Continua l’esodo di
professionisti. Richiesta di incontro all’assessore Gucciardi per il rilancio
della struttura
Palermo 15 settembre 2017 – Un documento della Fp Cgil sulla situazione di
“instabilità” che si è creata in questi ultimi due anni presso la Fondazione
G.Giglio di Cefalù, dove si sta assistendo alla perdita di professionalità, al
mancato turn over, al sovraccarico di lavoro e di stress per la copertura dei
servizi da parte del personale rimasto. La denuncia è maturata al termine di un’assemblea
organizzata dalla Cgil per fare il punto della situazione. Il documento si
conclude con la richiesta di un incontro con l’assessore alla sanità Gucciardi
per dare seguito a un confronto costruttivo per il rilancio
dell’ospedale. “Negli ultimi due anni – scrivono nella nota la
Funzione pubblica aziendale e la segreteria Fp Cgil Palermo - la
Direzione Strategica Ospedaliera non è stata in grado di dare le
giuste motivazioni professionali e tecnologiche nelle varie branche, determinando
la perdita progressiva di diverse decine di unità professionali, ad alta
specializzazione, con grande esperienza maturata sul campo della realtà
ospedaliera cefaludese”.
Durante l’assemblea la Fp ha rilevato come non si
sia provveduto alla pronta e congrua sostituzione dei professionisti dei vari
settori che hanno abbandonato la struttura ospedaliera, non realizzando per
tempo un regolare turn over che consentisse di reintegrare i colleghi andati
via con altri di adeguata esperienza professionale, che potessero garantire gli
stessi livelli scientifici precedentemente forniti all’utenza. Dei 144 posti
previsti in organico ne risultano coperti al momento 100. E l’esodo di
professionalità continua. “Si sono interrotti servizi sanitari precedentemente
erogati, riversando sovraccarichi insostenibili su altri lavoratori in termini
di monte orario mortificando le motivazioni del personale tutto, allontanando
le giuste motivazioni professionali per la qualità del servizio prestato –
aggiunge la Fp Cgil - La direzione strategica, con l’avallo della direzione
infermieristica, ha reso impossibile, in molte unità operative, di far godere
il personale sanitario interessato del riposo necessario per garantire un
adeguato recupero psicofisico”.
Il mantenimento della produttività assicurata negli anni
precedenti da questa Fondazione è ricaduta esclusivamente sulla professionalità
rimaste, che pur in numero insufficiente hanno mantenuto all'utenza una elevata
qualità dei servizi offerti.
Un’altra preoccupazione riguarda il contratto: le
condizioni contrattuali che legano i dipendenti alla Fondazione “sono – scrive
la Fp Cgil - svantaggiose e demotivanti rispetto a qualsiasi altra forma
contrattuale pubblica, nonostante l'ospedale sia integrato nella rete
ospedaliera regionale e classificato come ospedale di primo livello.
La direzione strategica, secondo la segreteria aziendale
della Fp e la segreteria provinciale della Fp Cgil Palermo, si è mostrata
“insensibile” alle problematiche evidenziate durante i confronti con le organizzazioni
sindacali, affrontando con tempi eccessivamente lunghi e modalità inadeguate le
criticità dei vari reparti. “In questo modo – aggiunge il sindacato
- non è stata garantita la risoluzione delle problematiche, si è arrivati a
criticità assolute come la disponibilità di una sola unità di anatomia
patologica, due sole unità di pediatri a tempo indeterminato, quattro soli
oncologi regolarmente in servizio, E ancora: il reparto di anestesia da 19
medici ha peso nove unità e ci sono due sole unità a garantire il servizio di
Breast Unit. Con sofferenze diffuse ed estese a tutti i reparti”.
La
Fp Cgil chiede, a conclusione, un incontro alla presenza dell'assessore alla
Sanità e della direzione strategica della Fondazione per stabilire e calendarizzare
le tappe per arrivare ad un nuovo contratto aziendale e per definire un metodo
di controllo trasparente dell'attività di gestione aziendale, che
inevitabilmente si ripercuote sull'attività lavorativa.
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