Bisogna passare dalle parole indignate ai fatti. Chiediamo ai Commissari straordinari del Comune di Corleone di procedere alla querela della rivista e della casa automobilistica e alla richiesta di un maxi-risarcimento danni. Facciamo un appello agli avvocati di Corleone affinchè in pool si proceda alla DENUNCIA e col ricavato del risarcimento danni facciamo più bella Corleone! Io nella qualità di direttore di Città Nuove sono disposto a firmare la denuncia. Chi si unisce a noi? (D.P.)
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ANDREA TURCO, ANTONIO MERCURIO
CRONACA – Fa discutere il video col quale la rivista
transalpina Auto Moto Magazine ha scelto di recensire il
nuovo modello Skoda. Girato nel Palermitano, a Corleone, il giornalista a un certo punto
mostra il bagagliaio e, per mostrarne la capienza, esclama: «Si fa così in
Sicilia quando qualcuno ti infastidisce»
Al posto di valigie e pacchi ingombranti, per misurare
l’ampiezza del portabagagli c’è un uomo incaprettato. A prima vista
potrebbe sembrare uno scherzo di dubbio gusto, invece, si tratta della prova
della nuova Skoda Karoq della rivista francese Auto Moto
Magazine, pubblicata su YouTube. Al redattore francese del servizio, che ha scelto per
il test Corleone, sarà sembrato scontato l’accostamento tra il
Comune nel Palermitano e le sanguinose vicende di mafia. A fare da sottofondo
alla recensione, infatti la colonna sonora del film il Padrino e il
nome scelto per la prova «Un’offerta che non si può rifiutare», la nota battuta
recitata nel film da Marlon Brando.
Al termine del servizio il giornalista, per
dimostrare le notevoli capacità di carico del veicolo, sollevando il portello e
indicando il manichino esclama in francese: «Non vi preoccupate, mi ha
infastidito e io l'ho ridotto così. Si fa così in Sicilia quando qualcuno ti
infastidisce».
Un'ironia, quella della rivista transalpina, che sta
sollevando molte critiche sul web e che ha lasciato in molti perplessi. «Una
scelta terribile, a dir poco di cattivo gusto e che si commenta da sé -
dice la vicepresidente di Libera Daniela Marcone - Se
dobbiamo usare gli stereotipi della mafia per dimostrare la capienza di un’auto
mi domando dove arriveremo. Sappiamo tutti che all’estero un bel pezzo
della cultura italiana viene percepita così, con richiami alla mafia ma questo
episodio, però, mi sembra sconsiderato, uno tiro molto brutto nei confronti dei
siciliani».
Un episodio «molto grave» per Marcone e
che merita anche una profonda riflessione: «Da sempre, noi di Libera siamo
impegnati a intercettare quelle espressioni e stili di
comunicazioni collegate alla mafia e di modificarne il segno
culturale. Adesso cercheremo di riflettere insieme su questo video con la rete
di associazioni di libera - conclude - per decidere quali azioni
intraprendere».
http://palermo.meridionews.it/ - 19 OTTOBRE 2017
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