Giro di vite nella gestione degli
appalti pubblici e nel rilascio dei provvedimenti ampliativi in materia di
urbanistica ed edilizia privata al Comune di Corleone.
La Commissione straordinaria che
gestisce il Comune di Corleone ha introdotto all’interno
della struttura amministrativa
in applicazione del Protocollo di legalità
stipulato con la Prefettura di Palermo una serie di misure innovative
per attuare un più penetrante
controllo di legalità nel settore degli appalti pubblici e nel rilascio dei
provvedimenti ampliativi
in materia di commercio, urbanistica ed edilizia privata, settori particolarmente sensibili in quanto ad alto
rischio di infiltrazioni da parte della criminalità organizzata e
di interferenze indebite di comitati
d’affari e della criminalità comune. LEGGI IL PROTOCOLLO D'INTESA PER LA LEGALITA'
Si tratta di interventi attraverso i
quali la Commissione si pone l’obiettivo di assicurare,
in generale, la prevenzione da tali fenomeni, che certamente pregiudicano il
corretto svolgimento dell’azione amministrativa dell’Ente e che costituiscono anche remora
ad un sano sviluppo economico del territorio, e
di salvaguardare
la libertà di impresa, la concorrenza leale nonchè la piena affidabilità morale dei
soggetti con cui entra in rapporto l’Ente.
La
Commissione straordinaria quindi attraverso specifiche disposizioni attuative già
impartite ai dirigenti del Comune di
Corleone ha previsto le modalità attraverso cui già in fase istruttoria dovranno
procedere all’utilizzo sistematico e generalizzato dello
strumento efficace delle
informazioni antimafia del Prefetto per sottoporre ad una verifica
capillare tutte le imprese delle filiere coinvolte negli appalti di lavori,
servizi e forniture (anche derivanti dalla stipula di convenzioni di
lottizzazione), indipendentemente dall’importo del contratto o dei sub
contratti, e tutti i privati richiedenti licenze commerciali, contributi
economici, permessi
di costruire o altri titoli abilitativi dal quale deriva un diritto ad
edificare in materia di attività produttive, urbanistica e di edilizia
privata, in quest’ultimo caso, per
interventi superiori a 5000 mc..
In presenza di tentativi
di infiltrazione mafiosa quindi non si potranno stipulare,
approvare o autorizzare
contratti o subcontratti, o autorizzare,
rilasciare o comunque consentire le concessioni o erogazioni.
La Commissione inoltre per scongiurare il rischio manifestarsi
all’interno della Municipalità di
fenomeni di corruzione e di illecito e per assicurare la
prevenzione da possibili fenomeni di
devianza e di vulnerazione dei principi di trasparenza e libera concorrenza ha imposto
ai privati con i quali il Comune stipula contratti di appalto per lavori
servizi e forniture o interessati al
rilascio di provvedimenti ampliativi
dell’Amministrazione (licenze commerciali,
contributi economici, permessi di costruire o altri titoli abilitativi dal quale
deriva un diritto ad edificare in materia di attività
produttive, urbanistica
e di edilizia privata), l'assunzione
di specifici obblighi, attraverso la
sottoscrizione di apposita dichiarazione, per prevenire
comportamenti illeciti riguardanti un ventaglio di cd. situazioni a rischio.
I privati interessati alla stipula di un
contratto di appalto o al
rilascio di un provvedimento ampliativo dovranno necessariamente assumere - ad esempio
l'obbligo di comunicare
al Comune l’elenco delle imprese coinvolte nel piano di affidamento con
riguardo ai lavori, alle forniture ed ai
servizi nonché ogni eventuale variazione successivamente intervenuta per
qualsiasi motivo, gli obblighi di collaborazione con il Comune per prevenire il
rischio delle infiltrazioni criminali, l’obbligo di denunciare immediatamente alle Forze di Polizia o
all’Autorità Giudiziaria ogni tentativo di concussione subita o ogni illecita richiesta di denaro, prestazione o
altra utilità ovvero offerta di protezione nei confronti propri, degli
eventuali componenti la compagine sociale o dei rispettivi familiari.
In tutte le ipotesi di violazione successiva
da parte del privato degli obblighi assunti oltre alla risoluzione del
contratto o alla revoca del provvedimento rilasciato il Comune provvederà anche
all’applicazione di specifiche penali.
La Commissione inoltre ha disposto
agli uffici di verificare il pagamento
delle retribuzioni, dei contributi previdenziali ed assicurativi, delle
ritenute fiscali nei confronti dei
lavoratori impiegati nei cantieri da parte delle imprese appaltatrici o
concessionari di lavori, servizi o forniture e delle eventuali imprese subcontraenti e di procedere immediatamente, qualora le
imprese non siano in regola con i citati pagamenti, all’attivazione degli interventi
sostitutivi con le modalità previste dalle vigenti disposizioni normative.
La Commissione al fine verificare
l’attuazione delle
disposizioni emanate in applicazione del Protocollo, le sue refluenze sulle procedure
amministrative, il grado di efficacia e di efficienza,ha incaricato la Segreteria generale
del Comune di monitorarne l’attuazione ampliando i controlli nell’ambito del
Piano Anticorruzione,
“Obiettivo delle disposizioni
emanate in attuazione del Protocollo sottoscritto con la Prefettura – affermano i Commissari - è quello di salvaguardare la libertà di impresa e la concorrenza
leale e contrastare al contempo l’inquinamento di settori di così rilevante
interesse, al centro
dell'attenzione di gruppi speculativi privati e di quella imprenditoria mafiosa interessata a riciclare i proventi delle attività illecite in
iniziative imprenditoriali significatamente remunerative anche perchè assistite
da forme di incentivazione economica a valere su risorse pubbliche”.
Il
disegno strategico che attraverso la nostra azione intendiamo perseguire - aggiungono
i Commissari - è quello di coniugare la
necessaria attività di promozione dello sviluppo del territorio anche a
sostegno dell'occupazione, con l'esigenza imprescindibile di garantire
trasparenza ed equità e scongiurare in tal modo il rischio di infiltrazioni
della criminalità organizzata nelle attività comunali..
1 commento:
ci volevano i commissari per avere la normalità all'interno dell'ufficio tecnico!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! e non quello che succedeva prima..................speriamo che adesso ci sia un altro elemento di normalità: regole uguali per tutti e non amici e amici degli amici. Domenico
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