E' stato celebrato oggi a Palermo, con la deposizione
di una corona di fiori ed un incontro fra il Sindaco e i familiari,
l'anniversario della morte di Joe Petrosino, ucciso la sera del 12 marzo 1909.
La corona è stata deposta sul luogo in cui Petrosino fu ucciso, a piazza
Marina. Della delegazione che ha incontrato il Sindaco, facevano parte tra gli
altri Nino Melito Petrosino, pronipote del Poliziotto, il Presidente
dell'Istituto Superiore per la difesa delle tradizioni, Marchese Roberto
Trapani della Petina e Tiziana Bove Ferrigno, Assessore alla Cultura del Comune
di Padula (Salerno), dove Petrosino era nato il 30 agosto 1860. GUARDA L'ALBUM FOTOGRAFICO
'Mi piace pensare che Joe Petrosino è coetaneo di un evento per noi molto importante che si chiama Unità d'Italia - ha detto Orlando - a simboleggiare l'eterna necessità di legare la memoria con la capacità di guardare al futuro.' 'Petrosino - ha ricordato Orlando - è stata la seconda vittima eccellente, caduta per mano della mafia dopo il Sindaco Emanuele Notarbartolo: un Sindaco e un valoroso Poliziotto a testimonianza del fatto che allora come oggi, il potere criminale considera scomodi coloro che nelle Istituzioni fanno il proprio dovere, combattono la cultura dell'illegalità e si adoperano perché la mafia e le mafie siano annientate.'
L'Assessore comunale di Padula, Tiziana
Bove Ferrigno ha ringraziato il Sindaco per l'invito e l'accoglienza ed ha
sottolineato che 'questo anniversario, insieme all'impegno delle rispettive
amministrazioni, è motivo di orgoglio per entrambe le città, unite dalla storia
di Petrosino e dal comune lavoro contro la criminalità.' Il presidente
dell'Istituto per la Difesa delle Tradizioni, Trapani della Petina ha
sottolineato l'importanza di celebrare questa ricorrenza 'che ricorda al mondo
intero sia la dimensione internazionale del crimine, sia l'impegno forte della
città di Palermo per avere un ruolo sempre crescente nella lotta contro le
mafie.' Da parte dei familiari di Petrosino, guidati dal pronipote Nino Melito,
è stato espresso il ringraziamento all'Amministrazione comunale ed è stata
sottolineata l'importanza che Palermo torni ad assumere una visibilità ed un
ruolo internazionale come capitale della lotta al crimine. 'Il fatto che la
figura di Joe Petrosino torni ad essere commemorata con la giusta enfasi -
hanno sottolineato - è segno non solo di grande impegno civile e culturale ma
anche di sensibilità personale ed istituzionale per la figura di un poliziotto
che è una bandiera dei valori della legalità.''Mi piace pensare che Joe Petrosino è coetaneo di un evento per noi molto importante che si chiama Unità d'Italia - ha detto Orlando - a simboleggiare l'eterna necessità di legare la memoria con la capacità di guardare al futuro.' 'Petrosino - ha ricordato Orlando - è stata la seconda vittima eccellente, caduta per mano della mafia dopo il Sindaco Emanuele Notarbartolo: un Sindaco e un valoroso Poliziotto a testimonianza del fatto che allora come oggi, il potere criminale considera scomodi coloro che nelle Istituzioni fanno il proprio dovere, combattono la cultura dell'illegalità e si adoperano perché la mafia e le mafie siano annientate.'
Palermo, 12 Marzo 2013
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