Il ministero approva la nuova rete ospedaliera in
Sicilia. Parte la procedura che porterà a novemila assunzioni La fetta maggiore
riguarda infermieri, tecnici e impiegati. Precedenza a vincitori “congelati”,
precari, “emigrati”
GIUSI SPICA
Lo sblocco arriva alla vigilia di due appuntamenti elettorali cruciali: il
voto per le amministrative a Palermo e in altri 128 comuni e le Regionali
d’autunno. E porta in dote alla Sicilia oltre novemila assunzioni nella sanità,
a sette anni dall’ultimo maxiconcorso mai giunto a termine per il blocco del
turnover dal 2012. Con il via libera, ieri a Roma, della nuova rete ospedaliera
che ha incassato il parere favorevole dei ministeri dell’Economia e della
Salute, si apre la grande corsa nelle 18 aziende sanitarie e ospedaliere. «Un
risultato straordinario e sofferto — commenta l’assessore Baldo Gucciardi — che
ci consentirà di sbloccare le immissioni in servizio, a partire dalle aree di
emergenza- urgenza».
GLI STEP DELLA MAXI-INFORNATA
Il decreto sarà pubblicato sulla Gazzetta ufficiale della Regione siciliana
la prossima settimana. Poi i manager dovranno adeguare gli atti aziendali e le
piante organiche alla luce delle modifiche che dovranno essere rese operative
entro il dicembre 2018. Nel frattempo potranno cominciare ad assumere,
rispettando però il tetto di spesa del personale fissato in 2 miliardi 635
milioni di euro. Sulla base dell’ultima ricognizione dell’assessorato, sono più
di novemila i posti da riempire. La fetta più ampia (6.198 posti) riguarda
infermieri, tecnici e amministrativi. Il resto (circa tremila posti) i camici
bianchi. A questi vanno aggiunti altri 300-400 posti che nell’ultimo anno sono
stati lasciati vuoti dai pensionati e quelli destinati alle nuove figure
professionali come fisici e radiologi interventisti. Ma non tutte le caselle
vuote sulla carta lo sono davvero: la metà è già coperta da personale a tempo.
L’infornata prevede tre tappe: prima i vincitori dei vecchi concorsi congelati
(circa 1.500), poi i precari in servizio da almeno tre anni prima del 2013 e
gli “emigrati” che vogliono tornare attraverso la mobilità, infine i concorsi
per le nuove leve.
I VECCHI VINCITORI MAI ASSUNTI
Si partirà dalle graduatorie ancora valide. Il grande buco riguarda anestesisti
e rianimatori: ne mancano più di 250. In stand-by ci sono per esempio sette
anestesisti a Villa Sofia- Cervello, altrettanti al Policlinico di Palermo e
undici all’Asp di Palermo. Nei pronto soccorso, invece, lavorano quasi 300
camici bianchi in meno. A Villa Sofia-Cervello ne potrebbero essere assunti
dieci subito, al Civico sei tra pronto soccorso pediatrico e per adulti, altri
due sono in attesa al Policlinico di Palermo. Le figure più richieste sono gli
infermieri: ne mancano più di 1.600. All’Asp di Palermo se ne potrebbero
assumere 57 attingendo dalle graduatorie, a Villa Sofia-Cervello 37, all’Asp di
Messina 48, al Cannizzaro di Catania 30, all’Asp di Palermo 80. E attendono
ancora l’assunzione otto radiologi all’Asp di Palermo, un neurochirurgo al
Policlinico Giaccone, due neurologi e due oculisti d’urgenza al Civico. E
ancora cinque ostetrici, sette tecnici di laboratorio, quattro tecnici di
radiologia a Villa Sofia-Cervello, una quindicina di medici delle discipline
d’emergenza al Cannizzaro di Catania, nove fisioterapisti e tredici ginecologi
all’Asp di Messina.
STABILIZZAZIONI E CONCORSI
Gli altri posti saranno riempiti attraverso stabilizzazioni, mobilità e
concorsi. Tra i camici bianchi si cercano soprattutto internisti, anestesisti,
medici di pronto soccorso, ma anche ginecologi e pediatri. A Palermo l’ospedale
che assumerà di più sarà Villa Sofia-Cervello con 141 posti da colmare. Lo
spicchio più grosso per l’area di emergenza (25 posti), Anestesia (21) e
Radiologia (11). Il Civico è a caccia soprattutto di internisti (10), medici di
pronto soccorso (9), radiologi (9), 8 pediatri e altrettanti ginecologi.
All’Asp si cercano in particolare medici e chirurghi d’urgenza (18), psichiatri
(24) e ginecologi (26). A Catania la partita è aperta per le aree di emergenza
(28 posti all’Asp, 16 posti al Policlinico, 8 al Garibaldi e 4 al Cannizzaro),
Ortopedia (11 posti al Policlinico) e Cardiologia (10 al Garibaldi, 9 all’Asp,
6 al Cannizzaro e 3 al Policlinico).
Tra il personale non medico le figure più richieste sono infermieri e
operatori socio-sanitari. A Palermo sono quasi 300 gli infermieri (125 al
Civico, 50 all’Asp e 124 a Villa Sofia-Cervello) e 200 gli aiuto infermieri. E
mancano i tecnici di Radiologia per far partire a regime Tac e Risonanze: 13
posti a Villa Sofia-Cervello, 18 all’Asp e 5 al Civico. E poi gli ostetrici:
almeno 26 nelle tre strutture palermitane finora censite.
La Repubblica, 5 aprile 2017
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