Palermo
15 settembre 2016 – Rischia di essere sospesa la campagna antincendio in
provincia di Palermo: le risorse disponibili scarseggiano, sono sufficienti per
il raggiungimento di sole 85 giornate lavorative. L'ha comunicato stamattina il
comandate del Corpo forestale regionale Gaetano Gullo ai lavoratori
dell'antincendio, autoconvocatisi oggi in assessorato per discutere del
recupero degli importi chilometrici 2015 ancora non liquidati. Esprimono
preoccupazione in una nota i sindacati Fai Cisl, Flai Cgil e Uila. “La gravità
di quanto è stato comunicato oggi ci allarma in quanto si interromperebbe la
lotta attiva agli incendi boschivi con conseguenze gravissime per il nostro
patrimonio boschivo, già compromesso dagli episodi criminali di giugno –
dichiarano i segretari di Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil Adolfo Scotti, Tonino
Russo e Giuseppe La Bua - Verrebbe meno il rispetto della vigente normativa
regionale, che prevede la chiusura della campagna dell'antincendio il 15
ottobre, e si causerebbe la perdita di salario dai lavoratori, in quanto si
arresterebbe la continuità economica reddituale nonché il venir meno delle
indennità legate specificatamente alle attività di antincendio”.
L'annuncio
di stamani secondo i sindacati smentisce le rassicurazioni del governo
regionale in merito alla continuità del servizio antincendio essenziale per la
salvaguardia dei boschi e le territorio. Il comandante ha assicurato alle
organizzazioni sindacali di aver convocato per domani i capi degli Ispettorati
provinciali per una ricognizione delle somme da poter liberare e destinare alla
prosecuzione dell'attività antincendio, in modo da tamponare alla carenza di
risorse. Per quanto riguarda i rimborsi chilometrici, il comandante, su
insistenza dei sindacati, ha assunto l'impegno a convocare presto le segreterie
regionali per trovare una soluzione. “ Le segreterie provinciali di Flai, Fai e
Uila fortemente preoccupate per quanto appreso oggi, preannunciano sin da
subito che, in assenza di notizie certe, di concerto con le segreterie
regionali, attiveranno tutte le azioni di lotta e di protesta necessarie alla
soluzione della vertenza che riguarda non solo l'aspetto sociale e
occupazionale bensì l'azione del governo a tutela del territorio della
provincia di Palermo e della Sicilia tutta”.
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