattamenti da parte della maestra. Le microtelecamere installate dagli
investigatori hanno permesso di confermare l’attendibilità della denunciante.
Durante la giornata scolastica, la maestra ricorreva abitualmente a punizioni
fisiche ogniqualvolta si poneva la necessità di riprendere un comportamento non
corretto avuto da uno o più bambini. Bastavano anche dei giocattoli fatti
cadere a terra per far sì che il rimprovero, oltre che verbale, diventasse
fisico.
Durante i quasi due mesi d’indagine, i militari hanno registrato reiterati
episodi di maltrattamenti ai danni dei minori, consistiti in schiaffi alla nuca
ai piccoli alunni e avvenuti sempre quando l’insegnante rimaneva sola con i
bambini, senza occhi indiscreti a guardare.
Già nel mese di marzo, dopo l’ennesimo episodio di violenza, i Carabinieri
della Stazione di Corleone intervennero sul posto, allontanando la maestra
dall’aula e portandola in caserma dove, d’intesa con la competente Autorità
Giudiziaria, veniva dichiarata in stato di arresto in flagranza di reato e
condotta inizialmente agli arresti domiciliari. Poi, a distanza di alcuni mesi,
la Sezione per il riesame del Tribunale penale di Palermo ha accolto il ricorso
della Procura applicando la misura cautelare della sospensione dai pubblici
uffici, con interdizione dalle attività connesse con l’incarico di maestra per
la durata di dodici mesi, con provvedimento divenuto definitivo in seguito alla
pronuncia della Corte di Cassazione.
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