I Carabinieri del Nucleo Investigativo di Monreale hanno dato esecuzione al
decreto di sequestro dei beni, emesso dal Tribunale di Palermo - Sezione Misure
di Prevenzione, nei confronti di MULÈ’ Salvatore cl.76 da San Giuseppe Jato, a
seguito di accertamenti delegati dalla Procura della Repubblica di Palermo
(dott. Bernardo PETRALIA – procuratore aggiunto).
Salvatore Mulè, inteso “u sicarro” (già coinvolto
nell’ambito dell’operazione convenzionalmente denominata PERSEO per cui venne
assolto in I e II grado di giudizio dall’accusa di associazione mafiosa a causa
della dichiarazione di inutilizzabilità da parte della Cassazione di alcune
intercettazioni per meri vizi formali) è stato tratto in arresto l’8 aprile
2013 in esecuzione dell’operazione NUOVO MANDAMENTO in quanto reggente del
mandamento mafioso di San Giuseppe Jato.
Ritenuto responsabile di associazione
mafiosa, estorsioni, furti di bestiame, produzione, traffico e detenzione
illeciti di sostanze stupefacenti è stato condannato alla pena della
reclusione per anni 18 in data 28.05.2015 dal GUP del Tribunale di Palermo.
Oggi si trova detenuto al regime del 41 bis. Sulla base di un processo
indiziario presunto da quelle investigazioni, nonché sulla base della
sproporzione tra i redditi dichiarati ed il patrimonio immobiliare posseduto
dal predetto, il Tribunale di Palermo - Sezione Misure di Prevenzione ha
disposto il sequestro dei beni intestati e riconducibili a MULE’ Salvatore,
alla moglie ed al figlio consistenti in un villino, un magazzino ed un appezzamento
di terreno siti in San Cipirello, un’azienda individuale operante nel settore
zootecnico, otto rapporti bancari e finanziari, cinque autovetture per un
valore complessivo di circa mezzo milione di euro.
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