CORLEONE, LÌ VIVEVA LA SUA FAMIGLIA. La villa era stata sequestrata dieci anni fa al capomafia di Corleone Rosario Lo Bue, ma non era mai passata al patrimonio dello Stato.
Prima il boss, poi la moglie e i figli avevano sempre continuato a vivere nell’immobile a tre piani di via Salvatore Aldisio. Ieri mattina, lo sgombero, organizzato dal prefetto di Palermo Antonella De Miro. E adesso la villa potrà tornare all’Agenzia Beni confiscati, probabilmente verrà affidata al Comune di Corleone o alle forze dell’ordine per ospitare associazioni o un presidio delle istituzioni. Rosario Lo Bue è uno dei padrini storici del paese, da sempre vicino a Bernardo Provenzano: è tornato in manette nel 2008, nell’ambito del blitz “Perseo”. E poi ancora nel 2015: i carabinieri della Compagnia di Corleone e del Gruppo Monreale scoprirono che era ancora il reggente del clan.
La Repubblica Palermo, 21 giugno 2017
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