Nella ricorrenza del 34° anniversario dell’eccidio del Gen. C.A. Carlo
Alberto Dalla Chiesa, il 2 settembre, alle ore 18.00, nella chiesa di San
Giacomo dei Militari, all’interno del Comando Legione Carabinieri Sicilia, avrà
inizio il 1° seminario di approfondimento sul tema “Carlo Alberto Dalla
Chiesa: l’impegno nella lotta alla mafia. La stagione del terrore”.
All’evento, di grande valenza commemorativa e culturale, organizzato dal
Generale di Brigata Riccardo Galletta, Comandante della Legione Carabinieri
Sicilia e moderato dal Dott. Vincenzo Morgante, direttore della testata
Giornalistica Regionale della RAI, interverranno: il Prof. Salvatore Lupo,
Ordinario di Storia Contemporanea presso l’Università di Palermo, il Dott.
Francesco La Licata, editorialista del quotidiano La Stampa, il Dott.
Gioacchino Natoli, Capo del Dipartimento dell’organizzazione giudiziaria, del
personale e dei servizi del Ministero della Giustizia, il Prof. Nando Dalla
Chiesa, docente di Sociologia della criminalità organizzata presso la Facoltà
di Scienze Politiche dell’Università di Milano.
Il seminario di studi si articola sugli interventi di qualificati esponenti
del mondo universitario, giornalistico, della magistratura, tutti sempre
attenti al fenomeno della mafia, seppur da diversi osservatori. Unico, però il
filo conduttore della giornata di studio: far memoria di un uomo che, con il
più alto “consapevole sacrificio”, quello della vita, ha avviato la svolta,
l’inizio della vera azione di contrasto dello Stato alla mafia. Un uomo, il
Generale Dalla Chiesa, tornato in Sicilia dopo i successi contro il terrorismo,
investito della carica di Prefetto, ma senza quei poteri straordinari
promessi. Un servitore dello Stato che comprese il reale pericolo della
mafia, in quanto fenomeno criminale ma soprattutto sociale, e che non esitò a
sottoscrivere, come più volte evidenziato dagli storici, la sua condanna a
morte nella intervista rilasciata a Giorgio Bocca, denunciando la mafia più
occulta e più potente, quella del sistema economico imprenditoriale siciliano.
E sarà proprio Cosa Nostra di tutta l’isola, avvertito l’incombente pericolo
del cambiamento dello status quo, che deciderà la sua morte, sottoscrivendo il
vile attentato con la firma congiunta dei sicari rappresentanti di diverse
famiglie mafiose palermitane e delle cosche catanesi. Quel 3 settembre 1982
finiva la vita materiale di un uomo, ma iniziava la sua imperitura memoria,
riferimento di un percorso di cambiamento che, costellato dal sacrificio di
altri uomini dello Stato, oggi ci consente di guardare alla mafia come ad “un
fatto umano” che come tutti gli altri “ha avuto un inizio ed avrà una fine”.
Il seminario si concluderà con l’intervento del Comandante Generale
dell’Arma dei Carabinieri, Generale di Corpo d’Armata Tullio Del Sette.
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