Don Luigi Ciotti |
FIRENZE,
30 AGO - "Bisogna che il Codice antimafia passi in fretta". Lo ha
detto don Luigi Ciotti, presidente nazionale di Libera, parlando con i
giornalisti. "Oggi in Italia, dal rapporto
dell'associazione nazionale antimafia, si mette in evidenza che si continua a
spargere sangue in due grandi località: la ferocia delle baby criminalità nel
napoletano e nel foggiano. Lì si sparge sangue. Ma emerge dal rapporto, e lo
tocchiamo con mano, che le mafie in generale nel nostro Paese hanno scelto più
la via della collusione e della corruzione. Per anni abbiamo detto che
corruzione e mafia erano due facce della stessa medaglia, questo oggi è
straconfermato e allora dobbiamo riflettere in fretta. Bisogna che il codice
antimafia passi in fretta. È stato ancora rinviato, speriamo che passi in
fretta". Don Ciotti si è quindi chiesto cos'è che frena, puntando
l'attenzione "sulla confisca dei beni dei mafiosi, ma anche quella dei
corrotti e sui beni da confiscare ai corrotti", ribadendo che
"bisognerebbe che certi provvedimenti non avessero delle modifiche, che
passasse il codice in fretta, con molta radicalità perché questo diventa importante
nel contrasto alla mafia" (ANSA)
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