Dopo il blitz di stanotte a Corleone, con l'elicottero dei carabinieri che volteggiava sui nostri cieli, ci sono amarezza e rabbia nel constatare che i tentacoli della piovra nel nostro territorio sono ancora forti, molto forti. Ma c'è anche soddisfazione perché - nonostante tutto - lo Stato dimostra di esserci! Ringraziamo, quindi, la magistratura e le forze dell'ordine per questa brillante operazione, che recide altri tentacoli, invitandoli ad andare avanti, a scavare fino in fondo, ad assestare altri e decisivi colpi a Cosa Nostra e ai suoi complici, ovunque essi si annidino.
Adesso però magistratura, polizia e carabinieri devono organizzarsi per colpire duramente e smantellare le organizzazioni criminali che in questi mesi stanno terrorizzano i nostri agricoltori con una serie inquietante di furti, che hanno provocato ingenti danni economici e una profonda insicurezza. Pare che, addirittura, gruppi di coltivatori si stanno organizzando per effettuare delle ronde notturne a difesa delle loro aziende. Pare che abbiano intenzione di incontrae le forze dell'ordine per chiedere di essere difesi e protetti. Anche questa è una "rivoluzione" dalle nostre parti. Gli agricoltori danneggiati dai furti non stanno pensando di rivolgersi al "don" di turno per chiedere protezione, ma la chiedono allo Stato, alla magistratura, ai carabinieri, alla polizia. Non bisogna lasciare cadere nel vuoto questo appello, questa richiesta di protezione legale da parte dello Stato.
LO STATO DEVE ATTREZZARSI PER COLPIRE DURAMENTE QUESTO RACKET, ASSICURANDO ALLA GIUSTIZIA I SUOI MEMBRI. SOLO COSI' SI POTRA' DARE SICUREZZA E FIDUCIA NELLO STATO AI NOSTRI AGRICOLTORI E ALLE NOSTRE AZIENDE AGRICOLE! Lo chiederemo al Questore, al Prefetto e al Ministro dell'interno (dp)
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