Il sindaco di Palermo Leoluca Orlando |
"Posso solo augurarmi che Julian Assange, la cui vicenda legata a Wikileaks
merita da parte di tutti il massimo rispetto per la gravità delle sue
implicazioni umane e personali, abbia straparlato ieri in teleconferenza con
Palermo, senza avere le informazioni adeguate. Affermare, come ha fatto Assange
ieri, che i giornalisti sono assassini è, soprattutto in una regione che ha
visto tanti giornalisti uccisi, semplicemente farneticante e offensivo. Quando si scambiano le vittime con
i carnefici, oltre che insultare la memoria delle vittime, si fa un pessimo
servizio alla verità, cui credo che lo stesso Assange sia molto affezionato. Ad
Assange rivolgo l'invito a studiare la vita e la storia di Giuseppe Alfano,
Carlo Casalegno, Cosimo Cristina, Mauro De Mauro, Giuseppe Fava, Mario
Francese, Peppino Impastato, Mauro Rostagno, Giancarlo Siani, Giovanni
Spampinato, Walter Tobagi, tutti giornalisti la cui memoria ha ieri infangato con le sue parole.
A nome della città di Palermo e, sono certo, di tutti i sindaci siciliani,
sento di dovere esprimere a tutti i giornalisti italiani la solidarietà più
sincera, perché si possono avere opinioni diverse e ci si può anche confrontare
duramente sulla qualità del rispettivo lavoro, ma il rispetto umano e il
rispetto per il dolore delle vittime della violenza è qualcosa che non può
essere sacrificato sull'altare dell'agone politico".
Leoluca Orlando
sindaco di Palermo
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