Palermo 21
giugno 2017 – Domani a Partinico la Cgil ricorda il 70° anniversario della
strage di Partinico, nella quale morirono Giuseppe Casarrubea e Vincenzo Lo
Iacono, e gli attentati del 22 giugno 1947, con gli assalti alle Camere del
Lavoro di Borgetto, Carini, Cinisi, Monreale, San Giuseppe Jato, subiti ad
opera della banda Giuliano. A Partinico
accadde il fatto più grave: i due dirigenti sindacali Giuseppe Casarrubea e
Vincenzo lo Jacono furono colpiti a morte durante l'assalto alla Camera del
Lavoro del paese, la sera del 21 giugno di 70 anni fa. Casarrubea morì sul
colpo. Lo Jacono, ferito gravemente con trenta colpi di arma da fuoco, morì
dopo sei giorni, in ospedale. Nella strage furono inoltre feriti Leonardo Addamo e Salvatore
Patti.
L'iniziativa
avrà inizio alle ore 9,00 con il corteo che dalla sede della Camera del Lavoro,
in piazza Umberto I, arriverà in corso dei Mille 321, per deporre una corona di
fiori presso l'antica sede della Camera del Lavoro del 1947.
Alle 10 seguirà
un convegno nella sala delle Capriate presso il Palazzo dei Carmelitani, in
corso dei Mille 222. Alla manifestazione interverranno, tra gli altri, il
presidente del consiglio comunale di Partinico Filippo Aiello, Pino Gagliano,
segretario della Camera del Lavoro di Partinico, Dino Paternostro, responsabile
Dipartimento Legalità Cgil Palermo. Maurizio Casarrubea, nipote di Giuseppe
Casarrubea, presenterà il patrimonio documentario dello storico Giuseppe
Casarrubea. E interverrà Antonina Addamo, figlia di Leonardo Addamo. Concluderà
il dibattito il segretario generale della Cgil di Palermo Enzo Campo.
“La strage di
Partinico costituisce una 'coda' della strage di Portella della Ginestra, di
cui quest'anno abbiamo ricordato i 70 anni, con una grande manifestazione
unitaria con i segretari nazionali di Cgil, Cisl e Uil – dichiara il segretario
generale Cgil Palermo Enzo Campo - Con la strage alla Camera del Lavoro di
Partinico e gli assalti alle altre Camere del Lavoro è proseguito il tentativo
di fermare la costruzione della democrazia e il movimento dei lavoratori che in
Sicilia lottava per il lavoro e i diritti. Saremo a Partinico, vicini ai
familiari delle vittime, per ricordare la nostra appartenenza e l'identità del
mondo del lavoro, che ha pagato un prezzo di sangue altissimo”. Aggiunge Dino
Paternostro: “Ricordare ed onorare le vittime è giusto e doveroso. Quegli anni
e quei caduti ci devono dare ancora oggi la consapevolezza e la forza di
batterci per la difesa della democrazia nel nostro Paese e dei diritti
lavoratori”.
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