Nei giorni scorsi, la Commissione
straordinaria del Comune di Corleone aveva diffidato la So.Ge.Si. a pagare
entro 15 giorni i salari arretrati ai lavoratori di Corleone, che questa ditta di S. Giuseppe Jato aveva assunto per il
servizio di raccolta dei rifiuti solidi urbani. Altrimenti,
aveva minacciato, “il Comune provvederà direttamente al pagamento a favore dei
lavoratori, a termini di quanto disposto dal vigente Codice dei Contratti
Pubblici". Ma la So.Ge.Si. non ci sta a passare per inadempiente e,
tramite il suo legale, avv. Salvatore Landa, ha scritto al Comune di Corleone,
precisando di avere “regolarmente corrisposto ai lavoratori impiegati … le
retribuzioni per il periodo dal 29/9/2016 al 31/12/2016”, non appena avuto il
pagamento delle fatture del servizio per lo stesso periodo da parte del comune. Ad oggi, però,
scrive il legale, il comune di Corleone non ha ancora pagato alla So.Ge.Si. le
fatture n. 3/2017 e n. 13/2017 relative al servizio svolto per i periodi
1/1/2017 – 4/3/2017 per un ammontare complessivo pari ad € 87.652,03, “nonostante
le diffide e i solleciti di pagamento già effettuati”. “Tale ingiustificato
ritardo nel pagamento delle citate fatture… ha inevitabilmente determinato per
effetto domino un ritardo nel pagamento delle retribuzioni del mese di gennario
e febbraio 2017”. Come dire: tu non paghi me ed io non pago i lavoratori!
L’avv. Landa,
per conto della So.Ge.Si., dunque, diffida il Comune a provvedere
immediatamente al pagamento delle fatture di servizio e, al contempo, diffida “dall’attivare
qualsiasi procedura sostitutiva ex art. 30, comma 6, D.Lgs. 50/2016, peraltro
inapplicabile al caso di specie”. Conclude con l’avviso che, entro 10 giorni,
non si darà riscontro alla sua nota, il legale si rivolgerà alle competenti
sedi giudiziarie, compresa la Procura della Corte dei Conti.
Fin qui la
So.Ge.Si. e il suo legale, che mettono in atto il classico ricatto nei confronti
del comune di Corleone: non paghiamo i lavoratori se non ci pagate le fatture!
Fermo restando, però, il loro sacrosanto diritto a chiedere le spettanze dovute,
attivando leprocedure previste dalla legge, fanno finta di non sapere che il
loro ricatto giuridicamente è insostenibile. Hanno, infatti, tutto il diritto
di procedere contro il comune per avere pagate le fatture. Ma hanno il dovere
di pagare nei tempi dovuti i salari ai lavoratori. Senza legare la seconda
operazione alla prima. L’avvocato dovrebbe sapere (e dovrebbe spiegarlo alla
So.Ge.Si.) che nel sottoscrivere il contratto col comune la ditta ha dichiarato
di avere la capacità di finanziaria per la gestione dell’appalto. In parole
povere, di avere i soldi necessari per anticipare il pagamento dei salari ai
lavoratori. (d.p.)
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