Il ministro della salute, Beatrice Lorenzin |
Buone nuove
da Roma. Il governo ha dato il via libera al punto di nascita di Petralia
Sottana. La conferma è arrivata anche da un tweet del presidente dei senatori
di Area popolare Ncd-Udc, Renato Schifani. “Grazie Beatrice. Da ministro e
madre hai dato prova d’appello alla Sicilia per adeguarsi alle tue giuste
prescrizioni a garanzia della sicurezza dei parti nelle Madonie”. Così su
twitter, Schifani ha ringraziato la Lorenzin, dopo il
vertice di questo pomeriggio. Oltre al ministro erano presenti l’assessore
regionale alla Salute Baldo Gucciardi e una delegazione di sindaci del
comprensorio madonita. Si va verso
una nuova proroga. Per mantenere il servizio l’ospedale “Madonna
dell’Alto” dovrà comunque raggiungere i 500 parti o quantomeno
i 500 interventi neonatali annui nel periodo di osservazione. Per
riaprire, però, sarà necessario prima adottare tutte le prescrizioni
ministeriali, dotare la struttura di personale infermieristico e ostetrico
sufficiente e delle necessarie apparecchiature e garantire l’efficienza 24
ore su 24.
“L’apertura
del ministro Lorenzin – dice Magda Culotta, sindaco di Pollina e deputato
del Pd – e la decisione di incontrare la delegazione siciliana ci
conferma che siamo sulla strada giusta e ci incoraggia a proseguire
nella nostra battaglia per il diritto alla salute”. Pochi giorni fa il
governo – attraverso il sottosegretario De Filippo – rispondendo a una
interrogazione parlamentare di Magda Culotta aveva già confermato la
volontà di riesaminare la questione, affidando alla Regione la
possibilità di presentare ulteriore documentazione a supporto della
riapertura del punto nascite.
“Le nostre
battaglie a tutti i livelli – continua il deputato del Pd – hanno fatto in modo
che il ministero non si soffermasse solo sui freddi numeri ma
riesaminasse la questione anche da un punto di vista diverso. Solo grazie
all’impegno di tutti e’ stato infatti possibile spiegare al Governo la
complessita’ del territorio e la contraddizione in cui si sta cadendo
nell’approvare, da un lato, le cosiddette Strategie Nazionali per le aree
interne – che concedono contributi e risorse anche al territorio madonita per
contenere e scongiurare lo spopolamento – e dall’altro, nel privare i
cittadini del futuro di un luogo in cui potere nascere. Auspico – conclude
Magda Culotta – che il lavoro della Regione possa avere un riscontro positivo e
possa finalmente mettere la parola fine a questa vicenda”.
SICILIAiINFORMAZIONE.IT
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