Magda Scalisi |
ALESSANDRA
TURRISI
SANT'AGATA
DI MILITELLO. Indagini a tutto campo delle forze dell’ordine per individuare
gli eventuali responsabili delle intimidazioni e dei presunti episodi sospetti
ai danni della giovane imprenditrice che gestisce il «Rifugio del Parco» sui
Nebrodi. E contemporaneamente una valanga di attestati di sostegno, attraverso
i social, con telefonate e messaggi, ma anche con visite di solidarietà nella
bella struttura di proprietà dell’Ente Parco immersa tra i boschi. La storia di
coraggiosa lotta per la legalità di Magda Scalisi in un territorio difficile
come quello dei Nebrodi, raccontata dal Giornale di Sicilia, ha suscitato
reazioni positive e l’impegno di istituzioni e associazioni affinché non resti
isolato chi sceglie di fare impresa seguendo le regole, senza lasciare spazio
ad azioni di prepotenza e violenza, anche di tipo mafioso. Dopo le denunce di
atti intimidatori e furti della responsabile della cooperativa «Kara Sicilia»
che si è aggiudicata la gestione del rifugio oltre un anno fa, sono scattate le
indagini da parte dei carabinieri di San Fratello e del commissariato di
polizia di Sant’Agata di Militello.
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