Il municipio di Corleone |
L'inizio è di quello che non ti aspetti. "Siamo una bella
squadra di donne, tutte toste, con una grande voglia di dare una mano a questa
città per risollevarsi", dice la d.ssa Giovanna Termini, a capo della
commissione straordinaria che da dopo ferragosto amministra Corleone, i cui
organi sono stati sciolti per infiltrazioni mafiose. Accanto alla Termini,
nella grande sala al primo piano di Palazzo di città, sotto lo sguardo severo
dell'eroe del risorgimento Francesco Bentivegna, che ci guarda dal quadro
appeso al muro, stanno sedute le altre due donne della squadra: la d.ssa
Rosanna Mallemi e la d.ssa Maria Cacciola. Le prime due sono vice-prefetto, la
terza funzionaria esperta in materie economico-finanziarie. Da poco più di un
mese sono supportate dal nuovo segretario generale, il dott. Lucio Guarino, che
questo territorio lo conosce molto bene perché da anni è il direttore del
Consorzio Sviluppo e Legalità, che amministra i beni confiscati alla mafia. Hanno invitato i
giornalisti per "raccontare" questi primi mesi di esperienza
amministrativa in un comune evocativo come Corleone. Ci tengono a far sapere
che non si vogliono chiudere nel palazzo, che vogliono dialogare con i cittadini,
affermando però regole, diritti, legalità, perché solo così la comunità potrà
risalire la china.
La d.ssa Giovanna Termini |
La commissione è intervenuta anche sulla struttura organizzativa
del comune, accorpando i settori, che da otto sono passati a sei e che saranno
ridotti a cinque. Sono stati ridotti i compensi per le posizioni organizzative.
Si stanno realizzando altri risparmi necessari per le casse comunali davvero
malmesse. Dal primo gennaio, infatti, 35.000 euro l'anno saranno risparmiati
con la dismissione dell'affitto dell'ufficio di collocamento, i cui dipendenti
sono stati trasferiti nei locali dell'ex tribunale di proprietà comunale.
"Abbiamo recuperato dei locali comunali a S. Agostino, affidati
impropriamente a delle associazioni - spiega la d.ssa Mallemi - e abbiamo
ridato agli anziani i locali del centro sociale Di Matteo. Stiamo
regolamentando l'uso degli impianti sportivi".
Un atto importante e significativo è stato sicuramente la revoca
dell'adesione ad Asmel, che aveva trascinato il Comune verso la
esternalizzazione del servizio tributi ad una ditta il cui titolare aveva
rapporti di parentela con il capomafia di Belmonte Mezzagno. Una
esternalizzazione che non ha provocato solo danni d'immagine al comune, ma
anche un crollo delle entrate tributarie. "Per il 2014-2015 le entrate
oscillano da un minimo del 10% ad un massimo del 25%", precisa la d.ssa
Cacciola. Come dire: l'evasione sta toccando punte record che oscillano tra il
90 e il 75%. "Abbiamo rinnovato il collegio dei revisori dei conti e
adesso stiamo definendo il consuntivo 2015, propedeutico all'approvazione del
bilancio 2016", spiega ancora la d.ssa Cacciola.
Consuntivo e Bilancio di previsione difficile da chiudere per la
disastrosa e per certi versi incontrollabile situazione finanziaria. Non si
contano i decreti ingiuntivi, i debiti fuori bilancio, le bollette non pagate.
L'Enel vanta crediti che oscillano tra i 400 e i 500 mila euro di bollette non
pagate dal 2013 in avanti. E si sta monitorando anche la situazione delle
bollette telefoniche. "Chiederemo di concordare con Enel un piano di
rientro sostenibile", dice la d.ssa Cacciola. E probabilmente anche col
gestore telefonico si farà la stessa cosa.
Una notizia positiva, che sana un vulnus del recente passato: il
comune di Corleone si è costituito parte civile nel processo "Grande Passo
3" contro Di Marco & C. "Ma il giudice ha ammesso il comune di Corleone come parte
civile?", chiediamo. "Certo - dice la d.ssa Termini - perché il
nostro legale ha dimostrato che c’era l’interesse l'interesse, che il comune è
stato danneggiato". Semplice? Facile? Mica tanto. L'amministrazione Savona
non ci riuscì...
Chiediamo: sentite su di voi, sul comune, pressioni mafiose?
"No, almeno direttamente no - risponde la d.ssa Termini - abbiamo
l'impressione che per adesso stiano a guardare". E con i cittadini come
va? "Proviamo a ricevere tutti, a parlare con tutti, per costruire un
rapporto sereno, di fiducia - dicono i commissari - ma il nostro tempo è
limitato. Spieghiamo ai cittadini che per la soluzione dei problemi possono
rivolgersi agli uffici comunali, che hanno proprio questo compito. Notiamo una
grande fame di servizi, a cui noi cerchiamo di dare risposte, nonostante le
ristrettezze finanziarie".
Un rapporto positivo si è istaurato con le scuole, nonostante
l'impossibilità finanziaria di garantire la refezione scolastica, almeno fino
al 31 dicembre. Gli addobbi natalizi con materiali "poveri",
riciclati, sono stati realizzati dagli anni della scuola elementare e della
scuola media. Un bell'esempio di sobrietà solidale, in linea con le difficoltà
del momento.
L'incontro con la stampa dura più di due ore. Si è parlato di
tutto. Abbiamo notato competenza e serietà, voglia di affrontare i problemi. Di
questo Corleone ha bisogno per superare il difficile momento in cui si trova.
Bonificato il terreno e ripristinate le regole, la parola dovrà tornare ai
cittadini che hanno il diritto/dovere di scegliere da se i propri
amministratori.
D.P.
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