Il logo del memoriale-laboratorio che avrà la sua sede a palazzo Gulì |
Nuova
decisiva tappa per no mafia memorial,
il Memoriale-laboratorio della lotta
alla mafia. Il Comune di Palermo ha destinato stabilmente gli spazi di Palazzo
Gulì al progetto del Centro Impastato che vede tra i partner RAI Radiotelevisione
Italiana e Banca Popolare Etica.
“Finalmente
si apre la fase operativa per la realizzazione del Memoriale – afferma il
Presidente del Centro Impastato Umberto Santino – Avvieremo subito una campagna
di informazione e sensibilizzazione che coinvolga istituzioni, associazioni,
cittadini che vogliono dare il loro contributo alla creazione di un luogo che
rispecchi la volontà della comunità di liberarsi da una tirannia che ha
sconvolto la nostra vita. È un'impresa ambiziosa, una sfida culturale e civile,
che richiede l'impegno di ciascuno, il reperimento di risorse adeguate, una
progettazione corale. Il Centro Impastato, che ha promosso il progetto, ha
creato un Gruppo di lavoro formato da soci e collaboratori, tutti
professionalmente qualificati e tutti volontari, ma vuole anche stimolare tutte
le altre energie disponibili per una impresa collettiva. Partner come la RAI e
Banca Etica, le adesioni che abbiamo raccolto, le collaborazioni che ci hanno
sostenuto in questi anni, ci fanno pensare che sia possibile portare a
compimento il percorso avviato. Abbiamo già avanzato una richiesta di sostegno alla
Fondazione con il Sud. Questa iniziativa è un dono che i cittadini fanno a se
stessi e a tutti coloro che si riconoscono in un progetto di democrazia
partecipata e di libertà come scelta e conquista quotidiana. Questo impegno
discende direttamente dal sacrificio di chi ha dedicato la propria vita a
combattere la mafia e ogni forma di violenza e di prepotere e a gettare le basi
per una società profondamente rinnovata. È dentro questa storia che si
costruisce il nostro futuro”.
Palazzo Gulì, di fronte a una importante piazza del
centro storico e lungo l’asse urbano che ne costituisce il cardine e attorno a
cui si è raggrumata la storia della città, accanto al Museo Regionale di Arte
Moderna e Contemporanea di Palazzo Belmonte Riso e in prossimità di altri musei
e importanti istituzioni quali Municipio, Università, biblioteche pubbliche,
Curia Arcivescovile, si trova all’interno dell’Itinerario arabo normanno
palermitano recentemente iscritto nella Lista del Patrimonio Unesco, di cui
ospita il visitor center.
Diventerà adesso, come previsto dall’idea progettuale
presentata nel giugno scorso all’Auditorium della Rai di Palermo, uno spazio
educativo, di informazione e comunicazione, di documentazione e studio, capace di comunicare emozione, ma anche
di proporre riflessioni e chiavi interpretative ai palermitani e al pubblico
italiano e internazionale che visita la Città. no
mafia memorial si discosta dall’idea tradizionale di museo
perché si presenta alla comunità locale come un luogo in cui articolare i
propri percorsi di ricerca e di confronto e in cui collaborare alla produzione
partecipata di senso civico, coinvolgendo gli attori del Terzo Settore, il
sistema educativo a tutti i livelli, i centri di studio e ricerca, le imprese
che si liberano dal giogo mafioso e chiunque voglia dare il proprio contributo
alla costruzione di un percorso verso la coscienza antimafia, il senso civico e
dei diritti.
"L'impegno della memoria e la necessità assoluta di non
dimenticare impongono a tutti di creare a Palermo, la città che più di tutte ha
pagato un prezzo altissimo nella lotta alla criminalità mafiosa un luogo dove
si possano ricostruire le vicende del movimento antimafia e si possa tenere
alta la coscienza civile sul bisogno di legalità e giustizia – ha affermato il
Sindaco di Palermo, Leoluca Orlando - La creazione di questo spazio è parte di
un più ampio percorso, fatto in sinergia con tutti coloro che si sono sempre
impegnati nella lotta alla mafia, attraverso iniziative concrete ma anche
attraverso la raccolta di materiali, documentazione e carteggi. È un impegno
che riguarda non solo la memoria ma anche il futuro, la speranza e le giovani
generazioni, mi sembra un segno importante di una città che non dimentica ma
anzi fa tesoro anche culturale del sacrificio di tanti cittadini, uomini delle
Istituzioni e servitori dello Stato per l'affermazione della legalità come
principio cardine dell'agire quotidiano di tutta la comunità".
Il
percorso storico sarà rappresentato avvalendosi della letteratura più qualificata
e delle ricerche del Centro che, per la definizione dei contenuti da presentare
al pubblico, affiancherà al suo Gruppo di lavoro un Gruppo di consulenza formato da giornalisti specializzati del quale
fanno parte Lirio Abbate, Nino Amadore, Riccardo Arena, Rino Cascio, Salvatore
Cusimano, Enrico Del Mercato, Dino Paternostro, Bianca Stancanelli.
L’idea di creare a Palermo un
Memoriale-laboratorio della lotta alla mafia viene lanciata per la prima volta nel giugno del 2005 con
il documento “La memoria e il progetto.
Per la creazione di un Memoriale-Laboratorio della lotta alla mafia” che ne
indica le linee-guida e raccoglie numerose e qualificate adesioni, a livello
locale, nazionale e internazionale. Nel 2015
l’Amministrazione Comunale adotta il progetto del Centro Impastato
indicando come sede delle attività proprio Palazzo Gulì, la cui destinazione
oggi viene definitivamente perfezionata.
Obiettivo di no mafia memorial è raccontare e far rivivere una storia
spesso ridotta ad alcuni episodi mediaticamente ricorrenti e con largo impiego
di stereotipi, coniugando il duplice profilo dello sviluppo del fenomeno
mafioso, fin dalle sue manifestazioni iniziali, e delle lotte contro di esso,
sul piano giudiziario-istituzionale e su quello sociale, politico e culturale.
L’intento è quello di rileggere
correttamente la storia ma soprattutto di offrire una chiave di lettura del
presente contribuendo alla progettazione partecipata del futuro con una
attenzione costante alla ri-costruzione di una identità della comunità
locale.
Per
raccogliere le donazioni e le risorse finanziarie necessarie alla realizzazione
del Memoriale è già attivo presso la
Filiale di Palermo di Banca Popolare Etica il conto corrente dedicato in via
esclusiva e identificato dal codice Iban IT26 E050 1804 6000 0000 0232 761. Sulla trasparenza delle adesioni e
dell’utilizzo dei fondi vigilerà un Comitato di Garanti composto da Enzo Campo,
Francesco Giambrone, Francesco La Licata, Simona Mafai, Daniele Marannano.
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