Pino Maniaci con a fianco il suo avvocato Antonio Ingroia |
di SALVO PALAZZOLO
Con il direttore di Telejato anche i mafiosi accusati di estorsione dalle cui intercettazioni è partita l'inchiesta. Il sindaco di Borgetto chiede di costituirsi parte civile contro il giornalista
Arriva al palazzo di giustizia accompagnato da uno stuolo di telecamere - una troupe inglese sta girando un film documentario su di lui, il giornalista antimafia accusato di aver fatto estorsioni a due sindaci. Pino Maniaci, il vulcanico direttore di Telejato oggi imputato, improvvisa una conferenza stampa davanti all'aula del tribunale. "Non ho estorto soldi a nessuno - dice - piuttosto ho sempre denunciato i mafiosi che adesso sono imputati con me in questo processo". Nell'atto d'accusa della procura ci sono le dichiarazioni di due sindaci, quelli di Borgetto e di Partinico, il primo ha chiesto di costituirsi parte civile (con l'avvocato Salvatore Palazzolo). Così come la Federazione italiana antiracket (avvocato Valerio D'Antoni).
Alcune associazioni hanno scelto invece di essere
parte civile solo contro i boss: il centro Pio La Torre, Confesercenti e
Confcommercio (sono rappresentate, fra gli altri, dagli avvocati Ettore
Barcellona e Francesco Cutraro). Il processo nasce da alcune intercettazioni
dei carabinieri della Compagnia di Partinico, che sospettavano una combine fra
mafia e politica, le microspie hanno finito per registrare invece alcune
richieste di denaro da parte di Pino Maniaci, lui sostiene che erano solo
richieste di pubblicità, la procura ritiene diversamente.Con il direttore di Telejato anche i mafiosi accusati di estorsione dalle cui intercettazioni è partita l'inchiesta. Il sindaco di Borgetto chiede di costituirsi parte civile contro il giornalista
Arriva al palazzo di giustizia accompagnato da uno stuolo di telecamere - una troupe inglese sta girando un film documentario su di lui, il giornalista antimafia accusato di aver fatto estorsioni a due sindaci. Pino Maniaci, il vulcanico direttore di Telejato oggi imputato, improvvisa una conferenza stampa davanti all'aula del tribunale. "Non ho estorto soldi a nessuno - dice - piuttosto ho sempre denunciato i mafiosi che adesso sono imputati con me in questo processo". Nell'atto d'accusa della procura ci sono le dichiarazioni di due sindaci, quelli di Borgetto e di Partinico, il primo ha chiesto di costituirsi parte civile (con l'avvocato Salvatore Palazzolo). Così come la Federazione italiana antiracket (avvocato Valerio D'Antoni).
"Dimostrero'
la mia innocenza - dice ancora Maniaci, che è difeso anche
dall'avvocato Bartolomeo Parrino - ma non posso stare in udienza accanto ai
mafiosi contro i quali ho sempre lottato, per le mie denunce continuo ad essere
tutelato dai carabinieri". Al via l'udienza preliminare, davanti al
gip Gabriella Natale, ma arriva subito un rinvio per un difetto di notifica a
una parte offesa. Bisognerà attendere il 27 febbraio per la nuova udienza.
La Repubblica Palermo, 19 gennaio 2017
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