Don Leoluca Pasqua |
Alla funzione il parroco “scaccia le streghe” Ma il paese non gradisce
VALERIO TRIPI
La caccia alle streghe non si è mai arrestata. Marineo, anno del Signore
2016. Don Leoluca Pasqua, parroco del paese con una storia da esorcista alle
spalle, per mantenere le antiche tradizioni legate alla festa dei morti e
contrastare, come racconta lui stesso, la moda dilagante delle celebrazioni di
Halloween, ha organizzato una partecipatissima fiaccolata per le vie del paese
e, in chiesa, una cerimonia ad hoc per i bambini. Lo scopo era quello di
scacciare il diavolo e le streghe che, a suo dire, sono sempre in agguato nella
società moderna. «Durante la messa del mattino dedicata ai più piccoli —
racconta lo stesso don Leoluca — all’insaputa dei presenti ho fatto entrare in
chiesa un ragazzo in maschera e una ragazza vestita da strega. GUARDA IL VIDEO
Nessuno se lo
aspettava e qualche bambino ha avuto anche paura. Poi con l’acqua benedetta li
ho scacciati, allontanando dalla comunità le due figure che simbolicamente rappresentano
il male». La scelta di portare questa rappresentazione in chiesa è stata
apprezzata, ma non ha riscontrato il favore di tutti. «Qualche famiglia mi
ha chiesto spiegazioni — racconta don Leoluca — ma non tanto per l’iniziativa,
ma perché alcuni bambini si sono spaventati. Ho risposto che con Internet,
Youtube e Facebook di cose che fanno davvero paura i bambini ne hanno molte di
più e più spesso a portata di mano rispetto a quello che è successo in chiesa».
Se fra i fedeli che sono andati in chiesa qualcuno ha chiesto spiegazioni, in
paese invece l’iniziativa del parroco ha riscosso un consenso pieno. «Ha fatto
bene — dice Carmelo Morabello — Halloween è una festa fuori luogo rispetto al
cristianesimo ». «Ci siamo spaventati — aggiunge la moglie, Antonella — è
entrata una strega e un’altra figura legata alla festa di Halloween. Padre Leo
ha preso l’acqua benedetta e ha scacciato le streghe spiegando ai bambini che
queste cose non fanno per noi. Perché per noi c’è solo Gesù ». E dopo la
cerimonia i bambini sono stati invitati a una festa con dj, ma senza
travestimenti in maschera. Halloween, però, a Marineo è arrivato lo stesso. Al
pub Barbagianni lunedì sera c’è stata una serata a tema. «Ma non ho nulla
contro chi ha deciso di festeggiare — dice don Leoluca Pasqua — ognuno è libero
di fare ciò che vuole. Dico solo che bisogna stare attenti, perché oltre al
fatto che questa è una festa che non ci appartiene, andando a scavare più in
fondo ci sono pericoli molto più gravi legati al satanismo». Trovare qualcuno
che prenda le parte di zucca, dolcetti e scherzetti non è facile. Anzi è stato
impossibile. «Sono tradizionalista — dice Saverio Fontana — sono d’accordo con
don Leo che è il nostro parroco della chiesa dei santissimi Ciro e Giorgio. Una
festa come Halloween è solo, puro, mercimonio». «È solo un’americanata — dicono
quasi in coro tre ragazzi davanti al bar del paese — ma se qualcuno vuole
divertirsi noi non abbiamo nulla in contrario». Il concetto di americanata non
può essere una colpa per Marineo. Soprattutto se si pensa che sono stati
proprio i fedeli emigrati in America a erigere un monumento dedicato al patron
del paese, San Ciro, proprio davanti alla chiesa. E se anche loro avessero
contribuito a portare Halloween a Marineo?
La Repubblica-Palermo, 2 novembre 2016
1 commento:
The best foods are vegetable soups (no tomatoes, potatoes or eggplant) with spices, (cardamom, cumin, coriander,
fennel, black pepper, turmeric, etc. Having other pursuits or obstacles in the area will disturb your kid and have him to choose them instead, which can lead
to him suffering from accidents and slips. Some in the other common drinks children consume include liquid,
cordials and soft drink.
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