ENZO CAMPO: “CONTINUA LA
MOBILITAZIONE”
Palermo
25 maggio 2017 – Domani sit-in della Cgil Palermo, dalle ore 16, in via Cavour,
davanti alla Prefettura, contro la possibilità che il governo, con alcuni
emendamenti al Decreto Legge n. 50/2017, attualmente in discussione in
Parlamento, torni indietro rispetto ai voucher reintroducendo forme di lavoro
occasionale. “Noi non
smobilitiamo e manterremo alta la guardia. La battaglia contro i voucher e la precarietà
del lavoro, portata avanti da milioni di persone e di lavoratori che insieme
alla Cgil hanno firmato i referendum su voucher e appalti non è finita –
dichiara il segretario generale della Cgil Palermo Enzo Campo - Sarebbe una
presa in giro dei milioni di cittadini che hanno firmato l’abrogazione dei
voucher,un simile intervento rappresenterebbe una violazione dell'articolo 75
della Costituzione sul valore del referendum. Una brutta caduta
sul piano della democrazia, da parte di un governo che prima accoglie le
richieste di abrogazione e poi vuole ripristinare se non peggiorare, nei fatti,
le norme abrogate”.
La
Cgil Palermo chiederà l'intervento del Prefetto perché rappresenti al governo
la preoccupazione del sindacato e del mondo del lavoro. Al prefetto la Cgil
consegnerà l'ordine del giorno sui voucher votato dal comitato direttivo della
Cgil, riunitosi a Roma il 23 maggio, in cui si ritiene “gravissima”
l'eventualità che il governo, attraverso un “improprio” emendamento al decreto
legge n° 50, definisca una nuova normativa sul lavoro occasionale “Sarebbe la
prima volta nella storia della Repubblica che un governo e la sua maggioranza
intervengano con un provvedimento legislativo opposto a quello emanato poco
prima col fine di evitare una prova referendaria”, è scritto nell'ordine del
giorno.
Il
comitato direttivo della Cgil ha dato mandato alla segreteria di promuovere sia
una petizione popolare per il rispetto dell'articolo 75 della Costituzione
repubblicana, sia una grande manifestazione nazionale alla quale chiamare a
partecipare lavoratori, pensionati, cittadini e tutte le organizzazioni
democratiche del Paese.
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