L'Istituto Gonzaga di Palermo |
Prese decisioni unilaterali in stile aziendale.
Lavoratori dopo 35 anni senza più il posto.
Palermo
10 gennaio 2017 – La Flc Cgil interviene con un comunicato sul caso dei 30
Licenziamenti al Gonzaga, in risposta alla nota diffusa ieri dall'Istituto dei
Gesuiti. L'Flc Cgil, che chiede l’annullamento dei licenziamenti “arrivati
senza preavviso” e, il ripristino del rapporto di lavoro, interviene per
ricostruire la vertenza e chiarire di aver chiesto al tavolo, disdettando
l'accordo capestro del 2015, di usare strumenti esistenti di tutela del reddito
e del diritto di tutti i lavoratori.
Questi
i fatti nella ricostruzione della Flc. Il 4 gennaio all’Ufficio provinciale del
Lavoro di Palermo, le organizzazioni sindacali si sono incontrate con i
rappresentanti dell'Istituto Gonzaga – Centro Educativo Ignaziano di Palermo,
alla conclusione della procedura avviata dell’istituto. “Nonostante i tentativi
messi in campo dal sindacato, anche
nei mesi scorsi, in
particolare dalla Flc Cgil – dichiara il segretario Flc Cgil Palermp Franca
Giannola - non
è stato possibile trovare un accordo e l'Istituto ha continuato a proporre una
riduzione del salario e del tempo di lavoro del 34 per cento per il personale
non docente dell’istituto, o l'esternalizzazione dei servizi, che sarebbero
affidati ad una cooperativa. Per gli operai e i lavoratori disponibili ad
aderire, questo trasformerebbe il rapporto di lavoro, con il cambio del
contratto peggiorativo delle condizioni di lavoro e con perdita sostanziale di
reddito”.
La
proposta dell'Istituto prevede una sorta di cessione di ramo d'azienda alla
cooperativa e, per l'orario di lavoro già precedentemente ridotto ai
lavoratori, utilizzerebbe una paga inferiore, di poco superiore alle minime
prestazioni sociali. “Già precedentemente i lavoratori interessati , riuniti in
assemblea, avevano rifiutato tali condizioni capestro. E il 5 gennaio sono
arrivate le lettere di licenziamento, senza preavviso, con effetto immediato –
aggiunge Franca Giannola - Gli operai, i bidelli, le assistenti all’infanzia, i
portieri non hanno più lavoro, nonostante i tanti anni in cui si sono sottoposti
a riduzione di salario, prima con contratti di solidarietà difensivi, poi con
accordi tra le parti, rendendosi disponibili a effettuare anche la manutenzione
o quanto fosse nelle loro competenze pur di riuscire a risanare il bilancio.
Ciò perché credevano che la salvaguardia del loro posto di lavoro potesse
dipendere da quanto ciascuno di loro avrebbe contribuito al risanamento della
struttura”.
Ma
l'Istituto Gonzaga, chiosa la Flc, non ha dato valore ai loro sforzi. “Non c'è
stata nessuna flessibilità o volontà di mediazione. In puro stile aziendale,
l’Istituto religioso ha unilateralmente deciso di esternalizzare i servizi –
continua la Giannola -
Lavoratori
che da 35 anni sono stati attenti collaboratori della struttura, che hanno
contribuito al mantenimento degli standard della scuola, garantendo la coesione
solidale tra i lavori di ciascun profilo, oggi si ritrovano senza un lavoro,
con tutto ciò che questo comporta nel nostro territorio dove il lavoro è
scarso. È ancora il caso di parlare di comunità? Di educazione di tendenza?
Quanto si differenzia un istituto religioso così prestigioso da una qualsiasi
altra azienda? E dire che si è appena concluso il Giubileo della Misericordia.
In ultimo, l'Istituto Gonzaga è associato all'AGIDAE, che con il sindacato ha
recentemente rinnovato il contratto nazionale che applica”.
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