Riccardo Orioles |
Un’informazione
coraggiosa che ha dato un’eccezionale contributo alla nostra democrazia. È la
definizione utilizzata da Giancarlo
Caselli per
definire la carriera di Riccardo Orioles,
fondatore de I Siciliani insieme a Pippo Fava, il giornalista ucciso dalla
mafia il 5 gennaio del 1984. “Motivare l’adesione alla richiesta di
applicazione della Legge Bacchelli a Riccardo
Orioles è piuttosto
difficile”, spiega l’ex procuratore di Palermo, tra i promotori della petizione
che su Change.org che ha già superato in pochi giorni
oltre 20.000 firme. “Difficile – spiega Caselli – perché di sicuro è in
agguato l’intelligente e graffiante ironia di Riccardo. Pronto a pungerti e
trafiggerti se osi parlare dell’eccezionale contributo che ha sempre e
costantemente dato alla nostra democrazia, attraverso un’informazione libera,
coraggiosa, controcorrente, spesso solitaria”.
“Ma le cose stanno proprio così – conclude Caselli – e si possono scrivere anche
a rischio di qualche sapido rimbrotto di Orioles”. La petizione lanciata lo
scorso 26 dicembre dal giornalista Luca Salici chiede una pensione per Orioles.
“Riccardo – spiega Salici – vive a Milazzo, sua città natale, con una pensione
di vecchiaia che non gli consente di continuare le cure per le sue patologie
cardiache e gli acciacchi dovuti all’età. La sua carriera – vissuta da
scrittore e giornalista con la schiena dritta purtroppo non gli ha riconosciuto
una pensione degna di questo nome”. L’appello rivolto al presidente della
Repubblica Sergio
Mattarella ha già
raccolto il sostegno del presidente del Senato, Piero Grasso,
dell’associazione Libera, del
professor Nando
dalla Chiesa e di
molti altri giornalisti, intellettuali, scrittori e magistrati.
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