I racconti di sindacalisti, familiari di vittime di mafia, superstiti della
strage, storici, magistrati, presidenti della commissione antimafia
Palermo
21 febbraio 2017 - Storie di lavoratori e sindacalisti uccisi dalle mafie,
uomini e donne che facendo il loro lavoro per difendere i diritti e la libertà
di tutti sono stati uccisi dalle mafie. I Giusti del lavoro è il titolo di una trasmissione di RadioArticolo 1, in onda ogni
giovedì mattina, condotto da Roberta Lisi e Altero Frigerio, che ci
accompagnerà fino al 1 maggio. Le storie dei Giusti del lavoro. Un viaggio in
nome del lavoro, della legalità e della democrazie. Attraverso le storie di chi
non ce più, di chi fa camminare sulle proprie gamba gli stessi ideali. GUARDA L'ALBUM FOTOGRAFICO DEL VIAGGIO DELLA CGIL
Il Primo maggio di quest'anno è la Festa dei lavoratori ma sono passati i 70 anni dalla strage, dove caddero non solo lavoratori ma donne e ragazzi di Piana degli Albanesi, San Giusppe Jato, San Cipirrello si erano dati appuntamento a Portella per festeggiare la loro festa. Trovarono la banda del bandito Giuliano ad aspettarli gli spari di moschetto sulla gente in festa. La prima strage della Repubblica, la prima trattativa tra Stato e mafia. Quest'anno a Portella torneranno i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil per celebrare il primo maggio e l'anniversario di quella strage. La trasmissione si avvale dei contributi di superstiti, di familiari delle vittime, di sindacalisti e amministratori, di ex presidenti della commissione antimafia, magistrati ed esponenti delle forze dell'ordine. Una storia che comincia l'800 con i fasci ma che con Portella ha un primo spartiacque per arrivare ai nostri giorni . La Camera del lavoro di Palermo sta caratterizzando questa sua fase nel ricordo dei caduti per la libertà, il progresso e il lavoro, inteso come forma di emancipazione sociale e collettiva. “Si era persa la memoria, noi abbiamo voluto non solo recuperare il ricordo ma la memoria – dice il segretario Cgil Enzo Campo nell'intervista - Ci sono stati dirigenti sindacali contadini e capilega che in anni lontani hanno pagato un prezzo altissimo per difendere il diritto al lavoro come elemento di emancipazione. E spesso erano le donne che difendevano le loro famiglie dagli attacchi dei mafiosi degli agrari di allora ma anche dalle forze dell'ordine”. Diverse puntate della trasmissione radiofonica sono state realizzate con le interviste fatte nella sede della Camera del Lavoro di Palermo, a Termini Imerese, Corleone e Piana.
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