La macchina dell'agguato a Giuseppe Antoci |
Roma, 16 maggio 2017 - “Continua su più fronti l’impegno del
governo e delle forze dell’ordine contro la mafia dei Nebrodi. I 14 avvisi di
garanzia spiccati dalla Direzione investigativa antimafia di Messina, in
relazione all’attentato al presidente del Parco dei Nebrodi Giuseppe Antoci,
seguono l’istituzione nei giorni scorsi del Reparto speciale Cacciatori dei Carabinieri
a Sigonella”. Lo dice il senatore del Pd Giuseppe Lumia, componente della
Commissione parlamentare antimafia.
“Si tratta – aggiunge – di una mafia violenta, ricca e potente. Ha
fatto bene l’esecutivo a non sottovalutarla. La notizia di oggi conferma che ci
troviamo di fronte ad un’organizzazione spietata, capace di tutto, di fare
affari grazie alle collusioni con il mondo dei colletti bianchi e di sparare”.
“L’attentato ad Antoci – prosegue Lumia – è stato un atto di sfida
alle istituzioni. ‘È guerra e guerra sia’ fu l’espressione che usai
all’indomani di quel fatto drammatico, che non è finito in tragedia solo grazie
all’intervento del vice questore aggiunto Daniele Manganaro e agli assistenti
capo Sebastiano Proto, Salvatore Santostefano e Tiziano Granata”.
“Da allora – continua – Antoci ha avuto la forza ed il coraggio di
portare avanti la sua azione contro gli interessi della ‘mafia dei terreni’, a
favore dello sviluppo sostenibile del territorio, della promozione delle tante
aziende sane e del lavoro per i giovani. Lo ha fatto senza cadere in alcune
provocazioni orchestrate per 'mascariare' e depistare”.
“All’indomani dell’attentato – conclude Lumia – oltre a chiedere
l’individuazione e l’arresto dei responsabili nel più breve tempo possibile, chiesi
anche la presenza del Reparto speciale dei Cacciatori dei Carabinieri e una più
stringente aggressione ai patrimoni dei boss. Ringrazio per le pronte risposte
date il governo, la magistratura e le forze dell’ordine”.
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