Sgominata banda dedita ai furti di mezzi d’opera in tutta la Sicilia. Arrestate 9 persone
Dalle prime ore di martedì 17 ottobre, i militari della Compagnia
CC di Cefalù (Palermo) hanno operato su tutta l’isola – in particolare
nelle Province di Catania, Messina, Agrigento e Siracusa – con l’ausilio dei
Carabinieri di quei territori, per dare esecuzione a un’ordinanza di custodia
cautelare in carcere emessa dal GIP del Tribunale di Termini Imerese, su
richiesta di quella Procura della Repubblica e in esito alle risultanze di
un’articolata attività investigativa, nei confronti di 9 soggetti ritenuti
responsabili dei reati di furto aggravato in concorso, ricettazione e
riciclaggio, commessi in diverse località della Sicilia a partire dal 2015.
L’indagine è stata avviata a seguito della commissione di una serie di
furti di mezzi d’opera, autocarri e veicoli da cantiere all’interno di depositi
e magazzini edili ubicati lungo la fascia costiera tra i Comuni di Cefalù e
Campofelice di Roccella; si trattava, evidentemente, di gravi episodi
delittuosi, con drammatiche ricadute sull’economia locale poiché andavano a
colpire piccole aziende e imprenditori edili che, a seguito di tali eventi,
vedevano compromessa la propria capacità di operare sul mercato.
Sin dalle prime risultanze investigative, i Carabinieri hanno accertato
come tutti i furti avessero il medesimo modus operandi e
fossero, pertanto, riconducibili all’iniziativa illecita di un gruppo di nove
persone, ben organizzato, che operava secondo una precisa suddivisione di
compiti.
Si tratta, più precisamente, di Giovanni MESSINA, cl.
1974, Sebastiano PIRRELLO, cl. 1966, Cristian FOTI, cl.
1987, originario della provincia di Messina,Salvatore LITRICO, cl. 1964
(già detenuto presso il carcere di Ragusa), e Sebastiano BUSACCA,
cl. 1997 (in atto ristretto per altra causa presso l’Istituto Penale per i
Minorenni di Catania), tutti domiciliati nell’ambito della provincia di
Catania, di Luca CONIGLIO, cl. 1979, di Canicattì e Carmelo
GAMBACORTA, cl. 1953, di Camastra, di Aldo SCAUZZO TARAGNINO,
cl. 1974, di Capizzi (ME) e, infine, di Stefano BRECI, cl. 1981,
residente ad Augusta (SR).
In particolare, sei degli odierni arrestati (MESSINA Giovanni, BRECI
Stefano, PIRRELLO Sebastiano, FOTI Cristian, BUSACCA Sebastiano, e SCAUZZO
TARAGNINO Aldo), erano preposti all’individuazione e alla selezione
degli obiettivi da colpire e dei mezzi da rubare e procedevano materialmente
alla commissione dei furti; LITRICO Salvatore e CONIGLIO avevano, invece, il
compito di rivendere sul mercato ad altre imprese, spesso ma non sempre ignare
della provenienza furtiva, i beni illecitamente sottratti e, infine, al
GAMBACORTA Carmelo era devoluta l’attività di riciclaggio dei proventi
illeciti, mediante la creazione di documentazioni e attestazioni false (fatture
e certificati di conformità).
Le indagini hanno permesso di accertare la consumazione di almeno una
decina furti, ad opera degli odierni arrestati, in tutto il territorio
siciliano, ai danni di imprenditori edili e società operanti nel settore, per
un danno complessivo di oltre mezzo milione di euro, nonché di recuperare parte
dei mezzi d’opera rubati per un valore di circa 300.000,00 euro.
Le indagini dei militari dell’Arma e della Procura della Repubblica di
Termini Imerese proseguono ora per riscontrare eventuali ulteriori episodi
delittuosi ad opera degli odierni arrestati o di loro altri complici.
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