PARTINICO, TURIDDU TERMINE, IL 29 INIZIATIVA DELLA CGIL TRA “MEMORIA E FUTURO”, DALLO SCIOPERO ALLA ROVESCIA ALLE VERTENZE PER IL LAVORO
Palermo
27 ottobre 2016 – Sabato prossimo la Cgil ricorderà a Partinico Salvatore Termine,
segretario per vent'anni della Camera del Lavoro di Partinico, uno dei
protagonisti dello sciopero alla rovescia della Trazzera vecchia assieme a
Danilo Dolci, punto di riferimento popolare della Cgil, e del Pci. Turiddu
Termine ha contribuito alle lotte popolari per la costruzione della diga Poma
sul fiume Jato, i cui lavori iniziarono il 27 febbraio del 1963. “Tra
memoria e futuro” si intitola l'iniziativa che si svolgerà presso il palazzo dei
Carmelitani, in Corso dei Mille, 252, alla presenza dei familiari, per il 43°
anniversario dalla sua morte. Alla manifestazione interverranno il segretario
della Camera del Lavoro di Partinico Pino Gagliano e il segretario generale della Cgil di Palermo Enzo Campo. Sarà l'occasione
per riaccendere i riflettori sul lavoro in un paese di 32 mila abitanti diviso
tra precarietà, marginalità economica e disoccupazione. Un paese ancora povero,
oggi, come ai tempi dello sciopero del 2 febbraio 1956, organizzato con la partecipazione di disoccupati,
edili e braccianti agricoli. Per avere avuto un ruolo di primo piano nella sistemazione
della vecchia arteria abbandonata, Turiddu Termine venne arrestato assieme a
Danilo Dolci, Carlo Zanini, Ignazio Speciale, Francesco Abbate, Domenico
Macaluso, Gaetano Ferrante e rimase 4 mesi in carcere.
Oggi
Partinico è un paese che continua a crescere - in 15 anni gli abitanti sono
aumentati di 1.114 unità – ma ha un tasso di occupazione bassissimo (dati
2011): il 31 per cento, contro il 40 per cento del tasso di occupazione della
Sicilia, il più basso d'Italia. Risultano occupate 8.300 persone su 32 mila: il
9,3 per cento nelle aziende agricole, il 17,3 nell'industria, e il 73 per cento
nei servizi. Ci sono 3.688 persone che lavorano nella pubblica amministrazione.
E ci sono 8.603 pensionati, con una pensione media di 547,89 euro. Una
popolazione che invecchia. Negli anni '60 i pensionati erano 2.053, nel 2011
sono 5.560. Negli anni Cinquanta le culle erano 650, nel 210 le nascite 300.
Nel
2016 l'indice di vecchiaia per il comune di Partinico registra 122,8 anziani
ogni 100 giovani. E gli inattivi hanno superato da tempo gli attivi: a
Partinico nel 2016 ci sono 52,2 individui non attivi a carico, ogni 100 che
lavorano. “E' un paese che va
perdendo popolazione attiva e si va popolando di pensionati. Siamo in presenza
di 3.800 persone che vivono di pubblica amministrazione, molti sono
articolisti, molti lavorano nelle coop sociali. Stabilità occupazionale con
redditi e livello economico e culturale bassi, così come lavoro nero e
mascherato dai voucher tra gli stagionali in agricoltura: queste alcune delle
caratteristiche del lavoro in zona – dichiara il segretario della Cgil Palermo
Enzo Campo – Un paese per vecchi dove non c'è contrattazione sociale. E' la
punta d'iceberg di una condizione di vita che ritroviamo in molti paesi di
provincia così come nei nostri quartieri popolari a Palermo. Ed è da Partinico,
realtà dove c'è il sommerso in agricoltura ma c'è la scommessa di diverse
aziende di punta del settore vitivinicolo, che noi intendiamo riaprire le
nostre vertenze sul territorio”.
“La
Cgil – dice il segretario della Camera del Lavoro di Partinico Pino Gagliano-
con il ricordo oggi di Turiddu Termine, ma anche attraverso la preziosa
testimonianza dei suoi dirigenti più anziani, intende riportare l'attenzione
sui tanti protagonisti delle battaglie per l'emancipazione e i diritti dei
lavoratori che videro le Camere del Lavoro, come quella di Partinico, diventare
punto di aggregazione e di elaborazione per gli abitanti e le leghe della zona.
La manifestazione è un'occasione per comprendere la lezione di Salvatore
Termine e rilanciare una battaglia per il lavoro che allora come oggi manca a
Partinico”.
SCHEDA
- Salvatore Termine, detto Turiddu, nasce a Partinico, l'8 giugno del 1905 e
muore il 29 Ottobre 1973. Titolo di studio V Elementare. Di mestiere calzolaio
e poi pompiere, è stato attivista sindacale prima e poi segretario della Camera
del Lavoro di Partinico, dai primi anni 50 fino al 1971. E’ stato consigliere
Comunale di Partinico del Pci dal 1960 al 1970. Nel 1947, già attivista della Camera
del Lavoro, comprende la gravità della strage del 22 Giugno 1947 e non ha
nessun timore a dire che quella strage era stata voluta e messa in atto da
elementi della Banda Giuliano. Collabora alla riapertura delle Camera del
Lavoro di Partinico dopo la strage e ai primi degli anni 50 ne diventa il
segretario. Ha un ruolo di primo piano nell’organizzare lo sciopero alla
rovescia del 2 Febbraio 1956, viene arrestato assieme ad Danilo Dolci, Carlo
Zanini, Ignazio Speciale, Francesco Abbate, Domenico Macaluso, Gaetano
Ferrante. L’8 luglio, con molti lavoratori di Partinico partecipa alle
manifestazioni che si tengono a Palermo contro il Governo Tambroni. Assieme ad
Alberto Loiacono, che per molto tempo è stato vicesegretario della Camera del
Lavoro di Partinico, organizzano nel 1960 lo sciopero dei panettieri di
Partinico. I panettieri allora percepivano un salario di 500 lire al giorno
mentre i muratori avevano una retribuzione di 2500 lire al giorno. Dopo diverse
giornate di sciopero si raggiunge un accordo e la retribuzione dei panettieri
di Partinico si stabilisce in 1.000 lire al giorno e un chilo di pane gratuito.
Sempre a Partinico si organizza lo sciopero dei netturbini, che avevano una
retribuzione di 630 lire al giorno e che in seguito a otto giorni di sciopero
ottengono una retribuzione di 1000 lire al giorno. In seguito ad altre
iniziative e a 26 giorni di sciopero, il servizio di nettezza urbana viene
municipalizzato.
Durante la costruzione della Diga e della 113 Partinico- Alcamo,
la Camera del Lavoro e Turiddu Termini sono stati un punto di riferimento per
la contrattazione aziendale e le condizioni di lavoro dei lavoratori edili.
Salvatore Termine era definito uomo di grande generosità. Danilo Dolci, in
occasione dello Sciopero alla Rovescia del 2 febbraio 1956, lo definisce così:
“Un sindacalista di grande generosità, Turiddu Termine, una persona che ho
amato molto, un vecchio militante che prima faceva del sindacalismo di
carattere assistenziale, ma che nell’occasione era intervenuto con estrema
dignità, un personaggio d’altri tempi: non si era sposato proprio per servir
meglio la sua causa, per aiutare gli altri”. Il 29 ottobre del 2011 il Comune
di Partinico ha intitolato una via a Turiddu Termine.
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