Federico Allegretti (a sx) e Fabrizio Lo Verso |
"La notizia dello scioglimento del Comune di Corleone per
mafia è un colpo doloroso che sembra riportare la città indietro negli anni -
dichiarano Federico Allegretti, vice-coordinatore della Rete degli Studenti
Medi Sicilia, e Fabrizio Lo Verso, responsabile politiche sociali dell’UDU
Palermo -. Fa male, perché sentire quella parola accostata al nome della
meravigliosa cittadina non solo risveglia incubi, ricordi e luoghi comuni, ma
rischia di delegittimare anni di battaglie e di sacrifici fatti dai cittadini,
dai lavoratori e dalle associazioni." Il sindacato studentesco ha sempre
portato avanti la battaglia antimafia, collaborando giornalmente con tutte
quelle organizzazioni che combattono la mafia in ogni sua forma.
E' per noi fondamentale denunciare una situazione simile che
risveglia i mostri che sembravano essere ormai abbattuti, che riaccende rabbia
e frustrazione nelle persone che nell'antimafia credono e per questa lavorano
continuamente. Abbiamo il dovere quindi – continuano - di tutelare la storia e
la memoria, ma anche il futuro della città di Corleone, dei suoi cittadini, dei
suoi martiri, come il sindacalista Placido Rizzotto e il primo sindaco
socialista Bernardino Verro”.
“Continueremo per primi, come studenti, a raccontare nelle scuole
e all’Università le storie belle dei nostri compagni che ogni giorno portano
avanti a Corleone un’antimafia diversa, un’antimafia sociale fatta di sacrifici
e di lavoro delle terre confiscate ai mafiosi. Rinnoviamo il nostro impegno
nella gestione dei campi antimafia, insieme alle altre organizzazioni che
condividono con noi i valori della legalità, portando l'appoggio di giovani che
non sono ancora disillusi, ma la cui rabbia si trasforma in energia per
rivendicazioni positive. La battaglia per Corleone è la battaglia per la
Sicilia", concludono Allegretti e Lo Verso.
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