Alla
scoperta delle radici, per riflettere sull’oggi
Ancora un
viaggio in forma di dialogo, in cui l’approccio storiografico alle fonti
scritte e quello dell’investigazione archeologica, che dà voce ai resti
materiali del passato, appaiono strettamente connessi, fino quasi a fondersi,
seguendo piste anche inconsuete. Si tratta del Viaggio nella Grecia
antica da Oriente a Occidente di Carlo Ruta e Sebastiano Tusa: un
libro agile ed essenziale, arricchito da oltre ottanta immagini in bianco e
nero, appena uscito per le Edizioni di storia e studi sociali. Un percorso,
quello dei due studiosi, inaugurato già da un Viaggio tra Mediterraneo
e storia e destinato a continuare, con ulteriori tappe, per illustrare
aspetti e vicende del passato, soprattutto mediterraneo, che possano
contribuire alla crescita della conoscenza diffusa e, in particolare, a trarre
dalla storia lezioni utili per l’oggi.
In questo
viaggio-dialogo vengono scandagliati momenti emblematici del mondo greco,
seguendo alcuni percorsi-chiave, a partire dagli scambi materiali e immateriali
dell’Ellade con altri paesi. L’attenzione degli autori è attratta, in
particolare, dai contagi culturali, artistici, tecnici e scientifici che in
qualche modo hanno aiutato l’uomo greco a edificare, lungo tutto il perimetro
del Mediterraneo, i modelli di civiltà che avrebbero innervato la storia
dell’Occidente. Europa e Asia non vengono rappresentate perciò come mondi
verticalmente divisi e antagonisti per definizione, ma come due continenti
vicini e comunicanti: certamente divisi da conflitti temporanei, anche
devastanti, ma legati, in profondità, da relazioni e tradizioni millenarie. E
con questo atteggiamento viene perlustrato il mito greco, che, come spiegano
Ruta e Tusa, non manca di relazioni con le teogonie orientali, elaborate
tuttavia dall’Ellade con estro e originalità. I miti di Europa, di Ade e
Persefone, delle Dee Madri e dei mostri che opprimono la terra, contro cui
insorgono eroi come Ercole, Teseo, Giasone, Ulisse e tutti gli altri, appaiono
al riguardo molto istruttivi.
Gli autori
arrivano infine allo snodo della decadenza delle poleis greche,
focalizzando lo stato di sofferenza, lenta e irreversibile, della democrazia
ateniese, che in apertura del IV secolo a.C. arriva a deliberare addirittura,
con il voto dell’assemblea popolare, l’assassinio di Socrate, uno dei più
grandi pensatori del mondo antico. E anche se non dichiarato, si avverte in questo
passaggio un richiamo all’oggi, ai pericoli che incombono sul nostro tempo.
L’esito complessivo è allora quello di un reportage storico, che intende
suggerire percorsi utili, di «autocoscienza» se si vuole, per riflettere sulle
proprie origini e sul presente.
Carlo Ruta,
Sebastiano Tusa, Viaggio nella Grecia antica da Oriente a Occidente,
Edizioni di storia e studi sociali, pp. 160.
Nessun commento:
Posta un commento