“Siamo in attesa di un piano industriale che
convinca tutte le istituzioni a concorrere per il rilancio delle aziende edili
del gruppo”
Palermo
3 ottobre 2016 – In sciopero oggi i 47 lavoratori delle aziende edili
sequestrate al gruppo Virga di Marineo, la Acri, la Ellezeta e la Alkazan
Costruzioni, che gestiscono lo stoccaggio di materiali inerti e la fornitura di
calcestruzzo. Da 4 mesi gli operai non prendono gli stipendi e non vengono loro
corrisposti i contributi della Cassa edile e dell'Inps. “C'è una situazione di
difficoltà – dichiara il segretario della Fillea Cgil Francesco Piastra -
Riteniamo indispensabile che l'amministratore giudiziario predisponga un buon
piano industriale, fondamentale per recuperare un rapporto con gli istituti di
credito e per portare avanti un processo di ammodernamento degli impianti,
piano che l'amministratore ha già intrapreso e che noi condividiamo. I processi
finanziari hanno però bisogno del concorso di tutti: non possono essere
sostenuti solo dai lavoratori, addebitandoli sulle loro spalle”.
La
Fillea Cgil è in attesa del verbale della seduta con l'amministratore
giudiziario in cui, un paio di settimane fa, si era discusso del piano
operativo e di un piano di rientro dai debiti. “Volevamo avere contezza della
situazione economica in maniera trasparente. E siano in attesa della la
verbalizzazione della riunione. Ma finora ci è stata notificata solo una bozza,
che non crediamo basti per un percorso di risanamento aziendale – aggiunge
Piastra - Riteniamo che gli istituti di credito, davanti a un progetto
industriale valido, che serva da garanzia, non si tireranno indietro e che le
istituzioni tutte solo in questo modo concorreranno al rilancio e al
risanamento di questa azienda. Oltre alle banche, anche l'Inps fino ad oggi si
è rilevato insensibile ai nostri solleciti per l'approvazione della cassa integrazione
ordinaria, presentati a maggio. Il pagamento di queste spettanze – continua
Piastra - allevierebbe la situazione di difficoltà dei lavoratori. Nei mesi
scorsi la Fillea Cgil ha anche inoltrato una lettera al presidente delle misure
di prevenzione del Tribunale per informarlo della grave situazione in cui
versano le aziende. Rimaniamo in attesa che l'amministratore giudiziario ci
convochi per prendere provvedimenti urgenti e per dare una risposta ai
lavoratori”.
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