Una manifestazione contro la chiusura del punto nascita di Petralia Sottana, sulle Madonie |
Il riordino della rete ospedaliera in Sicilia, nel nuovo piano
ministeriale, tra conferme e smentite ha previsto la chiusura di alcuni punti
nascita, spariscono definitivamente quelli sotto i 500 parti l’anno, destinato
a non riaprire è quello dell’ospedale Madonna Santissima dell’Alto di Petralia
Sottana che l’Unione dei Consumatori ha voluto prendere ad esempio per la sua
campagna a difesa del diritto alla salute. In una nota Manlio Arnone, presidente dell’Unione dei Consumatori dichiara:
“Una decisione scellerata per gli utenti finali, che rende rischioso e
pericoloso raggiungere il punto nascita più vicino cioè Termini Imerese o
Cefalù, un vero e proprio viaggio della speranza se si pensa che dal Comune di
Gangi occorra percorrere 70 chilometri tra curve e strade accidentate,
specialmente durante i mesi invernali tra pioggia e maltempo, senza considerare
la possibilità della neve che nei mesi scorsi ha addirittura isolato alcune
comunità madonite, come Unione dei Consumatori in caso di danni alla puerpera o
al nascituro ci schiereremo a difesa dei diritti violati sulla salute, pronti
ad agire per eventuali casi di malasanità anche con azioni legali contro
Regione e Ministero della salute, per questo abbiamo anche istituito un numero
telefonico dedicato 091.8439038 dove è possibile contattarci.”
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