GIORGIO RUTA
L’hanno chiamata “battaglia contro l’inciviltà”: al Comune frutta mille
euro al giorno. Contravvenzioni a chi sbaglia, e la gente plaude ai vigili
Il ragioniere del comune di Carini non ha mai visto una cosa simile. Nelle
casse entrano ogni giorno circa mille euro, frutto delle contravvenzioni fatte
a chi ha buttato i rifiuti per strada. «Saranno investiti per potenziare la
vigilanza e continuare ad alimentare questo circolo virtuoso», dice il sindaco
Giovì Monteleone. La battaglia contro gli incivili ha questi numeri: 1761
verbali per un totale 520 mila euro nel 2016, con un picco nel periodo estivo.
Al momento ne sono stati incassati un quinto, 105 mila euro. A incastrare chi getta l’immondizia fuori posto o fuori orario sono state
soprattutto le telecamere di sorveglianza installate nelle zone più sporche
della città del Palermitano. Secondo la polizia municipale circa il 70 per
cento dei multati è residente fuori Carini: sono soprattutto villeggianti, ma
anche abitanti dei paesi vicini che pur di non differenziare abbandonano la
spazzatura sulle strade di periferia.
Adesso, camminando lungo le vie della vergogna dove i cumuli di rifiuti
erano alti metri lo scenario è ben diverso. L’immondizia non dà più il
benvenuto a chi arriva dall’aeroporto. «La situazione è migliorata
tantissimo, ma ci sono ancora delle zone critiche. Come in contrada Zucco,
vicino a Montelepre o in via Ercolano, a due passi da Capaci e Isola delle
Femmine. Con i soldi che stiamo incassando contrasteremo il fenomeno anche in
questi territori », ragiona Monteleone.
C’è aria di festa al comando della polizia municipale: 16 vigili per un
territorio di 76 chilometri quadrati, abitato da 40 mila abitanti, il triplo in
estate. «Qualche risultato lo stiamo portando a casa e adesso con queste nuove
entrate non potrà che andare meglio», sorride il comandante Marco Venuti. Con
gli incassi delle contravvenzioni saranno finanziate nuove telecamere, ma
anche delle “trappole”, cioè degli apparecchi fotografici mobili da spostare di
volta in volta, seguendo il flusso degli incivili. La repressione paga, in
questo caso. «Ma non è l’unica linea che stiamo percorrendo. Noi non
vogliamo dare nessun alibi a chi sporca e abbiamo puntato tutto sulla raccolta
differenziata, arrivata ormai al 38 per cento », dice Monteleone. Non ci sono
più cassonetti in città, la raccolta è porta a porta. Ma manca quella
dell’umido, perché due gare per l’affidamento sono andate a vuoto. Si spera
nella terza.
Carini non vuole essere più essere il simbolo della ciclica emergenza
rifiuti che colpisce l’Isola. «E a dimostrazione di questo bisogna
sottolineare un aspetto: cresce il rispetto dell’ambiente tra i cittadini»,
dice il comandante Venuti, prima di raccontare un aneddoto: «In estate stavamo
multando un uomo che aveva gettato i sacchettini di plastica in una discarica abusiva,
quando è uscito un signore dalla sua villetta e ha cominciato a insultarlo. Lo
abbiamo dovuto bloccare. Prima, o in altri tipi di operazioni, succedeva il
fenomeno opposto. Sta cambiando qualcosa e ci lascia ben sperare», conclude il
vigile. Che ci sia una collaborazione tra comune e cittadini lo si vede anche
da un altro elemento: sono decine e decine le segnalazioni che arrivano alla
municipale, con tanto di foto. «Poi ci sono anche gli operatori ecologici che
hanno l’obbligo di aprire i sacchettini e più volte al giorno ci chiamano per
comunicarci anomalie. E dagli scontrini che ci sono dentro non è difficile
arrivare all’autore del gesto. Ne abbiamo beccati molti così», dice Monteleone.
Le casse di Carini, comune in dissesto, prendono un po’ d’aria in una
situazione che resta critica. Ma c’è poco da festeggiare perché l’evasione è
ancora alta in città: «Questo è il prossimo obiettivo. Stiamo avviando una
battaglia per recuperare le cifre che ci spettano. Prima erano in molti a dire
che non pagavano perché non c’era un servizio di raccolta dei rifiuti
efficiente», dice il sindaco. «Adesso non ci sono più scuse».
La Repubblica Palermo, 27.1.2017
Nessun commento:
Posta un commento