Il ministro dell'interno Alfano |
Su proposta del ministro
dell'Interno Angelino Alfano il Consiglio dei ministri ha sciolto per mafia i
comuni di Corleone (Palermo) e Tropea (Vibo Valentia).
"È accaduto l'inevitabile, ma io non sono
contento. Per colpa di amministratori incapaci di resistere alle collusioni con
la mafia, la città di Corleone è stata ricacciata indietro di trent'anni".
Così il responsabile legalità della Cgil di Palermo ed ex segretario della
Camera del lavoro di Corleone, Dino Paternostro, commenta lo scioglimento per
mafia del comune di Corleone. "Questo è un momento doloroso per i tanti
cittadini onesti di Corleone, che non hanno nulla da spartire con la mafia e i
mafiosi - aggiunge - Ma serve comunque a fare chiarezza. Chi ha sbagliato deve
pagare duramente. Da parte nostra ci impegneremo per ricostruire a Corleone un
fronte degli onesti, che lavori per una ripartenza della nostra città, fondata
sui valori di legalità e giustizia sociale".
"Quello che è accaduto al Comune di Corleone, purtroppo, non stupisce: è il triste esito di una vicenda che era apparsa fin dall'inizio difficilmente recuperabile". Lo dice Fausto Raciti, segretario regionale del Partito Democratico in Sicilia, a proposito dello scioglimento per mafia del Comune di Corleone. "Poche settimane fa - aggiunge Raciti - eravamo a Corleone insieme al responsabile nazionale Giustizia del Partito Democratico David Ermini per esprimere vicinanza ai consiglieri comunali PD che in quelle ore si stavano dimettendo, proprio a rimarcare la percezione di una situazione che stava irrimediabilmente sfuggendo di mano all'amministrazione ed al consiglio comunale". "Ci auguriamo - conclude Raciti - che Corleone possa superare presto questa nuova difficile pagina ed avere un'amministrazione ed un consiglio comunale degni della sua storia migliore".
"Lo scioglimento del comune di Corleone è un fatto grave e doloroso. La responsabilità di chi ha riportato Cosa nostra a colludere con l'attività amministrativa è imperdonabile". Lo dice il senatore del Pd Giuseppe Lumia, componente della Commissione parlamentare antimafia. "Dopo le stragi del 1992/93 - aggiunge - Corleone ha fatto un cammino, al di là delle appartenenze, di reale liberazione dalla cultura mafiosa, di crescita sociale, civile ed economica. Ci sono stati momenti in cui l'opinione pubblica ha applaudito Corleone. La presenza di tre Presidenti della Repubblica ne sono una reale e significativa testimonianza". "Le famiglie dei Grizzaffi, Gariffo, Lo Bue, Di Miceli, Spatafora legate ai Riina, Provenzano e Bagarella - continua Lumia - non pensino di strumentalizzare questo momento di difficoltà". "Adesso - conclude Lumia - la risposta che bisogna dare deve essere rigorosa e democratica. Bisogna riprendere con più energia e impegno il cammino interrotto. Lo Stato vada oltre l'approccio burocratico al commissariamento. La comunità di Corleone sia messa nelle condizioni di reagire per continuare a costruire la legalità e lo sviluppo".
"Quello che è accaduto al Comune di Corleone, purtroppo, non stupisce: è il triste esito di una vicenda che era apparsa fin dall'inizio difficilmente recuperabile". Lo dice Fausto Raciti, segretario regionale del Partito Democratico in Sicilia, a proposito dello scioglimento per mafia del Comune di Corleone. "Poche settimane fa - aggiunge Raciti - eravamo a Corleone insieme al responsabile nazionale Giustizia del Partito Democratico David Ermini per esprimere vicinanza ai consiglieri comunali PD che in quelle ore si stavano dimettendo, proprio a rimarcare la percezione di una situazione che stava irrimediabilmente sfuggendo di mano all'amministrazione ed al consiglio comunale". "Ci auguriamo - conclude Raciti - che Corleone possa superare presto questa nuova difficile pagina ed avere un'amministrazione ed un consiglio comunale degni della sua storia migliore".
"Lo scioglimento del comune di Corleone è un fatto grave e doloroso. La responsabilità di chi ha riportato Cosa nostra a colludere con l'attività amministrativa è imperdonabile". Lo dice il senatore del Pd Giuseppe Lumia, componente della Commissione parlamentare antimafia. "Dopo le stragi del 1992/93 - aggiunge - Corleone ha fatto un cammino, al di là delle appartenenze, di reale liberazione dalla cultura mafiosa, di crescita sociale, civile ed economica. Ci sono stati momenti in cui l'opinione pubblica ha applaudito Corleone. La presenza di tre Presidenti della Repubblica ne sono una reale e significativa testimonianza". "Le famiglie dei Grizzaffi, Gariffo, Lo Bue, Di Miceli, Spatafora legate ai Riina, Provenzano e Bagarella - continua Lumia - non pensino di strumentalizzare questo momento di difficoltà". "Adesso - conclude Lumia - la risposta che bisogna dare deve essere rigorosa e democratica. Bisogna riprendere con più energia e impegno il cammino interrotto. Lo Stato vada oltre l'approccio burocratico al commissariamento. La comunità di Corleone sia messa nelle condizioni di reagire per continuare a costruire la legalità e lo sviluppo".
LiveSicilia.it, 20 agosto 2016
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