Vincenzo Scaccia |
L'Accusa è di sfruttamento e favoreggiamento della
prostituzione, detenzione abusiva di armi ed estorsione
All’alba di
oggi i Carabinieri della Compagnia di Termini Imerese, hanno dato
esecuzione a tre misure cautelari nei confronti di altrettanti indagati per i
reati di sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione, detenzione abusiva
di armi ed estorsione. Le indagini, avviate nel mese di febbraio del 2015 con
l’ausilio di intercettazioni telefoniche ed ambientali, hanno consentito di far
luce su un fiorente giro di prostituzione nei comuni di Cerda, Montemaggiore
Belsito e Trabia che vedeva convolte nell’attività di meretricio donne di
nazionalità italiana e dell’est europeo. In particolare Vincenzo
SCACCIA, classe 1952, residente a Montemaggiore Belsito, destinatario di
misura cautelare degli arresti domiciliari con braccialetto
elettronico, avrebbe favorito la prostituzione di una ragazza di nazionalità
rumena e di una donna del luogo, procurando i clienti, individuando i luoghi
ove effettuare gli incontri ed, in ultimo, partecipando ai guadagni. Nell’attività
sono state inoltre acquisiti elementi in ordine alla detenzione abusiva di una
pistola, da parte dello Scaccia, che la mostrava ad una delle due prostitute,
facendole anche esplodere un colpo in aria. Il dato è comprovato dagli esiti di
una perquisizione successivamente effettuata presso la sua abitazione,
allorquando venivano rinvenute delle munizioni calibro 38 special.
Nel medesimo
procedimento penale le indagini hanno riguardato altresì Domenico
RUNFOLA, classe 1966, residente a Montemaggiore Belsito - destinatario di
misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla P.G. - il
quale, operando a stretto contatto con Scaccia Vincenzo, avrebbe anch’egli
favorito e sfruttato l’attività di meretricio di due donne del luogo, accompagnandole
agli incontri con i clienti che lo stesso Runfola contattava, organizzandone la
trasferta presso la sua “base logistica”. Gli incontri avvenivano in varie
località, tra cui le abitazioni degli stessi clienti nonché presso alcuni
alberghi del comprensorio madonita.
Infine, Giovanna
GUAGENTI, classe 1985 domiciliata a Trabia, Frazione di San Nicola L’Arena
- destinataria della misura cautelare del divieto di dimora -
svolgeva attività di prostituzione presso un “centro massaggi” da lei gestito
nel menzionato Comune. La donna - che aveva creato un profilo facebook per
pubblicizzare il centro massaggi - avrebbe consentito ad altre ragazze di
prostituirsi con i diversi clienti, percependo parte del compenso. In tale
quadro, la Guagenti avrebbe anche costretto un cliente a versarle la somma di
700 €, minacciando di riferire alla moglie della loro relazione e
prospettandogli falsamente che fosse rimasta incinta.
Analoga condotta
criminosa sarebbe stata posta in essere nei confronti di un altro cliente
costretto ad elargire piccole somme di denaro per il timore che la stessa
contattasse i suoi familiari.
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