I
sindacati chiedono l'attuazione delle misure di sicurezza previste nel caso di
elevate temperature
Palermo 29 giugno 2017 –
Temperature elevate, lavoratori edili in sofferenza nei cantieri all'aperto.
Feneal, Filca e Fillea di Palermo, in considerazione dell’eccezionale ondata di
calore, hanno inviato una lettera a tutte le aziende edili di Palermo e
provincia, e per conoscenza allo Spresal, chiedendo di mettere in atto tutte le
misure di sicurezza per prevenire lo stress termico dei lavoratori sottoposti
all’eccessiva esposizione alle alte temperature.
Si chiede, tra le misure
indicate nella lettera, anche la possibilità di ricorrere alla sospensione
delle attività allorquando la temperatura superi i 34°, di attuare delle pause
nelle ore più calde o, nei casi estremi, il ricorso alla cassa integrazione
ordinaria per avverse condizioni meteo. La valutazione dei rischi per i
lavoratori e dei rimedi spetterà al responsabile della sicurezza aziendale in
raccordo con i Rls, i rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza.
“L'esposizione al caldo di questi giorni è stata forte. In diversi cantieri,
soprattutto quelli impegnati nei lavori stradali, i lavoratori hanno sofferto
molto – dichiarano Ignazio Baudo, Paolo D'Anca e Francesco Piastra per Feneal,
Filca e Fillea – Nei cantieri devono essere predisposti luoghi ombreggiati in cui
svolgere le pause di lavoro e devono essere installati dispensatori di acqua
fredda potabile”.
I sindacati degli edili
sollecitano le aziende, in previsione di una estate torrida, a rispettare le
misure di sicurezza previste dal testo unico. “Le aziende, in attuazione della
legge 81 del 2008 dovrebbero redigere un piano e prevedere le misure per
evitare rischi durante le ondate di calore – aggiungono Baudo, D'Anca e Piastra
- C'è ancora una scarsa sensibilità rispetto a questo problema. Vigileremo e
eventualmente segnaleremo agli organi di vigilanza eventuali inadempienze che
potrebbero pregiudicare la salute dei lavoratori”.
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