di MATTEO SCIRÈ
Tutto ruota
attorno alla trattativa tra l'Anas e l'azienda aggiudicataria, la Bolognetta
scpa
E’ appeso al filo di una variante il
destino della strada Palermo-Agrigento e quello dei lavoratoti della società
che ha vinto la gara per il suo ampliamento e ammodernamento. L’importante arteria di
comunicazione, che collega le due città e che serve molti comuni
dell’entroterra, rschia di rimanere incompiuta, mentre nel frattempo l’impresa
ha avviato il licenziamento collettivo per 62 dei suoi 142 dipendenti.
Tutto ruota attorno alla trattativa tra l’Anas, che è il soggetto
committente, e l’azienda aggiudicataria, la Bolognetta Scpa.
Proprio per questo, il prossimo 3 ottobre è in programma un delicato incontro
tra le parti, presso l’Assessorato regionale alle infrastrutture, prima che la
procedura approdi in fase conclusiva, il successivo 6 ottobre, all’Ispettorato
territoriale del lavoro.
I lavori riguardano il tratto
Palermo-Lercara Friddi, il raccordo della rotatoria Bolognetta, svincolo
Manganaro incluso, e i raccordi con le attuali strade statali n° 189 e n° 121.
Un appalto da 230 milioni di euro che la Bolognetta Scpa, in
quanto contraente generale, ha dato parzialmente in subappalto, mantenendone
una quota pari a 187 milioni.
Cantieri iniziati nel febbraio 2014
e che si sarebbero dovuti concludere, secondo l’ultima proroga concessa, entro
novembre 2017, se frattanto non fosse nato un lungo e articolato confronto
tecnico-organizzativo con l’Anas per garantire il mantenimento dei
requisiti di sicurezza e il livello di servizio dell’infrastruttura. E’ questo,
infatti, secondo la Bolognetta Scpa, uno dei principali motivi che impedirebbe
il completamento dell’opera e determinerebbe il licenziamento degli operai. E intanto i
disagi proseguono per gli automobilisti, con ben undici semafori nel tratto
interessato dai lavori.
“Per quanto
ci è dato sapere dal punto di vista tecnico – dichiarano Francesco
Piastra della Fillea Cgil, Paolo D’Anca della Filca Cisl e Ignazio Baudo della
Feneal Uil – secondo l’impresa le risorse attuali non
sarebbero sufficienti. Per la Bolognetta Scpa è necessaria una variante in
sovracosto per circa 60 milioni di euro. Sempre secondo il contraente generale
sarebbe in atto una trattativa con Anas per recuperare le somme all’interno del
finanziamento dell’opera non realizzando alcuni tratti. L’Anas, invece, nella
riunione del mese di luglio con le organizzazioni sindacali e l’assessore
regionale Luigi Bosco non ha parlato di questa trattativa, evidenziando la
necessità che l’azienda prosegua nella realizzazione dell’opera aumentando la
produttività”.
La vicenda è già stata affrontata
dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, dove proprio un
paio di giorni fa si è tenuto un vertice al quale hanno
partecipato: l’architetto Maria Lucia Conti, direttore generale del
Ministero, l’ingernere Ettore De La Grennelais, Responsabile del cantiere –
Dirigente area tecnica progettazione e nuove costruzioni dell’Anas, l’ingegnere
Andrea Primicerio, responsabile area Sicilia e Sardegna – progettazione e
realizzazione lavori, coordinamento nuove opere sempre per Anas, e tre diversi
sindaci dei paesi coinvolti (Gaetano Grassadonia sindaco di Bolognetta, Vito
Filippo Barone sindaco di Ciminna e Gaetano Calato sindaco di Vicari).
Nel corso dell’incontro il ministero
si è detto disponibile a rivedere il piano delle opere compensative e
adeguarlo alle esigenze dei comuni coinvolti, valutando anche la possibilità di
reperire nuove risorse aggiuntive nei prossimi mesi. Da Anas e Ministero,
inoltre, è arrivata anche la rassicurazione di una attenzione costante nei
confronti del general contractor per garantire vigilanza sull’avanzamento dei
lavori e limitare, così, i disagi.
Manifestazioni di volontà che dovranno trasformarsi al più presto in provvedimenti conseguenti. I tempi per evitare i licenziamenti e dare un’accelerazione ai cantieri sono molto stretti.
Manifestazioni di volontà che dovranno trasformarsi al più presto in provvedimenti conseguenti. I tempi per evitare i licenziamenti e dare un’accelerazione ai cantieri sono molto stretti.
Il
Sicilia.it, 30 settembre 2017
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