1. Matteo Cracolici; 2. Francesco Failla; 3. Francesco Greco; 4. Giuliano Marano; 5. Antonino Marino; 6. Francesco Battinelli. |
Dalle prime
ore del mattino, a Palermo e Napoli, i carabinieri del Nucleo Investigativo del
Comando Provinciale carabinieri di Palermo stanno dando esecuzione ad un’ordinanza
di custodia cautelare, emessa dall’ufficio GIP del Tribunale di Palermo
(dott. Lorenzo Jannelli) su richiesta della Procura distrettuale di Palermo
diretta dal dott. Francesco Lo Voi, nei confronti di 7 persone ritenute responsabili
di associazione finalizzata al traffico di sostanze
stupefacenti (74 D.P.R. 309/1990). L’indagine, coordinata dal procuratore aggiunto dott.
Leonardo Agueci e Teresa Principato, oltre che dai sostituti dott. Caterina
Malagoli e Francesca Mazzocco, è una costola di quella denominata “PANTA
REI”, conclusasi nel dicembre 2015 con l’arresto di 38 persone ritenute
appartenere ai mandamenti mafiosi di Porta Nuova e
Villabate-Bagheria.
In particolare, i carabinieri hanno individuato un
canale di approvvigionamento di stupefacenti del tipo hashish sullo
storico e collaudato asse Napoli-Palermo, che serviva a inondare le piazze di
spaccio della città. I rapporti tra esponenti di vertice del mandamento di
Porta Nuova e un noto pregiudicato 50enne palermitano, Matteo CRACOLICI (già
favoreggiatore di Matteo MESSINA DENARO e contiguo
all’organizzazione mafiosa e da sempre attivo nello “specifico settore” del
traffico di droga tanto da esserne uno dei principali referenti, specie nei
rapporti con i fornitori campani) permetteva di avviare una specifica
attività investigativa che documentava le condotte illecite e individuava i
ruoli dei soggetti arrestati consentendo il sequestro di ingenti quantitativi
di hashish.
CRACOLICI, infatti, supportato da co-finanziatori
palermitani, anch’essi legati a consorterie mafiose cittadine, si recava
periodicamente a Marano (NA) presso l’abitazione di un insospettabile
imprenditore 63enne al quale consegnava cospicue somme di denaro celate nel
doppio fondo della sua autovettura per far poi rientro a Palermo.
Nei giorni successivi, il fornitore, tramite un
corriere, inviava, a bordo di un veicolo opportunamente modificato e preceduto
da un auto “staffetta”, ingenti quantitativi di droga verso il capoluogo
siciliano che venivano depositati presso un villino sito ad Aspra, nel comune
di Bagheria, messo a disposizione dagli acquirenti palermitani.
Quest’ultimi, poi, attesa l’immediata ripartenza dei
campani, si recavano presso il residence per il recupero della partita di
stupefacente e provvedevano alla successiva distribuzione sulle piazze di
spaccio della città.
Durante uno dei richiamati, numerosi viaggi, veniva
predisposto uno specifico servizio che consentiva di sequestrare, nel giugno
2015, 131 kg di hashish trasportati nel doppio fondo di
un veicolo.
Le indagini
evidenziavano un sistema collaudato, ritenuto assolutamente sicuro dai soggetti
coinvolti. Gli stessi fornitori napoletani manifestavano di avere rapporti
ventennali con esponenti palermitani attivi nel traffico di droga e, nel corso
di alcune conversazioni, si vantavano persino del fatto che per tutto questo
periodo non avevano mai subito un arresto <<E' bello quando ha
detto “uagliò io non ho mai un fermo! Da vent' anni a venire a mo!”>>.
E’ in corso
il rintraccio di un settimo destinatario della misura.
ARRESTATI
1. CRACOLICI
Matteo nato a Palermo il 15.02.1967;
2. MARANO Giuliano nato
a Napoli il 07.08.1972;
3. GRECO Francesco nato
a Marano (NA) il 28.07.1953;
4. FAILLA
Francesco nato a Palermo il 13.09.1974;
5. MARINO Antonino nato
a Palermo il 27.08.1978;
6. BATTINELLI
Francesco nato a Napoli il 06.02.1963.
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