Venerdì
13 gennaio dalle 18 fino alle 21 è possibile sottoporsi gratuitamente e anonimamente al
test rapido per l'Hiv grazie
ai volontari di Arcigay Palermo e di personale medico specializzato, al
quartiere generale locale di Amnesty International di via Benedetto D'Acquisto,
30. L’infezione da Hiv non può essere diagnosticata attraverso i sintomi né
attraverso le comuni analisi del sangue e l'unico modo per accertare
l’infezione è quello di sottoporsi al test specifico per l’Hiv e, come recita
il nome del progetto, “L'unica differenza è saperlo”. Sapere che si è sieropositivi vuol
dire poter iniziare le terapie farmacologiche che fermano il processo che conduce alla
contrazione dell'Aids. La sieropositività non è infatti contagiosa né
letale.
Nell'ambito di un progetto nazionale per la
prevenzione finanziato dalla Chiesa Valdese e affidato ad Arcigay, si
tratta di un test “rapido” che consente al paziente di ricevere l'esito dopo
un'attesa di circa venti
minuti - può essere “non
reattivo” o “reattivo” - a differenza dei test Hiv fatti nelle strutture
pubbliche che normalmente elaborano il risultato in qualche giorno. Nel
rispetto della privacy e in forma totalmente gratuita, il test viene effettuato
su una goccia di sangue prelevata attraverso una micro puntura su un
polpastrello.
Fondazione
con il Sud ha appena finanziato a Arcigay Palermo un più
vasto progetto che partirà a breve: una campagna di prevenzione sulle tre
province di Palermo, Trapani e Agrigento grazie alla creazione di quattro
sportelli - di cui tre all'Università degli Studi di Palermo - di
sensibilizzazione per una capillare azione di informazione itinerante con un
ambulatorio mobile. Saranno fornite informazioni, effettuate visite mediche
raggiungendo chi ha difficoltà a rivolgersi alle strutture sanitarie pubbliche
e saranno eseguiti 3.000 test
rapidi Combo: test che contemporaneamente verificano la positività su Hiv,
Sifilide ed Epatite.
Da
diverso tempo l'associazione di promozione sociale Arcigay si occupa di
prevenzione delle IST, infezioni sessualmente trasmissibili, un tema
sottovalutato per pudore e falso moralismo. La continua diffusione delle IST
sia tra adolescenti che adulti confermano che il virus Hiv non è sconfitto e
che anzi, sono diffuse anche malattie come la Sifilide che se non trattata, ha
una mortalità che va dall'8% al 58%. L'ignoranza non solo agevola il contagio,
ma anche lo stigma: chi è Hiv positivo è ancora, malgrado tutto, visto come un
pericoloso untore. In realtà chi è HIV positivo, se è consapevole del suo stato
sierologico (ovvero: se fa il test) se segue un protocollo terapeutico corretto
non contrae mai l'AIDS e non è contagioso, sopratutto nella vita quotidiana.
Amnesty
International Palermo - via Benedetto D'Acquisto, 30.
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