L'Ospedale civico di Partinico |
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Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl constatano che l’ultima nota ricevuta dall’azienda il 7
febbraio, così come le precedenti, non forniscono alcuna soluzione ai tanti
gravi problemi ripetutamente elencati nei documenti sindacali inviati in questi
mesi. “Ancora una volta il metodo scelto dalla Direzione Aziendale, incentrato
sulla semplice e formale corrispondenza volta, per di più, a confutare le
questioni poste dal sindacato, non è in grado di affrontare e risolvere i
problemi presenti in tutte le strutture aziendali – scrivono Mario Scialabba,
responsabile comparto per la Fp Cgil, Gaetano Mazzola per la Cisl Fp e Giuseppe
Amato per la Uil Fpl - Tale metodo contrasta con i contratti collettivi di
lavoro che puntano alla costruzione di corrette relazioni sindacali e
contemplano la necessità di una tempestiva informazione, di momenti di concertazione
e di appositi incontri di contrattazione per affrontare e risolvere le
problematiche presenti nei luoghi di lavoro”.
Il
7 febbraio, alla vigilia dell’assemblea del personale che si è svolta l’8
febbraio, è arrivata anche la convocazione sollecitata, ma solo per il 23
febbraio, e con tempi limitati, dalle15 alle17,30, essendo stato convocato per
le 17,30 il tavolo della dirigenza SPTA e Medica. “Uno spazio assolutamente
insufficiente persino per rappresentare le tante questioni iscritte all’ordine
del giorno – sostengono Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl - Un segno più che evidente
che non si vuole un confronto vero e di sostanza. L'unico dato certo, a oggi, è
che codesta Direzione non ha dato alcuna risposta risolutiva ai problemi più
volte posti e al contempo non si accorge del peggioramento dell’assistenza
sanitaria”.
I
servizi e le condizioni di lavoro, hanno denunciato i sindacati nel corso
dell’assemblea di mercoledì scorso, continuano a peggiorare: la situazione è
insostenibile, l'Azienda va verso il collasso. I lavoratori hanno rafforzato
con i loro interventi queste preoccupazioni e deciso la strada della
mobilitazione che, oltre alla proclamazione dello stato di agitazione, “si
sostanzierà con ulteriori e più incisive forme di lotta, compreso lo sciopero,
ove non arrivino risposte risolutive da parte dell'Azienda e continui questa
situazione di completo stallo, penalizzante sia per gli operatori sia per gli
utenti”.
Le
organizzazioni sindacali verificheranno la reale volontà della Direzione
aziendale sia rispetto a questi temi sia sulle problematiche al centro
dell’incontro del 23 febbraio e precisano fin d’ora “che continueranno a
esercitare il proprio ruolo, con determinazione e autonomia, al fine di
assicurare ai cittadini un'assistenza appropriata e agli operatori condizioni
di lavoro dignitose”.
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