Il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando |
Le risposte ai lettori. Diretta Facebook con il sindaco uscente che attacca: “Non è normale che un
condannato per mafia faccia la campagna per un candidato indagato per voto di
scambio”. Si ricandida per «completare una missione », vede nei turisti «un mezzo di
controllo del comportamento dei palermitani » e rivendica i risultati positivi
dei cinque anni di mandato. Leoluca Orlando, sindaco uscente e ricandidato per
il secondo mandato, ha risposto alle domande del popolo del web nel corso della
diretta Facebook di Repubblica Palermo
Repubblica: Partiamo dalla questione morale. Abbiamo visto il ritorno delle
indagini e degli avvisi di garanzia nei confronti della politica. A Palermo con
le firme false del movimento 5 stelle e le accuse di voto di scambio al suo
competitor Ferrandelli. In questi giorni è stata la volta di Trapani, Lei vede
una nuova questione morale nella politica?
«La questione morale è un dato permanente e non ha nulla a che vedere con
le inchieste giudiziarie. Io credo che sia una precondizione di chi fa politica
non avere processi o sentenze di condanna. Aggiungo che è inquietante pensare
che un condannato per sette anni per mafia come Salvatore Cuffaro, che ha il
merito di avere espiato la pena, si presenti come il coordinatore di una
campagna elettorale di un candidato che è indagato per voto di scambio
politico-mafioso. Per me non va bene».
Repubblica: per la verità la sottosegretaria Vicari, indagata per i fatti
di Trapani, sostiene un candidato delle liste che la sostengono e ha anche un
suo candidato…
«Simona Vicari si è dimessa. Mi pare una cosa che vada apprezzata».
Repubblica: da qualche giorno nel percorso della sua campagna elettorale
sono rientrate le periferie e i quartieri popolari. Ha paura di perdere la
fascia elettorale che non abita in centro?
«La mia storia è andare in giro per tutta la città e raccogliere i desideri
e le sensazioni. Rivendico il fatto di avere rotto l’isolamento tra il centro e
le periferie. Il tram è esattamente la conferma. A Roccella e a Borgo Nuovo non
si dice più “scendo a Palermo”. Abbiamo realizzato 19 parchi gioco e arriveremo
entro la fine dell’anno a 38. Abbiamo realizzato spazi verdi. Abbiamo approvato
il piano di utilizzo del demanio marittimo. Su 7 chilometri della costa sud, 4
chilometri e 400 metri saranno destinati a lidi privati. Il 5 giugno daremo poi
il via ai lavori in via Palinuro».
Mimma Bruni: Cosa ha intenzione di fare per la movida selvaggia e senza
regole?
«La vita notturna è fondamentale per una città come Palermo. Se qualcuno
pensa che bisogna tenere a casa le persone dopo le 20, non è il caso. La movida
è vita. Ma non può diventare il pretesto per alcuni spacciatori di droga per
rovinare il lavoro di tanti onesti gestori di locali. Abbiamo un regolamento
che prevede il divieto di musica amplificata all’esterno e che dopo la sentenza
del Tar a nostro favore potremo applicare pienamente».
Maurizio Montalbano: dopo 40 anni di politica cosa ha ancora da proporre ai
cittadini di Palermo?
«Palermo era la capitale della mafia. Adesso è la capitale della cultura.
Io credo che occorre mettere in sicurezza un cambio culturale di questa città.
Senza apparire presuntuoso. Uno come me, con la sua esperienza e la sua storia
serve a questo. Questa sarà l’ultima volta che mi candido e voglio mettere in
sicurezza quelle acquisizioni che si sono create e che rischiano di essere
perdute. La capitale della cultura non deve tornare a essere capitale della
cultura mafiosa».
Pietro Saia: quando aprirà viale Lazio? Il cantiere è fermo da mesi e noi
residenti abbiamo perso le speranze.
«Bisogna dire che i contratti legati a quei lavori sono stati fatti
dall’amministrazione precedente, quindi Diego Cammarata. Devo farmi carico
degli errori di chi mi ha preceduto essendo io sindaco oggi. E finalmente si
sono sbloccati i lavori. Bisogna capire che le grandi opere comportano disagi.
Io non rinuncerò alle grandi opere, nonostante i disagi. Entro dicembre di
quest’anno riprenderà il collegamento con Punta Raisi. Entro la fine di luglio
libereremo la via Amari».
Alessandro Decente: se come sindaco fosse stato presente come negli ultimi
mesi sarebbe una città meravigliosa. Ma durante il mandato non la si è vista
mai. Perché?
«Perché i primi tre anni sono stato chiuso negli scantinati della
ragioneria del Comune di Palermo. Ho trascorso momenti terribili e che non
auguro al mio peggior nemico, per mettere a posto il bilancio del Comune. Ho
esordito mandando 4200 lettere di licenziamento a dipendenti dell’Amia fallita
con sentenza del tribunale per ruberie e a 1800 lavoratori Gesip. Era un
disastro. Ora abbiamo dato vita alla Rap, azienda che ogni giorno migliora».
Gianfranco Fiorotti: ha un progetto per Mondello? Vorrei le case colorate
come a Linosa.
«Il 5 giugno inizieranno i lavori di via Palinuro, poi partirà una seria e
sana pedonalizzazione di Mondello, che è simbolo della promozione della città».
Repubblica: Lei diceva 5 anni fa che il parco della Favorita doveva
essere il nuovo Teatro Massimo. E adesso?
«La Favorita di oggi non è quella di 5 anni fa. Abbiamo recuperato e
ripulito per intero il parco e con iniziative come “la domenica in Favorita”
l’abbiamo fatto conoscere ai cittadini. Anche questo è cambio culturale.
Nominerò un sovrintendente della Favorita. Per me è un tema decisivo».
Alessio Cosentino: ritiene che la Ztl sia stata una buona idea, visto che
ha danneggiato molti commercianti della via Roma?
«La Ztl è in tutte le città d’Italia, ma anche a Cefalù e Monreale. E’ una
norma per una comunità che ha a cuore la salute dei cittadini e il calo
dell’inquinamento. Noi l’abbiamo applicata in un’area circoscritta, a
condizioni economiche tutt’altro che pesanti per i cittadini».
Dario
Mastrilli: E’ in programma la pavimentazione di via Maqueda?
«Sì, è pronto il progetto per il basolato. Bisognava prima pedonalizzare
l’area. C’è un tempo per ogni cosa. Lo faremo nei tempi concordati con gli
operatori commerciali di via Maqueda».
Repubblica: I suo avversari
sostengono che avere nominato quattro nuovi assessori equivale a sconfessare la
vecchia giunta. Qualcuno sarà riconfermato?
«Ho fatto una riunione con 14 assessori. I vecchi e i nuovi. Tutti insieme.
La squadra non è degli assessori. La novità è questa. Alcuni attuali assessori
mi hanno detto che l’11 di giugno sarà considerato concluso il loro incarico.
Alla stessa maniera tutti e 6 i presidenti delle aziende partecipate, che
potevano restare ancora in carica, mi han mandato una lettera dove considerano
esaurito anche loro mandato. Cambierò i presidenti delle municipalizzate».
Quanto costa e come viene finanziata la sua campagna elettorale e cosa farà
se dovesse perdere?
«La mia campagna è finanziata con donazioni private, che saranno rese
pubbliche. Se non sarò eletto sindaco, me ne farò una ragione. Se i palermitani
vorranno il ritorno un governo alla Cammarata, che se lo riprendano pure ».
(a cura di Vassily Sortino)
La Repubblica Palermo, 21 maggio 2017
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