L'intervento della d.ssa Maria Cacciola, in rappresentanza della Commissione straordinaria che amministra Corleone |
Palermo 10 marzo
2017 - “Vogliamo mantenere alta la bandiera
di nostri dirigenti come Placido Rizzotto perché dobbiamo vincere la
battaglia per i diritti del lavoro”, ha dichiarato il segretario della Cgil
Palermo Enzo Campo, ricordando a piazza Garibaldi, a Corleone, davanti al busto
che lo ritrae, la figura di Placido Rizzotto, ucciso dalla mafia il 10 marzo di
69 anni fa, i cui funerali di Stato sono stati celebrati il 24 maggio del 2012.
Alle 9 è stata deposta una corona di fiori
nella cappella al cimitero dove si
trovano i resti del sindacalista, dopo le esequie di Stato celebrate nel 2012.
Alle 10 l'appuntamento in piazza Garibaldi, dove si trova il busto di Rizzotto,
con gli alunni delle scuole elementari, medie e del liceo di Corleone, che
hanno letto testi e poesie e presentato i loro lavori e disegni. Ha portato il saluto la commissaria
straordinaria del Comune sciolto per
mafia Maria Cacciola: “Rizzotto – ha detto - è una splendida figura a cui tutti noi che vogliamo la
legalità guardiamo con ammirazione e rispetto”. "Oggi Rizzotto a Corleone è diventato un eroe popolare per tutte le persone oneste - ha detto Dino Paternostro, ex segretario della Camera del lavoro di Corleone ed attuale responsabile del Dipartimento Legalità e memoria storica della Cgil di Palermo. La sua ormai è una memoria condivisa. E l'appuntamento annuale del 10 marzo è diventato un appuntamento atteso dai ragazzi delle nostre scuole, a cominciare dai bambini delle elementari, grazie all'eccellente lavoro delle oro maestre che, come diceva Bufalini, ormai sono l'esercito con cui stiamo sconfiggendo la mafia". GUARDA L'ALBUM FOTOGRAFICO
Un
anniversario che, nel ricordo delle battaglie di Rizzotto a favore del
movimento contadino per l'occupazione delle terre e la rivendicazione dei
diritti, cade quest'anno nel mezzo della
campagna elettorale per i Referendum sul Lavoro della Cgil. Una campagna che
vede il sindacato impegnato in tutt'Italia nella sfida per i diritti e
per ridare valore al lavoro. “La
mancanza di lavoro rafforza le mafie. Il lavoro è un valore sociale. Partiamo
dalla dignità del lavoro per contrastare
fenomeni distorsivi come le mafie – ha detto il segretario nazionale Giuseppe
Massafra - Governo e Parlamento debbono
fare di tutto per liberare il lavoro. E devono approvare il nuovo codice
antimafia”.
E Placido Rizzotto è stato al
centro della quarta puntata della trasmissione “I Giusti del Lavoro”, trasmessa
ieri da Radio Articolo 1. Storie di
lavoro, di uomini e donne, e di
sindacalisti vittime delle mafie, uccisi
per difendere i diritti, la
democrazia e la libertà di tutti. La trasmissione va in onda ogni giovedì, fino al primo maggio, Festa del Lavoro, che quest'anno si tornerà a celebrare in Sicilia,
a Portella della Ginestra, con i tre segretari generali di Cgil, Cisl e Uil
Camusso, Furlan e Barbagallo, per
celebrare il 70° anniversario della strage. La puntata de I Giusti del Lavoro è stata dedicata a Corleone e a
Placido Rizzotto, a Calogero Cangelosi, a Epifanio Li Puma. Con interventi
di Cosimo Lo Sciuto, Cdl Corleone;
Alberto Castiglione, regista; Giancarlo Caselli, magistrato; Dino Paternostro,
Cgil Palermo. E con i familiari dei sindacalisti uccisi: Placido Rizzotto,
Sonia Grechi, Arturo Neglia. ASCOLTA LA PUNTATA DI RADIO ARTICOLO 1
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