venerdì, marzo 31, 2017
Pd: fonti mozione Orlando, siamo al 30,4%, Renzi al 64,6%, Emiliano al 5%
Orlando, Renzi, Emiliano |
Pd: fonti mozione Orlando, siamo al 30,4%, Renzi al 64,6%. Dati su 1400
circoli, affluenza al 54,4%. Emiliano al 5%
(ANSA) - ROMA, 31 MAR - Matteo Renzi al 64,6%, Andrea Orlando al 30,4%,
Michele Emiliano al 5%. Sono questi i dati aggiornati del risultato del voto
nei circoli Pd, secondo fonti della mozione Orlando. A due giorni dalla
chiusura della prima fase congressuale, a ieri sera avevano votato circa 43670
iscritti in 1400 circoli. Dunque deve ancora esprimersi la maggioranza dei
tesserati, dal momento che i circoli Dem sono oltre 6000. La mozione Orlando,
affermano fonti vicine al ministro, ha vinto in 345 circoli.
(ANSA). 31-MAR-17
La moglie di Cangelosi, Francesca Serafino: “Non ho mai perdonato gli assassini di mio marito!”
Francesca Serafino, moglie di Cangelosi |
“Gli baciavo le ferite, ho conservato la sua cravatta
crivellata di proiettili. La legge non ha fatto giustizia”
"Il sangue di mio marito, le ferite, guarda
quanti buchi! Quando è morto gli cambiavamo le camice e lui buttava sempre sangue…
le ferite le baciavamo tutte io e mia suocera, il sangue usciva, usciva,
passava a fiumi il sangue… Questa cravatta la portava il giorno che morì:
guarda quanti buchi! Uno, due, tre, quattro, cinque!". Ha rievocato così Francesca Serafino le
strazianti ore drammatiche, immediatamente successive alla morte del marito, Calogero
Cangelosi nella intervista che rilasciò a Gabriella Ebano il 24 maggio del 2003. Adesso la signora Serafino è morta. Si era sposata con Calogero il 19 settembre del 1935, e non dimenticò quei
terribili momenti in cui ha tenuto il corpo del marito morto in casa per quattro
giorni, fin quando la Procura di Trapani non si decise a mandare un magistrato,
come non ha dimenticato che il parroco cercò di impedire le esequie in chiesa. CALOGERO CANGELOSI. SABATO 69° ANNIVERSARIO DELLA SUA UCCISIONE. LA CGIL DI PALERMO LO RICORDA DOMANI ASSIEME ALL'AMMINISTRAZIONE COMUNALE
I funerali di Calogero Cangelosi nel 1948 |
Palermo
31 marzo 2017 - Domani 69° anniversario dell'uccisione di Calogero Cangelosi,
dirigente della Cgil, assassinato dalla mafia il 1° aprile del 1948 all'età di
41 anni. La Cgil e l'amministrazione comunale del paese lo ricorderanno presso
il cimitero di Camporeale, alle 10,30, e deporranno una corona di fiori presso
la sua sepoltura. Interverranno: Dino Paternostro, responsabile dipartimento
Legalità Cgil Palermo, Rosalia Bonura, responsabile Lega Cgil di Camporeale,
Vincenzo Cacioppo, sindaco di Camporeale, Calogero Guzzetta, della segreteria
Cgil Palermo e Francesco Lannino, segretario generale Filctem Cgil Palermo, che
concluderà l'iniziativa.
Cangelosi
era nel mirino dei latifondisti del paese, cui dava fastidio per le sue
battaglie condotte dalla parte dei contadini poveri. Il 1° aprile del 1948 fu
assassinato alle 10 della sera mentre tornava a casa dopo una riunione alla
Camera del Lavoro, in cui si era discusso della conquista delle terre,
dell’applicazione dei decreti Gullo sulla divisione del grano ai contadini, e
della concessione alle cooperative contadine delle terre incolte. Quattro
sindacalisti si erano offerti di scortare Cangelosi.
Quando Corleone era "capitale contadina"...
La cartolina del congresso |
Il carissimo amico Pippo
Oddo ci ha “donato” su Facebook questa bella cartolina del congresso regionale
delle cooperative svoltosi a Corleone nel 1904. “Il Congresso di Corleone del
23 e 24 aprile 1904, - scrive Pippo - fu convocato su richiesta di Bernardino
Verro, esule a Marsiglia, dove era approdato dalla Tunisia per sfuggire ai
lacci di una giustizia partigiana, fin troppo sensibile alle sollecitazioni del
blocco agrario-mafioso e del prefetto di Palermo, marchese Francesco De Seta”.
E poi ci annuncia che sta lavorando al suo terzo volume de “Il miraggio della
terra”. Ecco
cosa scrive Oddo: “Il libro in cantiere,
"Il miraggio della terra. Dalla belle époque al fascismo" (1895-1943)
è il terzo di questa serie. Il primo ha
per titolo "Il miraggio della terra. Risorgimento e masse contadine in Sicilia" (1767-1860); il
secondo, "Il miraggio
della terra nel post-risorgimento" (1861-1894).
E ce ne sarà un quarto, "Il miraggio della terra. Dallo sbarco alleato
alla scomparsa delle lucciole"
(1943-1965). I primi due occupano 400 pagine ciascuno, e il terzo e il quarto non saranno da meno. Ci lavoro da
40 anni...”. E noi siamo ansiosi di leggerti, caro Pippo. (dp)
Ospedali, giochi fatti su reparti e primari. Ecco vincitori e vinti
Sì dell’Ars alla nuova rete varata da giunta e
ministero Più posti letto per le emergenze, 215 dirigenti in meno
GIUSI SPICA
I posti letto per le emergenze passano da circa 13mila a 14.637, nascono
3.414 posti letto di Riabilitazione e lungodegenza. Di contro scompaiono 215
poltrone da primario e alcuni pronto soccorso di provincia, come quelli di
Licata e Canicattì. E se alcune strutture come l’ospedale Giglio di Cefalù e il
centro per neurolesi Bonino Pulejo di Messina vengono promossi, viene
“declassata” l’azienda Villa Sofia-Cervello di Palermo. Sono queste, per grandi
linee, le novità della rete ospedaliera approvata ieri dalla commissione Sanità
all’Ars chiamata a dare il parere obbligatorio, dopo essere stata varata dalla
giunta e aver avuto il primo via libera dal ministero alla Salute. L’obiettivo
è fare presto, per sbloccare le oltre cinquemila assunzioni di medici, infermieri
e personale sanitario al palo dal 2012.
giovedì, marzo 30, 2017
Premiati a Roma al concorso “Legalità e cultura dell’etica 2016- 2017” alcuni alunni della scuola media di Corleone
La delegazione della scuola media G. Vasi a Roma |
La Scuola Secondaria di I grado “G. Vasi” di Corleone ha partecipato al
concorso “Legalità e cultura dell’etica 2016- 2017” dal tema “La corruzione ci
ruba il futuro. Un freno per lo sviluppo, un danno per tutti”. Si tratta di un
progetto interdistrettuale organizzato dal Club Rotary, a cui hanno partecipato
gli studenti delle Scuole secondarie di I e II grado e delle Università di
tutta Italia. Per la sezione video si è classificata al secondo posto l’alunna
Federica Grizzaffi della classe II E, mentre al terzo posto si sono
classificati gli alunni Di Palermo Giovanni, Grizzaffi Davide, Cimò Vincenzo,
Mulè Roberto e Gristina Biagia della classe II B.
La Cgil e il comune di Camporeale ricordano Calogero Cangelosi
Il manifesto ufficiale della commemorazione di sabato prossimo |
"Con Calogero Cangelosi ricordiamo una stagione eroica delle lotte per il lavoro e la democrazia in Sicilia. Cangelosi, insieme ad altri dirigenti sindacali, sostenuti da un imponente movimento contadino e bracciantile, ha costruito condizioni di vita e di lavoro più civili in una terra dominata dagli agrari, dalla mafia e dalla cattiva politica. Cangelosi ed altri dirigenti sindacali hanno lottato a pugni nudi, alcuni hanno pure sacrificato la propria vita, ma la Sicilia è uscita dal feudalesimo. Oggi, in forme diverse e in loro nome, dobbiamo continuare quell'impegno e quelle lotte, perché abbiamo ancora bisogno di diritti, di lavoro, di civiltà e di futuro". (Dino Paternostro)
ESENZIONE TICKET PER REDDITO: DAL PRIMO APRILE AL VIA SOLO SU INTERNET
DA LUNEDI’ GLI ATTESTATI RILASCIATI ANCHE AGLI SPORTELLI. APPELLO DELL’ASP DI
PALERMO A SFRUTTARE LA PROCEDURA ONLINE
PALERMO 30 MARZO 2017 – “Evitate le code ed utilizzate lo sportello
online dell’Asp di Palermo. E’ uno ‘strumento’ semplice ed
efficace che con pochi click consente di stampare comodamente a casa il
certificato di esenzione ticket per reddito”. E’ l’appello che la direzione
strategica dell’Azienda sanitaria provinciale del capoluogo lancia ai 430
mila utenti che dal primo aprile dovranno rinnovare o richiedere
l’esenzione. Da sabato sarà possibile inoltrare la richiesta attraverso
internet, mentre da lunedì 3 aprile gli utenti potranno rivolgersi anche ai
tradizionali sportelli dislocati sia a Palermo che in provincia. L’Asp di
Palermo è stata la prima ad informatizzare il servizio per tutte le categorie
aventi diritto e, negli ultimi 3 anni, sono stati complessivamente 698.746 gli
utenti che hanno ottenuto il certificato attraverso la procedura online.
mercoledì, marzo 29, 2017
Congresso Pd. A Corleone inaspettato exploit di Andrea Orlando!
CORLEONE – sono stati 85 gli iscritti che hanno votato ieri
pomeriggio al congresso del circolo Pd di Corleone. Quasi tutti. Infatti, solo
4 iscritti non si sono recati in sezione ad esprimere la propria preferenza per
uno dei tre candidati alla segreteria nazionale: Matteo Renzi, Andrea Orlando e
Michele Emiliano. C’è da dire che rispetto all’anno scorso a Corleone c’è stato
un crollo di iscritti, che erano quasi 200. La sorpresa è venuta dall’inaspettato successo di Andrea Orlando che ha avuto
32 voti, pari al 38,09%: una percentuale molto più alta di tanti altri comuni. La parte del leone, ma molto al di sotto delle aspettative, l’ha fatta Matteo
Renzi, che ha avuto 50 voti, pari al 59,52%. Ma se si pensa che all’area già
maggioritaria dei renziani in queste votazioni si è aggiunta anche l’area di
Antonello Cracolici, si capisce che le aspettative erano diverse. Appena 2 voti
(2,38%) ha ottenuto Michele Emiliano. Un elettore ha lasciato la scheda bianca.
Corleone, l'arcivescovo Michele Pennisi in visita al comune e al Cidma
Monsignor Pennisi in visita al Cidma |
Nell’ambito della visita pastorale dell’Arcivescovo di Monreale, Mons. Michele Pennisi, in corso a Corleone, nella giornata di ieri, dopo aver incontrato le Forze dell’Ordine presso la Caserma dei Vigili del Fuoco, ha raggiunto il Palazzo Comunale dove si è intrattenuto con la Commissione Straordinaria, insieme ad alcuni rappresentanti del clero di Corleone. Successivamente ha incontrato il personale del Comune nell’Aula Consiliare impartendo la sua benedizione a tutti i presenti. Nell’occasione Mons. Pennisi ha visitato il CIDMA, la Biblioteca ed il Museo Civico.
"Mi auguro che la Città di Corleone venga conosciuta non solo per i mafiosi che ne hanno infangato il nome, ma soprattutto per i suoi santi Leoluca e Bernardo e per i tanti cittadini onesti che sono impegnati nella resistenza alla mafia e per le vittime innocenti fra cui tanti magistrati, forze dell'ordine, giornalisti, sacerdoti e tanti uomini e donne", è il pensiero che mons. Michele Pennisi ha scritto sul registro del Cidma.
Attilio Licciardi (area Orlando): " Chiusa questa brutta pagina del simbolo occorre ora lavorare pancia a terra per battere le destre e i grillini”
Attilio Licciardi, coordinatore della area Orlando in provincia di Palermo |
ATTILIO LICCIARDI*
"Bisogna saper scegliere in tempo e non arrivarci per
contrarietà", recita
Francesco Guccini in una delle sue più celebri canzoni. E il PD palermitano
guidato negli ultimi anni dal renziano Carmelo Miceli è arrivato in ritardo e
sfibrato all'appuntamento elettorale del Comune di Palermo, dopo avere tenuto
per troppo tempo un comportamento a dir poco ondivago rispetto alla Giunta di
Leoluca Orlando. La giusta scelta di sostenere Leoluca Orlando, la più saggia e
la più conseguente, è stata il
frutto dell'azione della parte del PD più responsabile e più radicata nel
territorio della città, e ai più è sembrata una scelta alla quale Miceli è
arrivato "ob torto collo" e quale ultima scialuppa di salvataggio.
Nei mesi scorsi di fronte alle evidenti incertezze di Miceli è scattato tra i
militanti l'"orgoglio di essere del PD" e la volontà di partecipare
ad un processo di ricomposizione del centrosinistra che tenga dentro anche gli
alleati dei governi nazionale e regionale. Chiusa questa brutta pagina del
simbolo occorre ora lavorare pancia a terra per battere le destre e i grillini
e dare energia e fiato ad un PD che si deve rinnovare profondamente".
* coordinatore provinciale della mozione a sostegno di Andrea Orlando
I senatori Pd dell’area Orlando, grave ciò che sta accadendo a Palermo
Andrea Orlando |
(ANSA) - ROMA, 29 MAR - "Quello che sta
succedendo a Palermo è grave e conferma tutte le nostre preoccupazioni sulla
condizione del partito. Continuiamo ad evidenziare, poi, come la scarsa
partecipazione al Congresso sia sintomatica di un allontanamento del nostro
popolo, estraneo ad un confronto sempre più simile ad una conta per la
leadership che ad una discussione su idee e programmi per il Paese. Andrea
Orlando si è candidato alla segreteria proprio per rispondere all'esigenza di
dare al nostro partito un'identità ed un profilo nitidi e riconoscibili, oltre
che una struttura forte e partecipata". Lo affermano in una nota i
senatori del Pd Camilla Fabbri, Valeria Cardinali, Rosaria Capacchione,
Salvatore Tomaselli, Stefano Vaccari, Daniele Borioli. "Quello che avviene
a Palermo, con la decisione di non presentare nemmeno il nostro simbolo,
testimonia una deriva pericolosa, per cui ci si preoccupa piu' della gestione
del potere che del profilo che dovrebbe avere un partito come il Pd, cardine di
un centrosinistra allargato. Non e' inventandosi alleanze trasversali con forze
estranee al centrosinistra che si risponde alla crisi di partecipazione e alle
difficolta' che da tempo vive la nostra comunita'", aggiunge. (ANSA). BSA
29-MAR-17 18:16
La commissione sanità dell'Ars ha approvato il Piano per le disabilità gravissime
La commissione Sanità
dell’Ars ha approvato il Piano per la disabilita gravissima che permetterà di
impegnare i primi 36 milioni di euro per il Fondo, stanziati con la legge del 1
marzo 2017. Beneficiari del contributi saranno 2.140 disabili gravissimi
individuati sulla base dei criteri indicati dal dm 26 settembre 2016. Lo schema
per la classificazione dei disabili è redatto attraverso tabelle mutuate sulla
base di quelle utilizzate da anni nella Regione Toscana e valutate
positivamente dal tavolo dei direttori delle Asp (si considerano livelli di
autonomia, stato di coscienza e comunicazione, autosufficienza respiratoria ed
alimentare etc). Ai lavori della commissione, presieduta da Pippo Digiacomo,
hanno partecipato il presidente della Regione Rosario Crocetta, l’assessore
alla Salute Baldo Gucciardi e l’assessore alla Famiglia Carmencita Mangano.
M5S E L'EUROPA: UNA SVOLTA CONTRO LE DESTRE
NICOLA CIPOLLA
“Il libro a
cinque stelle dei cittadini per l'Europa è la controproposta del Movimento al
Libro bianco per l'Europa, base per la dichiarazione comune che capi di Stato e
di Governo firmeranno sabato a Roma”. (Sole 24 Ore di giovedì 24 marzo).
Tutte le
proposte avanzate nel documento del M5S lo pongono in netto contrasto con le
posizioni della Le Pen in Francia e di Salvini in Italia che prevedono
l'abolizione della moneta unica e la
dissoluzione della UE. Invece le
proposte avanzate collocano di fatto i “Cinque stelle” tra le forze della
sinistra europea che si battono per trasformare la UE, soggetta attraverso la
burocrazia dominante a Bruxelles agli interessi
dei petrolieri e delle banche. “Se non fosse possibile solo
raggiungere compromessi accettabili in
questa direzione riteniamo irrinunciabile restituire agli Stati membri sovranità
in ambito economico monetario”. Sempre però
all'interno di un processo decisionale costituzionale.
Sunia, il giovedi' uno spazio di confronto sulle politiche abitative a Palermo
Un momento della riunione sulle politiche abitative a Palermo |
Palermo 28 marzo 2017 – Al via al Sunia di Palermo, in via Tenente Giovanni Ingrao, 2, uno spazio di confronto sul problema abitativo. Gli incontri saranno il giovedì, a settimane alterne, dalle 17,30 alle 19. Emergenza e disagio abitativo, ondata di sgomberi annunciati, degrado degli immobili di residenza pubblica: questi alcuni degli argomenti già affrontati nel corso del primo degli incontri aperti avvenuto alla presenza di rappresentanze di famiglie di via Attinelli,Via Giulio Verne, dell'ex campo container, e con un nucleo di assegnatari di case popolari. “L'esigenza di avviare un nucleo di confronto e discussione sui problemi abitativi in città parte da alcune decine di famiglie in emergenza abitativa, per interessare e sollecitare risposte dall'amministrazione comunale – spiega Zaher Darwish, rappresentante del Sunia di Palermo - Vorremmo raccogliere idee e prospettare alla città, all'amministrazione comunale e regionale, e alle forze politiche, le condizioni per un intervento costruttivo che prende coscienza dal basso delle condizioni di disagio economico, sociale e ambientale. Il gruppo intende avviare dei confronti in città con la giunta comunale, con il governo regionale e con le forze politiche per valutare le misure di tutela e protezione da adottare in difesa degli assegnatari di alloggi popolari e confiscati alla mafia e contro il pericolo di sgombero degli immobili che mette a rischio la vita di numerose famiglie, con minori e portatori di handicap”.
martedì, marzo 28, 2017
Missili e mafia: un incontro (casuale) in trattoria con il giudice Giovanni Falcone
AGOSTINO SPATARO
A proposito del libro “Missili e Mafia”, desidero ricordare un piccolo
episodio, avvenuto credo nel 1986, durante un incontro casuale con il giudice
Giovanni Falcone, nella trattoria dell’Hotel Patria di Palermo. In una saletta vuota, c’eravamo soltanto io e il mio amico arch.Ciccio
Fucà, quando sopraggiunse un piccolo nugolo di persone che presero posto in una
tavolata di fronte. Era il giudice Falcone, accompagnato da una signora e da dieci / dodici
agenti di scorta, evidentemente un po’ nervosi alla vista della nostra
presenza. Alcuni di loro sedettero alla tavolata, altri restarono in piedi a
vigilare l’entrata e il nostro tavolo.
Anche il giudice ogni tanto ci dava una sbirciatina, en passant. La scena
durava da un po’ di tempo e francamente mi procurava qualche imbarazzo. Sentirsi osservati, sospettati da parte di una scorta dello Stato, non era,
certo, un grande conforto per un deputato nazionale del Pci che aveva
collaborato con Pio La Torre, aveva sottoscritto e seguito la famosa legge e
che- di recente- aveva scritto, con due compagni giornalisti, e con la
prefazione di Achille Occhetto, un libro politicamente assai impegnativo:
“Missili e Mafia” dedicato al sacrificio di Pio.
I 25mila sbirri di Locri (e i 500 mila degli altri luoghi di speranza)
Il corteo di Locri |
LORENZO FRIGERIO
Alla vigilia
del 21 marzo a Locri, in occasione della XXII edizione della Giornata della
memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie, avevamo
manifestato dubbi e speranze sul possibile esito finale della
manifestazione. Non era però davvero possibile prevedere che il 21 marzo sarebbe stato un così
straordinario successo, tanto in termini di presenze complessive, quanto di
diffusione su tutto il territorio nazionale, soprattutto in ragione della
grande qualità di molte delle iniziative che si sono concretizzate intorno al
tema del ricordo delle vittime. Le più rosee previsioni, infatti, sono state superate dai numeri straordinari
della giornata, sia in terra di Calabria, sia nel resto d’Italia: 25mila
presenze a Locri – secondo il dato fornito dalle autorità di pubblica sicurezza
– e mezzo milione di persone scese in piazza negli altri 4mila “luoghi
di speranza” organizzati dalla rete nazionale di Libera. Un successo
ben oltre quanto fosse lecito attendersi.
Calogero Comaianni, l'eroe normale di Corleone
Calogero Comaianni |
di Dino Paternostro
La guardia campestre venne uccisa il 28 marzo del 1945, 72 anni fa. Sei mesi prima aveva arrestato Luciano Liggio, la futura «primula rossa» della mafia e Vito Di Frisco mentre rubavano dei covoni di grano in un campo vicino al paese.
Non era un eroe Calogero Comaianni, ma un uomo normale che cercava di sfamare la moglie e i suoi cinque figli, facendo di mestiere la guardia campestre. Era semplicemente un uomo onesto, una persona perbene. Certo, la Corleone degli anni ’40 non era il posto migliore per esercitare un mestiere che in qualche modo avesse a che fare col rispetto della legge. Ma lui ci provava lo stesso. Con equilibrio e buon senso, girava le campagne insieme alle altre guardie campestri, vigilava, dava consigli da buon padre di famiglia a qualche giovane scapestrato, tentato da qualche «scorciatoia» per uscire dalla miseria. Anch’egli è una vittima innocente di mafia, che non viene quasi mai ricordato da nessuno. Sarebbe ora che la Corleone civile e democratica si ricordasse di lui e delle altre vittime dimenticate, dedicandogli un pensiero in segno di gratitudine. Di questi esempi hanno bisogno i giovani e tutti i cittadini onesti di Corleone per risalire la china.
La guardia campestre venne uccisa il 28 marzo del 1945, 72 anni fa. Sei mesi prima aveva arrestato Luciano Liggio, la futura «primula rossa» della mafia e Vito Di Frisco mentre rubavano dei covoni di grano in un campo vicino al paese.
Non era un eroe Calogero Comaianni, ma un uomo normale che cercava di sfamare la moglie e i suoi cinque figli, facendo di mestiere la guardia campestre. Era semplicemente un uomo onesto, una persona perbene. Certo, la Corleone degli anni ’40 non era il posto migliore per esercitare un mestiere che in qualche modo avesse a che fare col rispetto della legge. Ma lui ci provava lo stesso. Con equilibrio e buon senso, girava le campagne insieme alle altre guardie campestri, vigilava, dava consigli da buon padre di famiglia a qualche giovane scapestrato, tentato da qualche «scorciatoia» per uscire dalla miseria. Anch’egli è una vittima innocente di mafia, che non viene quasi mai ricordato da nessuno. Sarebbe ora che la Corleone civile e democratica si ricordasse di lui e delle altre vittime dimenticate, dedicandogli un pensiero in segno di gratitudine. Di questi esempi hanno bisogno i giovani e tutti i cittadini onesti di Corleone per risalire la china.
L’ultimo sorriso di Falcone e Borsellino
Falcone e Borsellino (Ph. Tony Gentile) |
Quella sera di primavera alla Kalsa tra mafia,
politica e “terzo livello” Ecco come una foto diventò un’icona. Era il 27 marzo del ‘92. Appena quindici giorni prima
avevano ucciso Salvo Lima. Pochi mesi dopo sarebbero arrivate le stragi che
hanno cambiato l’Italia
ATTILIO BOLZONI
LA KALSA, il quartiere più arabo e sensuale di Palermo. Uno di quei luoghi che ritornano, come i destini che si rincorrono. È lì
che sono visti per la prima volta ed lì che si sono visti per l’ultima volta. A
un passo da dove erano nati. Uno in via Castrofilippo, dietro la piazza della Magione, chiese
sconsacrate, palazzi cadenti, tuguri abbandonati. L’altro in via della
Vetreria, nel caseggiato dei marchesi Salvo dal cui terrazzo si scorgeva un
angolo del Foro Italico. La Kalsa degli emiri e dei condottieri, la Kalsa degli
sguatteri e dei contrabbandieri, la Kalsa di Giovanni Falcone e di Paolo
Borsellino. Nella vita e in una foto. La più famosa, la più esibita, la più
tenera. Perché è l’ultima insieme.
Intervista a Teresa Principato: “Io, Falcone e Borsellino, così imparai cos’è la mafia”
Teresa Principato ha iniziato a lavorare a Palermo nel 1989, prima era
stata in servizio a Caltanissetta dove aveva messo sotto inchiesta per mafia i
consiglieri di una banca. La magistrata lascia Palermo dopo 27 anni per andare alla Dna. Dagli inizi
alla caccia a Messina Denaro il racconto di una carriera che si intreccia con
quella dei due giudici assassinati. Lei li ricorda così: quando Giovanni si
allontanava dalle riunioni, alcuni colleghi lo prendevano in giro dicevano di
averlo sistemato. Chi erano? Alcuni di quelli che, dopo che è morto, facevano a
gara per osannarlo. Quando era in vita, invece, lo accusavano di essere malato
di protagonismo. Con Paolo cominciai le indagini sulla mafia agrigentina e
scoprimmo la Stidda. Il giorno prima della sua morte lo vidi nel mio ufficio.
Quando andammo a casa del procuratore Giammanco per consegnargli il documento
con il quale lo sfiduciavamo lui mi disse: Teresa ma cosa ti ho fatto? Dopo
l’omicidio Lima nel suo ufficio era arrivato Mario D’Acquisto. Rispetto all’89
la presenza criminale in città è diminuita parecchio, ma questo non rassicura
L’altra faccia della mafia oggi è la corruzione
SALVO PALAZZOLO
lunedì, marzo 27, 2017
In memoria di Giuseppe Puntarello: gli interventi dei nipoti alla cerimonia del 25 marzo
Giuseppe Puntarello Jr. e Giuseppe Rizzo, nipoti del sindacalista |
Pubblichiamo una scheda biografica per conoscere meglio la figura di Giuseppe Puntarello, che la feroce mafia del feudo assassinò la mattina del 4 dicembre 1945 a Ventimiglia di Sicilia. Pubblichiamo anche l'intervento di Giuseppe Rizzo, nipote di Giuseppe Puntarello, ha fatto la sera del 25 marzo marzo a Ventimiglia durante la cerimonia di intitolazione della sede della Camera del lavoro al proprio nonno. Pubblichiamo, infine, l'intervento invitatoci da un altro nipote del sindacalista assassinato, Giuseppe Puntarello Jr., che abita ad Urbino e che non ha potuto essere presente alla manifestazione di sabato.
domenica, marzo 26, 2017
Giuseppe Rizzo, nipote di Puntarello: "Finalmente la memoria di mio nonno oggi si trasforma in memoria collettiva condivisa"
Giuseppe Rizzo, nipote di G. Puntarello |
Giuseppe Rizzo
nipote di Giuseppe Puntarello
Il contesto storico dell’Italia del
dopoguerra, dopo il ventennio fascista, è quello di un Paese sconfitto sul
campo e devastato dai combattimenti. A questo si aggiunge una tragica
spaccatura fra nord e sud. In particolare il periodo che va dal 1943, anno in
cui gli alleati sbarcano in Sicilia (nella notte tra il 9 e il 10 luglio), e il
1945 (25
Aprile 1945) anno della
liberazione, è uno
dei più drammatici della storia italiana, con una popolazione stremata dai bombardamenti
alleati e stretta tra i due fuochi degli occupanti nazisti e delle truppe
alleate. Le distruzioni causate direttamente
dalle operazioni belliche, innanzi tutto, avevano colpito duramente l’arretrata
agricoltura nazionale: posto 100 il 1938, l’indice della produzione agricola
era precipitato a 67,3 nel 1945. L’indice della produzione
industriale era calato drasticamente: posto a 100 nel 1938, aveva raggiunto
29,1 nel 1945.
Giuseppe Puntarello. Il nipote: "Questo riconoscimento permette di restituire dignità alla memoria di un uomo"
Giuseppe Puntarello Jr. |
Giuseppe Puntarello Jr.
nipote di Giuseppe Puntarello
nipote di Giuseppe Puntarello
Questa giornata e questa commemorazione rappresentano per
me, per noi come famiglia, un onore. Ricordare Peppino Puntarello come un uomo
giusto costretto a lasciare prematuramente la moglie con 5 figli in condizioni
materiali difficili significa tornare a quel triste 4 Dicembre di 71 anni fa
che ha cambiato la storia di un’intera famiglia e delle sue successive
generazioni. Famiglia segnata dal dolore e dal lavoro, come tante. Nessuno dei
nipoti ha potuto conoscerlo quel nonno “ucciso per errore di persona” come per
molti anni è stato sostenuto. Poi è bastato mettere insieme quella sequenza ininterrotta
di 40 sindacalisti che tra il 1944 e il 1948 furono uccisi silenziosamente. Il
delitto mafioso però deve essere letto all’interno di quel flusso della Storia
in cui è maturato. Solo la distanza temporale ha permesso una lettura univoca
di quei tragici eventi che paiono ubbidire ad una strategia unitaria, che vedeva
soprattutto in Sicilia, l’opposizione dei latifondisti e dei loro campieri
mafiosi, all’applicazione dei Decreti Gullo concepiti per migliorare la
produttività e la redistribuzione del latifondo e delle terre incolte.
Chi era Giuseppe Puntarello?
Giuseppe Puntarello |
di DINO PATERNOSTRO
Giuseppe Puntarello
lavorava come autista della ditta INT. Da diversi anni ormai conduceva l'autobus
che collegava Ventimiglia di Sicilia con Palermo, alternandosi nella guida con
un compagno di lavoro, pure lui di Ventimiglia. Quel 4 dicembre 1945 avrebbe
dovuto essere di turno il suo collega, che però gli chiese di sostituirlo.
Puntarello accettò e all’alba s’incamminò verso l’autorimessa per andare a
prelevare l'autobus dall'autorimessa. Un commando mafioso lo costrinse a
fermarsi per strada e lo uccise con fredda determinazione, sparandogli contro
diversi colpi di lupara. In quei giorni a Ventimiglia si sparse la voce che
l'obiettivo vero dei killer non fosse Puntarello, ma il suo compagno di lavoro.
Fu il classico depistaggio mafioso per confondere le acque. “La verità –
scrivono Alfonso Bugea ed Elio Di Bella, nel libro “Senza Storia” - venne a
galla qualche anno dopo. Puntarello era stato ucciso per il suo impegno di
dirigente della Camera del Lavoro. Si era trattato, insomma, di uno dei tanti
omicidi che in quegli anni la mafia compiva per piegare il movimento contadino
in lotta per le terre”.
LA CGIL E IL COMUNE DI VENTIMIGLIA HANNO RICORDATO GIUSEPPE PUNTARELLO!
L'inaugurazione della sede Cgil intitolata a Giuseppe Puntarello |
GUARDA IL VIDEO
venerdì, marzo 24, 2017
“Caro presidente, io disabile le racconto la nostra vita fra ostacoli e indifferenza”
PATRIZIA GARIFFO
CARO presidente Crocetta, da qualche settimana lei e la sua giunta
siete al centro di una spiacevole querelle con i disabili a causa
della mancata assistenza. Problematica che si trascina da anni, fra proteste,
accuse e la solita indifferenza della politica e della gente “normale”, che si
interessano a queste persone finché non si spengono i riflettori sulla
questione e tutto torna nell’oblio. Lei ogni giorno prende una posizione sul
problema e poco dopo la modifica. Poiché è bene credere alla buona fede di
tutti, fino a prova contraria almeno, è possibile che lei, presidente, non
abbia piena consapevolezza di quali siano i bisogni dei disabili gravissimi, di
chi molte volte non può muovere neanche un dito. Così, per esperienza
personale, proverò a raccontarle brevemente una giornata di un disabile
gravissimo.
Un palermitano a Parigi. I gelati di Procopio Cutò che fecero la rivoluzione
Il Cafè Procope di Parigi |
ELEONORA LOMBARDO
Niente da fare, se i Millennials possono vantare di essere “nativi
digitali”, i palermitani da sempre hanno avuto e hanno la fortuna e la
responsabilità di essere “nativi geniali”, ovvero geneticamente predisposti a
piccole e redditizie rivoluzioni, quasi sempre lontano dalla patria natia come
il Genio vuole.
È il caso di Francesco Procopio Cutò, nato nel 1651 al Capo e morto ricco a
Parigi, dove ha sbancato con l’arte delle granite e dei sorbetti e fondato il
primo caffè letterario della storia di Francia, ai tavoli del quale si è decisa
la Rivoluzione e gettate le basi della costituzione americana. Domani alle 9
Palermo lo ricorda intestandogli una piazza all’interno del nuovo complesso
“Area Quaroni” al Capo, proprio vicino alla chiesa di Sant’Ippolito dove il
piccolo Procopio il 10 febbraio del 1651 è stato battezzato, come provano i
documenti recentemente ritrovati da Marcello Messina. L’intestazione è stata
voluta fortemente dal maestro gelataio Antonio Cappadonia, direttore tecnico dello
Sherbeth Festival e si inserisce come antipasto delle attività di celebrazione
di Palermo capitale ttaliana dellacultura 2018.
Mafia tour, la Sicilia protesta: “Offesa alle vittime”
ALESSANDRA ZINITI
PALERMO - «Immergetevi nel mondo affascinante della mafia siciliana». È bastato
questo incipit dell’ammiccante link esplicativo del nuovo tour guidato nei
luoghi classici dell’iconografia mafiosa proposto da un tour operator siciliano
perché esplodesse una nuova polemica sull’utilizzo del brand mafia nella
promozione turistica dell’isola. «Un’offesa al dolore delle vittime e uno
schiaffo a chi ogni giorno si impegna per sradicare la cultura mafiosa, un
cancro che va estirpato. Già l’incipit mi fa venire i brividi, il mondo della
mafia non è “affascinante” ma mostruoso», lo sdegnato commento di Maria Falcone
pienamente condiviso dal sindaco di Trapani Vito Damiano che ha dato mandato ai
legali del Comune di chiedere alla Procura l’immediato oscuramento del sito di
Easy Trapani: «Una follia, un’offesa per un’intera città dove, in occasione
della Giornata della memoria delle vittime di mafia, hanno sfilato 12.000
persone provenienti da tutta la Sicilia».
I Vescovi siciliani: "La Mafia è opposizione al Vangelo!"
La riunione dei vescovi siciliani |
Dalla
relazione finale della Conferenza Episcopale Siciliana riunitasi a Nicosia
(Enna) dal 16 al 19 marzo 2017.
«In merito alla
questione sempre attuale e sempre ricorrente della presenza della mafia nel
tessuto sociale della nostra terra di Sicilia, i vescovi ribadiscono quanto già
affermato in passato attraverso vari documenti: "Nuova evangelizzazione e
pastorale" (1994), "Finché non sorga come stella la sua
giustizia" (1996), "Amate la giustizia voi che governate sulla
terra" (2012). Tutti coloro che, in qualsiasi modo deliberatamente, fanno
parte della mafia o ad essa aderiscono o pongono atti di connivenza con essa,
debbono sapere di essere e di vivere in insanabile opposizione al Vangelo di
Gesù Cristo e, per conseguenza, alla sua Chiesa».
LEGGI LA RELAZIONE INTEGRALE:
GIUSEPPE PUNTARELLO: DOPO 72 ANNI, LA CGIL RICORDA IL DIRIGENTE DELLA CAMERA DEL LAVORO DI VENTIMIGLIA DI SICILIA
IL NIPOTE: “A MIO NONNO VIENE RICONOSCIUTO
OGGI IL POSTO CHE MERITA”. DOMANI GLI SARA' INTITOLATA LA SEDE LOCALE DEL
SINDACATO
Palermo
25 marzo 2017 – Domani alle ore 16,30 sarà intitolata la sede della Camera del
lavoro di Ventimiglia di Sicilia a Giuseppe Puntarello, dirigente sindacale
della Cgil del paese, caduto nella lotta contro la mafia il 4 dicembre del
1945. Sarà l'occasione per la Cgil di commemorare per la prima volta, dopo 72
anni dalla sua uccisione, la figura del sindacalista, il cui nome fa parte di
quel “calendario della memoria” che il sindacato palermitano ha ricostruito per
commemorare tutti i suoi sindacalisti morti, da Placido Rizzotto e Epifanio Li
Puma, da Nicolò Azoti a Salvatore Carnevale, agli altri meno conosciuti. L'intitolazione
avverrà presso la sede di via Umberto I, 60. Intervengono Dino Paternostro,
responsabile Legalità Cgil Palermo, Gino Anzalone, responsabile Flai Cgil di
Ventimiglia di Scilia, Giuseppe Rizzo, nipote di Giuseppe Puntarello, Antonio
Rini, sindaco di Ventimiglia di Sicilia. Conclude il componente della
segreteria generale Cgil Palermo Mario Ridulfo.
giovedì, marzo 23, 2017
25ª EDIZIONE GIORNATE FAI DI PRIMAVERA. Evento nazionale di sensibilizzazione e di raccolta pubblica di fondi
Da 25 anni al fianco degli italiani nella riscoperta del
proprio patrimonio
Sabato
25 e domenica 26 marzo 2017
Apertura
straordinaria in Sicilia di oltre 115 siti in 45 località
Quando
nel 1993 si svolse la prima edizione
delle Giornate FAI di Primavera (50
luoghi aperti al pubblico in una trentina di città) era difficile immaginare
che sarebbero diventate uno degli appuntamenti
più importanti del panorama culturale italiano. Incoraggiati dalla partecipazione
e dall’entusiasmo, anno dopo anno, gli eventi crebbero e i visitatori si moltiplicarono.
Su 25 anni della manifestazione contiamo 10.000 luoghi aperti in 4.300 città, oltre
9.200.000 visitatori, 115.000 volontari e più di 210.000 giovani e appassionati
Apprendisti Ciceroni. Lo spirito del FAI
è rimasto però lo stesso, quello di accompagnare gli italiani alla riscoperta
della bellezza che li circonda e che spesso non si conosce o non si vede. Quest’anno
sabato 25 e domenica 26 marzo si
festeggia la 25ª edizione delle
Giornate e la 20ª in Sicilia. Un compleanno importante per una vera e propria festa di piazza irrinunciabile. Queste “nozze
d’argento” con l’orgoglio e la consapevolezza condivisa di vivere nel Paese più
bello del mondo, sono un traguardo di cui essere fieri, ma al tempo stesso un
punto di partenza. E non è che l’inizio, perché 25 anni di successo significano
la certezza che questo incontro collettivo può soltanto crescere ancora. GLI APPUNTAMENTI CON I "TESORI" DI CORLEONE
XXV Giornate Fai di Primavera: gli appuntamenti con i "tesori" di Corleone
Alcune incisioni di Giuseppe Vasi esposte nella sala consiliare |
XXV
Giornate Fai di Primavera
Preziosi
tesori raccontano la storia di una cittàCorleone 25 e 26 Marzo 2017
Sabato 25 alle 9.30 Monsignor Michele Pennisi, arcivescovo di Monreale, incontrerà gli Apprendisti Ciceroni e i volontari del Fai nella chiesa di San Martino Vescovo
PALAZZO
COMUNALE ( Aula Consiliare)
Piazza Garibaldi
Orari d'apertura
Sab 10 - 13.30 / 15 - 18 | Dom 10 - 13.30 / 15 – 18
Piazza Garibaldi
Orari d'apertura
Sab 10 - 13.30 / 15 - 18 | Dom 10 - 13.30 / 15 – 18
Visite
a cura degli Apprendisti Ciceroni:Dir. Didattica “Camillo Finocchiaro Aprile”
PALAZZO
COMUNALE ( Aula Consiliare)
Piazza Garibaldi
Orari d'apertura
Sab 10 - 13.30 / 15 - 18 | Dom 10 - 13.30 / 15 – 18
Piazza Garibaldi
Orari d'apertura
Sab 10 - 13.30 / 15 - 18 | Dom 10 - 13.30 / 15 – 18
Visite
a cura degli Apprendisti Ciceroni:Dir. Didattica “Camillo Finocchiaro Aprile”
Sabato
25 e Domenica 26, ore 12.00:Visita alla Biblioteca Comunale “Francesco
Bentivegna” dedicata ai pregiati libri del “Fondo Antico”;
La proposta. "Il mondo affascinante della mafia". Ecco il "Cosa nostra tour"
Costa
sessanta euro, pranzo incluso. E va a ruba tra gli stranieri. "Sarebbe
più interessante raccontare la storia del movimento antimafia”, sostiene
Salvatore Inguì di Libera
TRAPANI
- "Immergetevi nel
mondo affascinante della mafia siciliana in questo tour speciale guidato".
È la proposta del tour operator Easy Trapani, promossa anche con un video in
cui si ricostruisce una sparatoria. Il tour guidato da Gianni Grillo porta i
turisti "in alcuni dei luoghi più interessanti e famosi legati alla storia
della mafia nella Sicilia occidentale e conoscerete gli eventi passati e
recenti sulla scena politica dell'isola". "Il nome potrebbe
trarre in inganno - spiega Grillo - ma abbiamo esigenza
di sintesi. Il tour è frequentato soprattutto da stranieri. Sarebbe difficile
fargli capire di che si tratta utilizzando una perifrasi. In realtà il nostro è
un tour 'culturalizzante' sul fenomeno della mafia. Vogliamo abbattere certi
stereotipi.
Bindi e l'Antimafia alla mostra delle foto di Letizia Battaglia
Bindi, sconfitta mafia delle stragi non
quella che corrompe
- ROMA -
"Siamo qui per onorare una grande artista, Letizia Battaglia. Nessuna
parola riesce a tradurre ci concetti così efficacemente come fanno le immagini.
Abbiamo scelto questa giornata perchè una parte importante della sua opera è
dedicata alle stragi e alla resistenza rispetto alla mafia". Lo ha detto
la presidente della Commissione parlamentare Antimafia, Rosy Bindi, in visita,
i vicepresidenti Luigi Gaetti e Claudio Fava e con una delegazione della
Commissione, alla mostra dell'artista Letizia Battaglia al Maxxi. "Non
possiamo perdere la memoria delle mafie e di quello che hanno fatto; abbiamo
sconfitto la mafia delle stragi ma dobbiamo sconfiggere quella della corruzione
che ci toglie democrazia e libertà", ha aggiunto Bindi. La mostra è
articolata in due macro aree, vuole esplorare tutti gli aspetti della
personalità della Battaglia e restituire la complessità dei suoi interessi tra
fotografia, editoria, teatro sperimentale, politica. Durante la visita la
Commissione Antimafia è stata accompagnata dalla presidente della Fondazione
Maxxi Giovanna Melandri.
mercoledì, marzo 22, 2017
Palermo. Strappa dal collo di una turista inglese una collana d’oro. Carabiniere libero dal servizio segue le fasi del’atto e arresta i due giovani autori
Simone Mistretta |
PALERMO:
Ieri nel primo pomeriggio, un Sottufficiale dell’Arma dei Carabinieri, libero
dal servizio ed in abiti civili, ha notato in piazza Marina, all’altezza della
chiesa Santa Maria Della Catena, due giovani, volti noti alle forze
dell’ordine, a bordo di un motociclo intenti a coprirsi il volto con dei
cappucci. Insospettitosi, il militare che era alla guida della propria vettura,
ha invertito la marcia cercando di non perdere di vista i due soggetti,
riconosciuti in Simone Mistretta, nato a Palermo, classe 1982, ivi
residente e Cristian Verduci, nato a Palermo, classe 1990, ivi
residente. Negli attimi successivi, il Sottufficiale ha visto il Verduci
scendere dal motociclo condotto da Mistretta e strappare una collana d’oro
indossata da una turista inglese che insieme ad altri gitanti si trovava ad
ammirare le bellezze del Capoluogo Siciliano.
martedì, marzo 21, 2017
21 marzo 2017: Corleone è nuovamente una "piazza d'Italia"!
Il corteo degli studenti |
CORLEONE, 21 marzo 2017 - C'era davvero un fresco profumo di libertà stamattina a Corleone. Un fresco profumo portato dagli alunni della Scuola media e dagli studenti del Liceo e della Scuola agraria, che affollavano piazza Falcone e Borsellino, la nostra piazza della libertà per antonomasia. Poi tutti in corteo dietro il bellissimo striscione di Libera, che faceva di Corleone uno dei "luoghi di speranza, testimoni di bellezza" d'Italia, nella giornata della memoria e dell'impegno in ricordo di tutte le vittime innocenti delle mafie. Quest'anno, per la prima volta, il 21 marzo è stato istituito per legge come giornata della memoria. Ed è stato bello che a questo primo appuntamento non sia mancata la Città di Corleone, capace stavolta di essere una delle piazze d'Italia in cui si fa memoria e si assume l'impegno a lottare contro le mafie.
GUARDA IL VIDEO DELLA GIORNATA
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