Giornata di informazione-formazione sui referendum sul Lavoro
promossi dalla Cgil. Sabato scorso, nella sala della Camera del Lavoro di Palermo, in
via Meli, davanti a una platea di dirigenti e rappresentanti sindacali delle
categorie, delle Camere del lavoro della provincia, dei servizi, il segretario
generale Cgil Palermo Enzo Campo ha dato l’avvio alla campagna elettorale, che
entrerà nel vivo con due appuntamenti pubblici che si terranno nel corso del
mese. L’11 febbraio si terrà un’iniziativa per coinvolgere il mondo
dell’associazionismo diffuso, della cultura, dell’arte, dell’Università e della
scuola, dello sport, del mondo religioso. “E il 28 febbraio ci sarà la nostra
assemblea generale, un’iniziativa aperta alla città che organizzeremo di
concerto con le associazioni coinvolte – ha spiegato Enzo Campo - per creare
assieme i gruppi a sostegno dei referendum e della nostra iniziativa
legislativa popolare in Parlamento, la Carta universale dei diritti, che ha già
intrapreso l’iter in commissione Lavoro”.
La Cgil Palermo è dunque
in campagna elettorale per i due referendum sui voucher e sulla responsabilità
solidale negli appalti. E' partito il reclutamento di tutti i militanti nei
posti di lavoro, dei capilega e saranno coinvolti anche studenti e pensionati
nel percorso referendario da attivare con assemblee e iniziative pubbliche. Un
referendum che interessa, per le sue caratteristiche, tutta la società. “ Un
tema come il referendum sul Lavoro di per sé esercita un’attrattiva. La prima
insoddisfazione delle persone è infatti il lavoro che non c’è, o che crea
insoddisfazione, preoccupazione e insicurezza. La campagna sarà dunque
persuasiva – ha spiegato Francesca Vitale, l’esperta che ha tenuto il corso di
formazione - per trasformare un’emozione di tipo negativo in uno stato emotivo
positivo. Il voto deve diventare una speranza. Utilizzeremo molto lo
storytelling, che per essere efficace deve trattarsi di un racconto che tocca,
che può trasformare il negativo in positivo. I testimonial saranno le stesse
persone, chi ha problemi con i voucher, chi si scontra con i problemi
occupazionali del sistema degli appalti”.
In
Sicilia è stato già formato un primo gruppo di 40 motivatori. Saranno 7 mila
gli addetti, tra gli iscritti, da coinvolgere nei processi di formazione, di
cui un migliaio a Palermo. A loro volta dovranno fare i motivatori, per
allargare in tutta la società la rete di elettori da portare alle urne. Con il
metodo della reazione a catena e l’effetto moltiplicatore. “Perché il
sindacato, per vincere la sfida dei diritti, conta di portare alle urne non
solo suoi iscritti, che sono 370 mila in Sicilia e 83 mila a Palermo. Ma farà
una mobilitazione capillare”, ha aggiunto la Vitale. Anche a Palermo sarà
trasmessa la massiccia campagna di comunicazione nazionale, ideata con la
consulenza dell’Istituto Piepoli. “Ma resta importante lo strumento del passa
parola”, é stato ribadito durante il corso.
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